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Sembra proprio di si.
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Norbert Haug, Vice-presidente di Mercedes-Benz Motorsport : “A sensation! Lewis was a class of his own – a historic win, the first with the KERS Hybrid in Formula 1". (Fonte www.mclaren.com)
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Nucleare: siamo davvero sicuri che sia la scelta giusta ?...io soldi per le centrali non ne ho!
Entro la fine dell’attuale legislatura il Governo Berlusconi spera di veder posta la prima pietra del gruppo iniziale di centrali nucleari, che dovrebbero assicurarci l’indipendenza energetica. Quel che il popolo italiano rifiutò con referendum alla fine degli anni Ottanta sull’onda della tragedia di Chernobyl dell’aprile 1986, rientra ora dalla finestra grazie a una politica degli annunci cui ci ha abituato il nostro premier e che, all’insegna dello slogan “il Sessantotto è finito”, dovrebbe restituirci una scuola che ci rassicura se torna a bocciare, maggiore sicurezza, e persino il Ponte di Messina per il quale tutti hanno belle parole e la tasca vuota. Aggiungiamo noi che, fra le tante cose che la fine del Sessantotto dovrebbe restituire al Paese, la più importante dovrebbe essere una certa serietà e una qualche coerenza fra gli annunci e le cose che, effettivamente, si faranno.
Per quel che riguarda la serietà vorremmo segnalare la circostanza che nessuna delle obiezioni che hanno indotto gli italiani a rinunciare al nucleare è stata rimossa. Il premio Nobel Carlo Rubbia, che pure non è contrario al nucleare, ha avvertito che la generazione attuale di centrali, del tipo cioè che costruiremo in Italia, è la più costosa e la più pericolosa. Ma anche superando questa obiezione, è realistico pensare che un ritorno al nucleare oggi sarebbe di grande utilità per il Paese e le generazioni future? Intervistato dal nostro giornale sul finire del Governo Berlusconi 2001-2005, un ministro pragmatico come l’attuale responsabile del dicastero delle Infrastrutture Altero Matteoli dichiarò che la complessità e i tempi della costruzione delle centrali nucleari erano tali, che meglio sarebbe stato pensare ad altro. Cosa è cambiato nel frattempo da indurre il Governo a lanciare un nuovo proclama nucleare? Nulla, esattamente nulla: costruire una centrale nucleare era e resta costosissimo, oltre al fatto che la costruzione di una centrale richiederebbe molti più anni di quanto non si dica. Il Governo fa una stima di dodici-tredici anni fra autorizzazioni, permessi vari e tempo di realizzazione. Ma previsioni più attendibili parlano di almeno vent’anni. In un’intervista al nostro giornale, l’allora presidente del Consiglio Romano Prodi, disse che l’Italia era molto diversa dalla Francia: «Il presidente francese», disse Prodi, «può permettersi di annunciare dalla mattina alla sera la costruzione di cinque centrali nucleari senza che accada nulla. Noi dobbiamo, invece, misurarci con la volontà della gente».Ma anche la volontà della gente è un fenomeno sessantottino da rimuovere?
Dice l’attuale ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola che gli elettori residenti nelle località dei vecchi siti nucleari votarono “sì” nel referendum, ma come mai allora tutte le Regioni che si sono espresse dopo la decisione del Governo di tornare al nucleare, hanno detto “no”, comprese quelle governate dalla destra? Infine, come mai, mentre da un lato si sprecano elogi per Barack Obama che punta tutto sulle opportunità dell’energia pulita e l’ambiente, noi torniamo indietro? A parte il fatto, per nulla secondario, che il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, in un soprassalto di isolata serietà “neosessantottina”, ha detto: «Con tutto quel che accade, io soldi per le centrali non ne ho!».
Il piano annunciato dal governo di McGuinty mercoledì 15 Luglio permetterà agli acquirenti di veicoli ibridi plug-in ed elettrici di ricevere contributi da 4.000 a 10.000 dollari canadesi (2.600-6.400 uro).
