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martedì 12 maggio 2015

L'impatto sulla salute della combustione della legna

Se questo sopra trascritto  è un titolo piuttosto ben esemplificativo dell'articolo che abbiamo letto sul notiziario di Arpat, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, che a sua volta si rifà ad un articolo della rivista di ARPA Emilia Romagna, altrettanto chiaro è il sottotitolo: "Diversi studi evidenziano un importante contributo negativo della combustione di biomasse per riscaldamento domestico sulla salute. L'uso di combustibili solidi ha un impatto sia sull'ambiente indoor che su quello esterno"

L'uso dei combustibili solidi per riscaldamento domestico si sta progressivamente diffondendo in tutto il mondo. Le ragioni di tale diffusione sono presentate e discusse negli altri interventi, ma quello che qui interessa è che anche il contributo di PM2,5 da biomasse per riscaldamento domestico è destinato ad aumentare nel futuro, con gli effetti che ne conseguono.....

È infatti importante sottolineare che il PM2,5, oltre a essere una sostanza con importanti effetti di tipo clima-alterante, può determinare importanti effetti diretti sulla salute.....

In effetti, l'uso di combustibili solidi ha importanza sia per la qualità dell'ambiente residenziale interno (indoor) che di quello esterno (outdoor). L'Organizzazione mondiale della sanità ha stimato che, nel 2012, 3,7 milioni di morti premature erano dovute all'esposizione al particolato esterno, di cui 482.000 in Europa .

Studi recenti suggeriscono che effetti a breve termine a livello cardiovascolare sono dovuti a esposizioni alla combustione con combustibili solidi (legno) per riscaldamento domestico. Almeno 28 inquinanti presenti nel fumo di combustibili solidi si sono dimostrati tossici per gli animali, e tra questi 14 cancerogeni e 4 pro-cancerogeni.
Più in generale, il particolato, senza distinguerne l'origine, è stato definito cancerogeno certo in relazione al tumore al polmoni.
D'altra parte alcuni studi tossicologici hanno indicato che l'esposizione a emissioni di origine vegetale sia meno pericolosa, dal punto di vista del rischio cancerogeno, di quella derivata da sorgenti di origine fossile. Malgrado esistano pochi studi sugli effetti sanitari da combustione di legno in paesi sviluppati, esiste sufficiente evidenza di un'associazione tra la combustione di legna e segni di effetti respiratori nei bambini.
In particolare per quanto concerne l'esacerbazione di malattie respiratorie come l'asma e patologie cliniche ostruttive, includendo bronchioliti e otiti medie. Una revisione sistematica degli effetti sanitari da inquinamento atmosferico ha concluso che non esistono ragioni per considerare gli effetti dalla combustione di biomasse meno tossiche del particolato da altre sorgenti.

Per quanto riguarda il Black Carbon (BC), è stato stimato che quello da combustione per riscaldamento domestico rappresenta il 34-46% della massa globale delle emissioni di BC. Per quanto riguarda gli effetti a breve termine da esposizione outdoor da BC sono stati descritti livello di mortalità generale, cardiovascolare e sui ricoveri da cause cardiopolmonari.

Per l'articolo completo rimandiamo a questo indirizzo.



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