venerdì 31 luglio 2009
BMW si ritira dalla F1 e pensa alle auto elettriche del 2012
Sembra proprio di si.
L'intenzione secondo, quanto dichiarato dal CEO Norbert Reithofer (riportato da Car & Driver) , di far entrare in produzione nel 2012 una vettura elettrica ad emissione zero "City", elettrica, con le batterie al litio, 3 porte, 4 posti, indirizzata specificatamente per il mercato Californiano che richiede per quella data appunto auto ZEV (Zero-Emission-Vehicle).
Altri post:
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giovedì 30 luglio 2009
1,3 miliardi di euro per elettrificare le linee ferroviarie britanniche
Rispetto al motore diesel, i treni elettrici sono:
Più veloci;
Silenziosi;
Ecologici in quanto producono meno emissioni di CO2 e l'inquinamento atmosferico;
Maggiore affidabilità;
Più leggeri producono minor usura delle rotaie;
Più efficacinte quindi minori costi per il trasporto di merci;
Disponibili più posti passeggeri,
Meno costosi da acquistare, gestire e mantenere.
Il programma di elettrificazione impulso centinaia di posti di lavoro in tutto il paese. Tipicamente un treno collegato allarete elettrica emette tra il 20% e 35% in meno di carbonio rispetto al treno diesel . Un treno elettrico avrà la possibilità di lavorare il 40% in più prima che insorga un problema tecnico.
Projects and infrastructure
Il piano in un documento PDF
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mercoledì 29 luglio 2009
Prima vittoria di un'auto F1 col KERS
Norbert Haug, Vice-presidente di Mercedes-Benz Motorsport : “A sensation! Lewis was a class of his own – a historic win, the first with the KERS Hybrid in Formula 1". (Fonte www.mclaren.com)
Si, in effetti è una data storica per la F1 in quanto il primo posto nella gara del Grand Prix di Ungheria è stato conquistato da un'auto dotata del KERS un sistema che eroga extra energia grazie ad un piccolo motore elettrico che la estrae dall'accumulo nelle batterie al litio in fase di frenata. Definirla un'auto ibrida è estremamente azzardato.
Sul KERS:
qui
qui
qui
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martedì 28 luglio 2009
Non si può crescere per sempre, non ai ritmi attuali, non ricorrendo da subito a fonti alternative al petrolio e nucleare.
L'intervista è qui
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lunedì 27 luglio 2009
Nucleare più idrogeno, burro alla brace
Il Comune di Mola organizza una conferenza sulla valutazione economica ed ambientale delle fonti energetiche che sfruttano il nucleare e l’idrogeno (Nucleare vs idrogeno: una conferenza a Mola. Venerdì 24 luglio alle ore 20.00 al Castello Angioino a Mola di Bari l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Mola organizza una conferenza dal titolo). All'ingresso del Castello, in via Colombo, sarà parcheggiata una Fiat Multipla alimentata ad idrogeno realizzata dall'Università dell'Idrogeno.
Questo è il riassunto di quanto si legge in un articolo di una agenzia di notizie locali (sudnews).
Nucleare e idrogeno, una bella accoppiata. Come sappiamo l'energia prodotta dal nucleare non è rinnovabile tant'è che sappiamo che l'uranio finirà tra 60 anni qualora rimanessero costanti i consumi attuali.
Poniamoci una domanda: è una buona idea utilizzare l'idrogeno nei trasporti. Posso rispondere in due parole: spreco e inefficienza.
Già due anni fa avevo scritto qualcosa sull'argomento: " L'idrogeno: il nemico delle rinnovabili" con un sottotitolo perentorio, senza mezze misure " La sciocchezza dell'idrogeno nella trazione stradale". L'analisi consisteva l'efficienza di 3 tipi di veicoli che fossero alimentati da energia derivata da fonti rinnovabili :
1- un veicolo con motore a scoppio alimentato da idrogeno (H2ICE)
2- un veicolo con motorizzazione elettrica fuel cell a idrogeno (H2FC)
3- un veicolo con motorizzazione elettrica e accumulatori elettrochimici cioè batterie (BEV)
Ipotizziamo che i veicoli abbiano bisogno di 100 kWh di energia alle ruote per compiere un determinato percorso.
Quanta energia è necessario produrre nell'impianto a monte (FV, eolico, idroelettrico ) per dare 100 kWh? La stessa cosa vale per l'energia elettrica prodotta dal nuclearre anche se non è una fonte rinnovabile.