- l'accesso alle strutture pubbliche di ricarica e parcheggio.
Espandendo l'uso di veicoli elettrici da parte dei consumatori e del governo si creeranno posti di lavoro sostenibili nel settore auto inserendo l'Ontario in prima linea della nuova economia verde nel Nord America.
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"Electric vehicles are the way to go in Ontario. This plan helps get more people behind the wheel of a green vehicle to create jobs, reduce smog and equip Ontario for the 21st century."
– Dalton McGuinty
Premier of Ontario
"The automotive sector is helping to build a greener economy by developing and producing electric vehicles. Our plan to help consumers buy green vehicles will benefit our economy and improve our environment."
– Jim Bradley
Minister of Transportation
Ricordiamo che l'intesa Renault (che possiede il 44% della casa giapponese) e la Nissan porterà sulle strade giapponesi e americane le proprie auto elettriche nel 2010 e nel resto del mondo nel 2012.
Mi urge far notare che il nostro Paese si fa notare per l'assoluta mancanza di programmazione statale di qualsiasi tipo nel settore dei veicoli elettrici. Questa è innovazione tecnologica. Questo è il futuro da cui saremo esclusi. Grazie!
Fonte: pakistannews
All'origine della scelta di Toyoda, il nuovo numero uno e nipote del fondatore del gruppo, di rinunciare definitivamente alla collaborazione con la Isuzu per sviluppare il motore diesel per il mercato europeo, c'è il sensibile calo delle vendite a livello mondiale registrato dalla Toyota nel primo trimestre 2009 (-27%) e lo spettro di un raddoppio delle perdite 2009, che secondo alcune stime dovrebbero ammontare a 6,4 miliardi di euro.
Acqua contaminata nei fiumi . Fuoriuscita di liquido, allarme nella zona di Avignone. Trenta metri cubi di acque usate contenenti 12 grammi di uranio per litro...
Ancora polemiche sulla centrale nucleare di Tricastin, nel sud della Francia, 10 giorni dopo la fuoriuscita da un impianto di acque usate contenenti 8,2 grammi al litro di uranio naturale...
Nuovo incidente nucleare, in Francia, nella centrale di Tricastin, dove alcuni giorni fa c'era stata una fuga di materiale radioattivo. Cento operai sono stati contaminati....
Centoventi impiegati sono stati fatti allontanare dall'impianto dopo che è scattato l'allarme nella struttura.
L' 8 settembre è avvenuto un nuovo incidente, il quarto nel giro di due mesi, nella centrale nucleare francese di Tricastin...
Nucleare in Canada: i costi triplicati fermano la garaScritto da Giuseppe Onufriomercoledì 15 luglio 2009Mentre in Francia EDF chiede un aumento del 20 per cento delle tariffe per finanziare il nucleare – avendo un debito di circa 25 miliardi di euro – in Canada le cifre per un’offerta lanciata per due nuove centrali nucleari da costruirsi a Darlington hanno ricevuto un’offerta tripla rispetto alle attese, tanto che il ministro dell’energia George Smitherman ha sospeso la gara.Una delle offerte era dell’AECL (Atomic Energy of Canada Limited) per due unità Candu – un reattore ad acqua pesante di costruzione canadese – da 1200 MW ciascuna, a un costo di 26 miliardi di dollari, 10.800 dollari a kW. Vale la pena ricordare che secondo le stime del 2009 del DOE statunitense il costo, senza interessi, del nucleare è stimato a circa 3,318 $/kW mentre l’autorità canadese aveva a riferimento per la gara un costo di 2.900 dollari/kW.Una seconda offerta invece veniva dai francesi di AREVA NP, con due EPR da 1600 MW a un costo di 23,6 miliardi di dollari, pari a un costo di 7.375 dollari/kW. Se riportiamo tutto in euro e lasciamo perdere i Candu e ci concentriamo sull’EPR – oggetto del memorandum tra Italia e Francia siglato in febbraio – il costo per kW è di 4.587 euro/kW quasi tre volte il costo che è stato alla base del contratto con la Finlandia (1.600 euro per kW).EDF chiede un aumento delle tariffe in casa per fronteggiare i costi crescenti del nucleare, ma ha solo la metà del debito di Enel con un fatturato simile. Greenpeace ha presentato a suo tempo un rapporto proprio sulle prospettive nucleari dell’azienda elettrica italiana a fronte del suo indebitamento, senza ricevere alcuna risposta.(Il rapporto)Il Presidente del Consiglio – alla vigilia del G8 - ha continuato ad attaccare gli obiettivi delle rinnovabili parlando di costi dell’ordine del 2 per cento del PIL. Un recente rapporto del CER presieduto da Ruffolo mostra invece che l’effetto sul PIL è in realtà positivo (gli investimenti sulle rinnovabili vengono conteggiati nella misura del PIL) e che l’effetto sul indebitamento è marginale e può essere contenuto aumentando l’impegno sull’efficienza energetica che consentirebbe di raggiungere effettivamente gli obiettivi europei (riducendo la richiesta di energia, occorrono meno rinnovabili per raggiungere l’obiettivo). (Il rapporto)A quando un vero dibattito aperto e partecipato sul tema?
