Non è una innovazione tecnologica né una applicazione mai vista prima ma potrebbe essere una soluzione tecnica per Espediente per scavalcare una difficoltà psicologica, per risolvere una situazione che per alcuni potrebbe rappresentare un problema sia pure esclusivamente psicologico.
Come mi informa un comunicato stampa arrivatomi ieri, un paio di aziende nazionali si sono unite per realizzare una prima unità mobile di ricarica rapida per taxi elettrici con il sistema CHAdeMO di una compagnia di tassisti ubicata a Roma, allestita su un furgone.
Una delle prime domande che ti facevano coloro che si avvicinavano al mondo dei veicoli elettrici con l'intenzione di acquistarne uno era questa: "Cosa faccio se rimango senza energia nelle batterie?" La prima risposta che viene spontanea è " Ricarichi le batterie" e in effetti ciò avviene in modo più semplice rispetto ad un'auto con carburanti tradizionali in quanto l'energia elettrica è presente ovunque vi sia una presa elettrica. Oggi giorno la domanda è meno frequente grazie al fatto che le auto elettriche cominciano ad avere un'autonomia piuttosto lunga ma rimane sempre il problema puramente psicologico per chi fa un uso professionale del proprio veicolo elettrico sia esso per trasporto merci che persone.
Le risposte oggi esistono e sono di natura tecnologica con i veicoli range-extended e bimodali sia tecnica con la suddetta unità mobile di ricarica rapida.
Adesso non ci sono scuse per iniziare una introduzione massiccia dei veicoli elettrici in città e gli amministratori pubblici non hanno scuse per non incentivarne l'uso a la diffusione, bus, taxi furgoni ecc..
Come mi informa un comunicato stampa arrivatomi ieri, un paio di aziende nazionali si sono unite per realizzare una prima unità mobile di ricarica rapida per taxi elettrici con il sistema CHAdeMO di una compagnia di tassisti ubicata a Roma, allestita su un furgone.
Una delle prime domande che ti facevano coloro che si avvicinavano al mondo dei veicoli elettrici con l'intenzione di acquistarne uno era questa: "Cosa faccio se rimango senza energia nelle batterie?" La prima risposta che viene spontanea è " Ricarichi le batterie" e in effetti ciò avviene in modo più semplice rispetto ad un'auto con carburanti tradizionali in quanto l'energia elettrica è presente ovunque vi sia una presa elettrica. Oggi giorno la domanda è meno frequente grazie al fatto che le auto elettriche cominciano ad avere un'autonomia piuttosto lunga ma rimane sempre il problema puramente psicologico per chi fa un uso professionale del proprio veicolo elettrico sia esso per trasporto merci che persone.
Le risposte oggi esistono e sono di natura tecnologica con i veicoli range-extended e bimodali sia tecnica con la suddetta unità mobile di ricarica rapida.
Adesso non ci sono scuse per iniziare una introduzione massiccia dei veicoli elettrici in città e gli amministratori pubblici non hanno scuse per non incentivarne l'uso a la diffusione, bus, taxi furgoni ecc..
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