Occorre produrre rispettivamente:
1- 522,9 kWh
2- 269,0 kWh
3- 154,1 kWh
Da questi calcoli si deduce che
1. l'uso di un motore a scoppio alimentato da idrogeno è assolutamente sconsigliato per il suo basso rendimento medio che si riduce (fino a dimezzarsi) se il veicolo circola in città, richiedendo rispettivamente quasi 523 kWh e 1.100 kWh alla fonte per averne disponibili 100 kWh per il movimento.
2. Migliore è la situazione di un veicolo con motorizzazione elettrica, fuel cell alimentate da idrogeno compresso in bombole stivate a bordo del veicolo. Si richiedono 269 kWh alla centrale
3. Il veicolo elettrico a batterie risulta essere quello che ha il rendimento migliore, richiedendo solo 155 kWh
dalla centrale.
Concludevo così "Riassumendo: investire sul veicolo ad idrogeno è improvvido."
Per scaricare il documento completo cliccare - qui -
oppure - qui -
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domenica 26 luglio 2009
I dubbi trasversali sul nucleare
Nucleare: siamo davvero sicuri che sia la scelta giusta ?...io soldi per le centrali non ne ho!
Entro la fine dell’attuale legislatura il Governo Berlusconi spera di veder posta la prima pietra del gruppo iniziale di centrali nucleari, che dovrebbero assicurarci l’indipendenza energetica. Quel che il popolo italiano rifiutò con referendum alla fine degli anni Ottanta sull’onda della tragedia di Chernobyl dell’aprile 1986, rientra ora dalla finestra grazie a una politica degli annunci cui ci ha abituato il nostro premier e che, all’insegna dello slogan “il Sessantotto è finito”, dovrebbe restituirci una scuola che ci rassicura se torna a bocciare, maggiore sicurezza, e persino il Ponte di Messina per il quale tutti hanno belle parole e la tasca vuota. Aggiungiamo noi che, fra le tante cose che la fine del Sessantotto dovrebbe restituire al Paese, la più importante dovrebbe essere una certa serietà e una qualche coerenza fra gli annunci e le cose che, effettivamente, si faranno.
Per quel che riguarda la serietà vorremmo segnalare la circostanza che nessuna delle obiezioni che hanno indotto gli italiani a rinunciare al nucleare è stata rimossa. Il premio Nobel Carlo Rubbia, che pure non è contrario al nucleare, ha avvertito che la generazione attuale di centrali, del tipo cioè che costruiremo in Italia, è la più costosa e la più pericolosa. Ma anche superando questa obiezione, è realistico pensare che un ritorno al nucleare oggi sarebbe di grande utilità per il Paese e le generazioni future? Intervistato dal nostro giornale sul finire del Governo Berlusconi 2001-2005, un ministro pragmatico come l’attuale responsabile del dicastero delle Infrastrutture Altero Matteoli dichiarò che la complessità e i tempi della costruzione delle centrali nucleari erano tali, che meglio sarebbe stato pensare ad altro. Cosa è cambiato nel frattempo da indurre il Governo a lanciare un nuovo proclama nucleare? Nulla, esattamente nulla: costruire una centrale nucleare era e resta costosissimo, oltre al fatto che la costruzione di una centrale richiederebbe molti più anni di quanto non si dica. Il Governo fa una stima di dodici-tredici anni fra autorizzazioni, permessi vari e tempo di realizzazione. Ma previsioni più attendibili parlano di almeno vent’anni. In un’intervista al nostro giornale, l’allora presidente del Consiglio Romano Prodi, disse che l’Italia era molto diversa dalla Francia: «Il presidente francese», disse Prodi, «può permettersi di annunciare dalla mattina alla sera la costruzione di cinque centrali nucleari senza che accada nulla. Noi dobbiamo, invece, misurarci con la volontà della gente».Ma anche la volontà della gente è un fenomeno sessantottino da rimuovere?
Dice l’attuale ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola che gli elettori residenti nelle località dei vecchi siti nucleari votarono “sì” nel referendum, ma come mai allora tutte le Regioni che si sono espresse dopo la decisione del Governo di tornare al nucleare, hanno detto “no”, comprese quelle governate dalla destra? Infine, come mai, mentre da un lato si sprecano elogi per Barack Obama che punta tutto sulle opportunità dell’energia pulita e l’ambiente, noi torniamo indietro? A parte il fatto, per nulla secondario, che il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, in un soprassalto di isolata serietà “neosessantottina”, ha detto: «Con tutto quel che accade, io soldi per le centrali non ne ho!».
L'ipotesi che tutta questa sia pura propaganda e solo un bluff?
