Le imprese del riciclo stanno affinando i processi per recuperare i metalli che sono stati utilizzati nelle batterie nel modo più economico ed efficiente possibile affinchè possano essere riutilizzati per produrre nuove batterie. Lo scopo è duplice sia di fare affari sia affrontare un decifit di materiali come il cobalto e il litio nel momento in cui le vendite di auto elettriche decolleranno tra il 2020 e il 2025.
Il principale ostacolo che le aziende del riciclo devono affrontare oggi è la carenza di batterie esauste da riciclare per rendere la loro tecnologia ottimale dal punto di vista costo-efficacia, in mancanza ancora di grandi numeri necessari nelle vendite di auto elettriche e della necessità di riciclare i materiali.
I profitti? I profitti possono venire anche nell'immediato per il fatto che il prezzo del carbonato di litio e la grafite naturale o sintetica è raddoppiato o triplicato negli ultimi tre/quattro anni. La domanda di cobalto e litio già nel 2021 sono calcolati per 30 mila e 81 mila tonnellate all'anno, parte delle quali potrebbero essere fornire dalle aziende del riciclo con una percentuale che va dal 10% al 18% con un bel guadagno considerando i costi del materiale, ma anche una necessità fatta virtù soprattutto per il cobalto che ha attualmente il Congo come fornitore fondamentale mentre le riserve di litio e miniere da sfruttare sono ancora numerose, sparse tra la Cina a alcuni paesi andini per quantità considerevoli.
Gli impianti pilota del riciclo ci sono già ma sono in attesa delle batterie esauste in quantità e della grande partenza del mercato.
Questi sono i temi affrontati da un interessante articolo dell'agenzia Reuters, Metal recyclers prepare for electric car revolution, di qualche giorno fa.
Nessun commento:
Posta un commento