Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 3 ottobre 2012

Il mondo estrattivo, produttivo, industriale girerà intorno al litio

Luka Erceg, Chief Executive Officer della  Simbol Materials LLC (conosciuta precedentemente come Simbol Mining), in una intervista a Bloomberg ha affermato che  entro il 2020 ci saranno 3,9 milioni di vendite di veicoli ibridi all'anno, 1,4 milioni di ibridi plug-in e 2,8 milioni di elettrici veicoli puri plug-in.  
Tenendo conto del fatto che ogni veicolo elettrico utilizza circa 50 chilogrammi di litio e che gli ibridi ne utilizzano circa 20 chili (nota ME: cifre che non mi tornano) il giro di affari che sta intorno a questo elemento essenziale è già rilevante oggi considerando che lo scorso anno sono stati venduti a livello globale circa 40.000 veicoli tra elettrici puri e ibridi plug-in secondo l' EV City Casebook, un rapporto pubblicato sul sito web della International Energy Association che fornisce una panoramica mondiale sullo stato dell'arte e sulle prospettive dei veicoli elettrici, comparando i vari programmi attivi in tutto il mondo.
E' dunque strategico riuscire a produrre il litio a costi più bassi possibile dalle salamoie in cui si trova concentrato in zone ben individuate nel mondo. L'evaporazione delle salamoie risulta essere il modo più conveniente perché è a più basso costo. La tecnologia Simbol lavora ed estrae dalle salamoie dalle centrali elettriche geotermiche i minerali tramite il cosiddetto sistema di filtrazione ad osmosi inversa in un processo che impiega da 90 minuti a 2 ore. Invece i metodi convenzionali che utilizzano l'evaporazione possono richiedere anche 18 mesi. Quindi l' impianto di Imperial Valley  Simbol Materials LLC  situato nei pressi del confine con il Messico potrebbe ridurre drasticamente i tempi e i costi necessari per estrarre litio da acqua salata utilizzando questa tecnologia incrementando così la produzione da un minimo di 8.000 tonnellate l'anno a ben 64.000 tonnellate entro la fine del decennio coprendo il 21 % della stima di domanda globale. La domanda  globale di litio raddoppierà a 300.000 tonnellate entro il 2020, secondo gli analisti della Dahlman Rose & Co. cifre abbastanza vicine a quelle previste in altri nostri post.
Altre società hanno in programma di estrarre litio con altre modalità in diverse localizzazioni. La  Canada Lithium Corp.prevede di iniziare l'attività  mineraria  in Québec con  l'estrazione di 20.000 tonnellate ogni anno il prossimo anno. L'australiana Galaxy Resources Ltd. che ha iniziato nell'Aprile del 2010 l'estrazione e lavorazione del litio in un impianto cinese, sta sviluppando un progetto di estrazione di litio e cloruro di potassio in Argentina. Rockwood ha piani di espansione avendo acquisito il mese scorso l'azienda mineraria australiana  Talison Lithium Ltd. per circa  743 milioni di  dollari.
Rockwood, Talison, Soc. Coop. Quimica & Minera de Chile SA e FMC Corp. (FMC) controllano circa il 90 % del mercato globale.
 L'aumento della domanda ha permesso a Rockwood di alzare i prezzi del carbonato di litio, la forma elaborata del materiale che viene utilizzato per le batterie al litio, del 20 % nel mese di luglio 2011 e un altro 22 % nell'anno in corso.
Le aziende come Simbol che intendono entrare nel mercato devono  rompere il dominio dei quattro più grandi produttori con business plan che tengano conto del costo del materiale e quindi abbassandone i prezzi.
In altri termini è su questo elemento, il metallo più leggero della tavola periodica, che girerà il mondo dei trasporti dei prossimi anni e se non interverranno sorprese di nuove tipologie di batterie innovative (che per il momento non vediamo) la lotta sarà dura, sempre più dura, per accaparrarsi un importante fetta del mercato.


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