Nel primo trimestre del 2009, la produzione automobilistica è sceso del 35%. Questi ed altri dati più recenti sulla produzione automobilistica e le immatricolazioni possono esse
re trovati nell'ultima relazione economica ACEA (Associazione costruttori europei dell'auto) del 13/07/2009.
La produzione di autoveicoli è diminuita del 35% nel primo trimestre del 2009, con molti produttori che continuano a ridurre le scorte e ridurre la produzione in funzione della riduzione della domanda di mercato.
La produzione di Van (-57%) e camion (-56%) è scesa ancor più rispetto alla produzione di autovetture (-31%). Fintanto che l'economia europea rimane in recessione, la domanda del mercato per i veicoli continuerà a soffrire.
Nel primo trimestre, le nuove immatricolazioni di autovetture sono diminuite del 17,2%, le nuove immatricolazioni di veicoli commerciali del 35,7%; nei primi cinque mesi l'anno, il calo è stato del 13,9% per autovetture e 37,6% per i veicoli commerciali.
Accantonato il progetto di costruzione di un nuovo reattore a DarlingtonStop alla costruzione di un nuovo reattore nella centrale nucleare di Darlington. A dare la conferma di una notizia che era da tempo nell’aria è stato ieri lo stesso ministro provinciale dell’Energia, che ha ribadito come a provocare il passo indietro di Queen’s Park sia stata la progressiva lievitazione dei costi. Ma non solo. L’accantonamento a tempo indeterminato del progetto è stato deciso anche per un altro motivo concernente il futuro dell’Atomic Energy of Canada Ltd, la compagnia nucleare di proprietà del governo federale che aveva presentato l’offerta migliore nella gara d’appalto della costruzione del nuovo reattore. La nostra Provincia - ha aggiunto il ministro - è intenzionata a sostituire i vecchi reattori nucleari, ma questo deve avvenire attraverso una spesa ragionevole. L’amministrazione liberale di Dalton McGuinty si trova ora in una posizione molto scomoda. In primo luogo perché il fabbisogno energetico della provincia continua a crescere di anno in anno, ad un ritmo decisamente elevato. In secondo luogo perché il governo provinciale, nel suo ambizioso progetto di lotta contro l’emissione di gas serra nell’atmosfera, ha già messo in preventivo la chiusura di tutte le centrali a carbone entro il 2014. .... se il governo federale dovesse dare una mano all’Ontario o se l’Atomic Energy of Canada Ltd dovesse fare uno sconto consistente, Queen’s Park potrebbe dare il via libera al progetto.
La Renault ha creato un sito Internet apposta per offrire tutte le informazioni sulla vettura elettrica Kangoo be bop Z.E che verrà commercializzata prossimamente. Quando?
La Home page del sito è quella che vedete raffigurata accanto con un indicatore dei giorni, ore, minuti, secondi in bella evidenza, un count down della sua uscita sul mercato.
