Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 6 ottobre 2009

Credetemi! Non sono né masochista né sadico ...

... se riprendo il discorso iniziato col mio post del 2 Ottobre scorso. Non è che voglio mettere a confronto ciò che programma la Francia con ciò che fa l'Italia (nulla) per il piacere di procurare dolore a me che scrivo e Voi che leggete. Mi metto nella posizione di un indifferente cronista di fronte ad una cruda realtà. Non solleciterò pizzicotti per svegliare Pisolo de Pisoli e i fratellini appisolati, e perché dovrei farlo? Tanto sono indaffarati a non fare nulla da qualche altra parte, tanto vale che continuino a non fare nulla la' dove sono!

Ecco quale è il programma francese in 14 bei punti.












Piano Nazionale per lo sviluppo di veicoli puliti


Il ministero dello Sviluppo Sostenibile ha presentato il Giovedi 1 ° ottobre, un piano nazionale con 14 azioni concrete per favorire lo sviluppo di auto elettriche e PHEVs.



1- Lancement en 2010 des démonstrateurs d’infrastructures de charge
2- Intégrer les véhicules décarbonés dans les nouvelles solutions de mobilité
3- Créer une filière batterie
4- Achat de véhicules électriques massif d’ici 2015 par les entreprises et l’administration
5- Confirmation du super-bonus de 5 000 euros pour l’achat de véhicules jusqu’en 2012
6- Une prise standard pour charger son véhicule
7- Des prises dans les nouveaux immeubles


8- Dans les copropriétés, la création d’un « droit à la prise »
9. Des prises pour recharger son véhicule au travail et dans les infrastructures publiques
10- Normaliser une prise unique au niveau européen
11- Les communes seront soutenues pour déployer les infrastructures de recharge publique
12- Organiser le déploiement opérationnel du réseau
13- Assurer une production d’énergie non fossile pour les véhicules décarbonés
14- Donner une seconde vie à la batterie et à ses éléments

Fonte: developpement-durable.gouv.fr

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A questo punto vale la pena di rileggersi il vecchio post - qui -

(mi è venuto un leggero mal di fegato... chissà come mai!)

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9 commenti:

Silvano Robur ha detto...

La Fiat dovrà correre.
E tanto !

Esempio di pubblicità comparativa :

Renault : 4 modelli.
Nissan : 1 modello.
Mitshubishi : 1 modello.
Fiat : 0 !

Anonimo ha detto...

vi invito a una riflessione: 1.la Francia al contrario dell'Italia ha un eccesso di produzione rispetto al consumo interno di energia dal nucleare 2.il nucleare è incentivato e se aumenti la produzione per i consumi interni contemporaneamente diminuendo le importazioni di greggio la bilancia commerciale migliora quindi gli incentivi sono più efficienti 3.le centrali nucleari francesi non sono arrivate nella media alla metà del ciclo di vita o - dall'altro punto di vista - alla metà del suo periodo di ammortamento
4. in Italia dovremmo puntare sulle rinnovabili, con gravi ripercussioni sulla stabilità della griglia e con il ridotto territorio a disposizione con cui dobbiamo fare i conti. Infatti si investe nel miglioramento dei cicli termodinamici delle centrali di produzione che bruciano idrocarburi e continuiamo a comprare energia elettrica dalla Francia e dagli altri.

La riflessione a cui vi invito è: come si fa a paragonare le due situazioni?

Anonimo ha detto...

Ciao Ditri.
Perchè non fai un post e lo mandi ?
Così ne possiamo discutere.

Silvano.

Anonimo ha detto...

minuz,
ancora con le centrali nucleari...
http://www.ecoblog.it/post/6383/incidente-nucleare-a-tricastin-giornali-italiani-vs-giornali-francesi

Anonimo ha detto...

Non tutti sanno il francese.
(anche se è facile indovinare il contenuto)

Anonimo ha detto...

commento di incoraggiamento per il blogger!

Continuo a tenere in bella vista Mondoelettrico sul mio iGoogle e a tenermi stretta la pre-prenotazione della B0/Bluecar, ma è meglio se mi tengo a margine dei blog... Ritengo sia molto difficile mettere insieme delle discussioni costruttive con questo (troppo) democratico strumento: ad esempio, sono stato subito etichettato come "nuclearista" quando invece a casa ho una micro-CHP a cippato che, quando finalmente potrò guidare una elettrica, mi renderà autonomo al 60% da un punto di vista energetico ed abbatterà di altrettanto le mie emissioni di CO2 non rinnovabili.

Però, cercando di separare le notizie dallo spam di commenti, continuerò a leggervi con attenzione.

Federico Scaioli ha detto...

Salve
è vero, come dice Dimitri, che la francia punta sull'elettrico (anche grazie alla "spinta" di EDF l'ente nazionale che si occupa dello sviluppo del nucleare civile) dato che il veicolo elettrico ha il vantaggio di assorbire corrente dalla rete nel momento in cui la richiesta da parte degli utenti è minore (di notte); il vantaggio per la Francia, che produce quasi tutta la corrente col nucleare sta nel fatto che il rendimento del ciclo di combustione dell'uranio rimane ottimizzato nell'arco delle 24 ore (rimanendo, con i veicoli elettrici in ricarica di notte la domanda resta invariata) e dato che diminuire o peggio "spegnere" un reattore ha costi proibitivi.
E' però anche vero che dovrebbe esistere un progetto a livello europeo faraonico di "smart grid" transnazionale che permetterà di utilizzare tutta l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (e quindi con apporto discontinuo-stocastico); in sostanza puntare sulle rinnovabili (KITEWIND!) nel "paese d'O sole!" (e dei terremoti...) non è forse così azzardato...
Ma forse dimentico altre variabili e il discorso è un po' semplicistico.
Un saluto a tutti.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Probabilmente c'è un mito da sfatare ed quello secondo cui la Francia , grazie al nucleare, consumi meno petrolio dell'Italia. Non è affatto cosi'. Un altro mito . La Francia è costretta a vendere, in alcuni casi a svendere, l'energia prodotta di notte in quanto la produzione nucleare non è modulabile e questo rappresenta un problema di fondo nella gestione della risorsa e quindi un difetto intrinseco alla tecnologia . Se vogliamo pignoleggiare aggiungiamo che la Francia non ha nessuna intenzione a sviluppare un programma di incremento del numero delle centrali nucleari (un paradosso se ci pensate) ma semplicemente di sostituire quelle centrali in obsolescenza.
Per tornare ai VE non è soltanto la Francia che ha intenzione ad investire in essi ma anche (massicciamente) la Germania (2 milioni - vedere post), Inghilterra ecc. ... eccetto che l'Italia.
Pongo una domanda anche io per riflettere. Se il carburante tradizionale costa e d è inesorabilmente destinato a scomparire, quale alternative ci restano se non le auto elettriche ? Nel numero e per gli usi compatibili alle necessità di mobilità 'decente'.

minuz ha detto...

@ dimitri
scusate l'ot ma anch'io ho fatto la pre-prenotazione pre la bluecar, ma si sa qualcosa? prezzi e/o altro? Ho mandato una mail ma non mi hanno mai risposto