Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 8 maggio 2008

L'auto ecologica, ecco l'arma segreta dei cinesi

I cinesi hanno in mano la tecnologia elettronica di mezzo pianeta e ora stanno per preparare la spallata anche al mondo dell'auto ecologica. Una spallata che in questo campo potrebbe essere decisiva perché qui spesso l'esperienza nel produrre batterie, microchip e altre diavolerie elettroniche ha il sopravvento sulla cosiddetta "cultura dell'automobile". Tutte le previsioni infatti parlano di una fortissima espansione il mercato delle auto ibride elettriche, soprattutto di quelle con tecnologia "plug in", ossia quelle in grado di essere ricaricate anche dalla normale presa di corrente. Fino a oggi infatti le ibride avevano solo il motore a scoppio e uno elettrico e le batterie erano piccolissime, in grado solo di assicurare un funzionamento "in coppia" dei due motori. La corrente per la ricarica era quindi generata solo dallo stesso motore a scoppio a da una specie di dinamo. Ora invece con batterie più grandi le nuove ibride plug-in potranno funzionare anche solo come auto elettriche, ma avranno ovviamente la necessità di fare "il pieno" di energia direttamente da una presa di corrente. Così da una semplice nicchia di mercato gli ibridi diventeranno diffusissimi. Si calcola infatti che entro il 2015 ci saranno 130 mila di questi veicoli in circolazione. E per capire il discorso basta guardare quello che hanno già in cantiere tante auto nuove, pronte a debuttare sul mercato entro il 2010 in Nord America e, successivamente, in Europa. «Grazie all'avvento degli accumulatori al litioione, l'industria automobilistica subirà una straordinaria rivoluzione - fa notare l' analista di Frost & Sullivan Anjan Hemanth Kumar - perché le normative sulle emissioni sempre più stringenti e la pressione esercitata dai gruppi ambientalisti sono i fattori principali che hanno spinto le case automobilistiche all'adozione di queste vetture ricaricabili». «La sostituzione degli alimentatori al nickelmetallo idrato (NiMH) con quelli al litioione - spiega ancora Kumar - permette una performance energetica 2/3 volte superiore; ciò rende il litioione ideale per i veicoli elettrici». Un altro trend positivo e' la capacità dei veicoli ibridi di ridurre le emissioni dal 60 all' 80 per cento. Questo permetterà alle case automobilistiche di soddisfare gli standard EURO e CAFÉ in Europa e negli Stati Uniti. D'altra parte per spingere i consumi, almeno inizialmente, la politica degli aiuti governativi è l'unica possibile. L'auto elettrica insomma in Europa e in America ha le stesse esigenze che hanno le utilitarie in Cina. A tale proposito, però, è bene non sottovalutare le potenzialità del mercato della Grande Muraglia: se le auto ecologiche riusciranno a vincere la sfida più difficile, quella di diventare 'cool' , allora saranno un riferimento anche per i ricchi consumatori cinesi.

Affari & Finanza repubblica.it

3 commenti:

Anonimo ha detto...

A questo punto la FIAT sarà costretta a ripensarci ed a sfornare modelli "credibili".

Anonimo ha detto...

Esistono dichiarazioni di Marchionne sui progetti Fiat sulle auto elettriche Pug-In? Non vorrei che la Fiat stia accumulando un ritardo non colmabile rispetto a tutti i suoi competitor, sarebbe un errore gravissimo per tutta l'economia Italiana.

Anonimo ha detto...

La FIAT non ha progetti. Vive ancora in una sorta di mercato da "autarchia" tecnica pensando di essere la migliore al mondo. Non è che la FIAT sia in ritardo. In realtà la FIAT non esiste proprio.