Chi ne vuol sapere di più non deve fare altro che collegarsi al sito .
Daimler non sta ferma in questo ultimo periodo.
Acquista prima il 10 per cento delle azioni Tesla Motors sborsando circa 36 milioni di euro, poi decide di cederne una parte, il 40% del 10%, alla United Arab Emirate's Aabar Investments Group .
Tesla Motors produce il Model S auto tutta elettrica che è in grado di raggiungere la velocità di 60 miglia orarie in 5,6 secondi 45 minuti per la ricarica, percorrenza
dichiarata 300 miglia, ed il Roadster all-electric che impiega 3,9 secondi per i 60 mgl/h. e 244 miglia di autonomia.
Aabar Investments PJSC is headquartered in Abu Dhabi and is a public joint stock company listed on the Abu Dhabi Securities Exchange.
Perchè no. Si straparla di nucleare, si fanno decreti per sostenere una fonte esauribile da qui a 60 anni. Si vogliono gettare le fondamenta per tirar su cattedrali allo spreco, all'inefficienza, alla generazione millenaria di rifiuti che non sappiamo sotto quale tappeto nascondere. Si vuol far credere di essere in grado di erigere megastrutture energo-salvifiche ma non si fa altro che impegnre generazioni per ripianare debiti inutili. Per che cosa? Per produrre energia elettrica. Perchè si deve essere così miopi, da una parte (i profittatori) e dall'altra (i contribuenti/elettori) da non capire che per mantenere viva la speranza di una civiltà (culturale e tecnologica) si deve fare ricorso all'energia prodotta da fonti rinnovabili, eterne quae quella derivate dal sole e dal vento. Pannelli fotovoltaici diffusi sul territorio.
Energia eolica tradizionale con aerogeneratori ad asse orizzontale o verticale.
Ma... perchè non aggiungere l'eolico ad alta quota?
Leggiamo qui sotto per capire di quale geniale soluzione stiamo parlando.
High altitude wind power: an era of abundance?
... e la versione in italiano:
Eolico di alta quota: un’era di abbondanza?
Il sito web KiteGenOggi è il 14 Luglio.
Ci sarà una ragione per cui ho scelto questa data per questo post.
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Aggiornamento. E' uscito un nuovo articolo del prof. Ugo Bardi su TOD dal titolo:
High altitude wind power II: the reactions
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Uno da titolo "Centrali nucleari di quarta generazione, meta lontana" riprende il tema degli studi necessari a realizzare le centrali nucleari di gran lunga più sicure di quelle attuali che hanno anche il vantaggio di non avere una limitata quantità di combustibile.
Un secondo articolo "Nucleare, domande e risposte" sono esposte dieci domande rivolte al ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola.
Sentiamo un'altra campana. La suona il nobel Carlo Rubbia in questa intervista pubblicata su YouTube: Rubbia sul nucleare.
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Sebastian ha spiegato che questo nuovo piano di mobilità elettrica (Movel), si applica a tutti i tipi di veicolo e avrà un bilancio per l'anno in corso di otto milioni di euro. Inoltre, all'interno di questo progetto, il ministro ha anche annunciato che saranno presto firmati accordi di cooperazione tra l'industria e le municipalità di Madrid, Barcellona e Siviglia, per l'introduzione di 2.000 veicoli elettrici nelle flotte di questi comuni. Inoltre Sebastian ha sottolineato che l'auto elettrica è la scommessa del governo spagnolo che viene trasferito alla Presidenza di turno dell'Unione europea. Sebastian ha sottolineato il "ruolo" della macchina elettrica per ridurre la dipendenza energetica e le emissioni di gas a effetto serra, così come lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili ed ha aggiunto:
"La mobilità elettrica è una grande opportunità che non possiamo perdere", perché essa rappresenta una forma di "introduzione prepotente delle energie rinnovabili nel settore dei trasporti".
(nell'immagine Sweden's X2000 il treno ad alta velocità svedese)
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