Leggiamo le ragioni qui: "Italia, Francia e il nucleare"
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sabato 25 luglio 2009
Fiori solari e marketing
Fonte: boston.com
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venerdì 24 luglio 2009
L'Ape Calessino elettrico
ENERGIA Decisione 2009/548/CE sulle energie rinnovabili
giovedì 23 luglio 2009
Auto elettriche. L'Ontario vuole diventare leader mondiale nelle produzione
Il piano annunciato dal governo di McGuinty mercoledì 15 Luglio permetterà agli acquirenti di veicoli ibridi plug-in ed elettrici di ricevere contributi da 4.000 a 10.000 dollari canadesi (2.600-6.400 uro).
- usare la corsia meno congestionata High Occupancy Vehicle (carpool) anche se l'auto è occupata da una sola persona;
- l'accesso alle strutture pubbliche di ricarica e parcheggio.
Espandendo l'uso di veicoli elettrici da parte dei consumatori e del governo si creeranno posti di lavoro sostenibili nel settore auto inserendo l'Ontario in prima linea della nuova economia verde nel Nord America.
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"Electric vehicles are the way to go in Ontario. This plan helps get more people behind the wheel of a green vehicle to create jobs, reduce smog and equip Ontario for the 21st century."
– Dalton McGuinty
Premier of Ontario
"The automotive sector is helping to build a greener economy by developing and producing electric vehicles. Our plan to help consumers buy green vehicles will benefit our economy and improve our environment."
– Jim Bradley
Minister of Transportation
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mercoledì 22 luglio 2009
Nuovi stabilimenti di batterie al litio per veicoli elettrici in Portogallo e GB
Ricordiamo che l'intesa Renault (che possiede il 44% della casa giapponese) e la Nissan porterà sulle strade giapponesi e americane le proprie auto elettriche nel 2010 e nel resto del mondo nel 2012.
Mi urge far notare che il nostro Paese si fa notare per l'assoluta mancanza di programmazione statale di qualsiasi tipo nel settore dei veicoli elettrici. Questa è innovazione tecnologica. Questo è il futuro da cui saremo esclusi. Grazie!
Leggere anche qui e qui
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martedì 21 luglio 2009
US Army si appresta a diventare la proprietaria della più vasta flotta di auto elettriche
L'esercito americano presto sarà proprietario della più importante flotta di veicoli elettrici e ibridi. Dice il Dr. Kevin T. Geiss direttore del programma energia e sicurezza dell'ufficio di segreteria per le installazioni e l'ambiente dell'Army: " Tutto ciò ha un significativo impatto nel consumo del carburante presso le nostre installazioni". Saranno ordinati 800 veicoli a bassa velocità (NEV neighborhood electric vehicles) ed è stato pianificato l'acquisto per 4.000 LSEV (Low Speed EV) ed ancora 502 veicoli ibridi. Il problema non è la salute del pianeta quanto piuttosto il costo del carburante passato da 2 a 4 dollari a gallone. Per la stessa ragione l'esercito ha incluso la realizzazione di vari progetti per la produzione di energia solare a Fort Sam Houston, Texas, a Fort Carson, Colombia ed un altro programma di produzione di energia su vasta scala a at Fort Hood, Texas.
Altro progetto da realizzare è quello di un impianto solare termico da 500MW a at Fort Irwin, California, un impianto geotermico da 30MW at Hawthorne Army Depot, Nevada e biocarburante da biomassa in 6 differenti siti dell'esercito.
Fonte: pakistannews
Toyota: no auto diesel nel futuro, si alle auto ibride
All'origine della scelta di Toyoda, il nuovo numero uno e nipote del fondatore del gruppo, di rinunciare definitivamente alla collaborazione con la Isuzu per sviluppare il motore diesel per il mercato europeo, c'è il sensibile calo delle vendite a livello mondiale registrato dalla Toyota nel primo trimestre 2009 (-27%) e lo spettro di un raddoppio delle perdite 2009, che secondo alcune stime dovrebbero ammontare a 6,4 miliardi di euro.
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lunedì 20 luglio 2009
Auto elettriche Nissan prodotte nel Regno Unito?
Per inciso la prima area economica a bassa emissione di carbonio sarà nel sud ovest dell'Inghilterra e si spera che produca 1,2 milioni di posti di lavoro da qui al 2020, particolarmente dedicando lo sforzo economico nazionale per l'obiettivo di produrre il 30% dell'energia elettrica necessaria al paese con l'eolico.
Fonte: Guardian
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Nucleare. Ancora un incidente in Francia, ancora a Tricastin
Acqua contaminata nei fiumi . Fuoriuscita di liquido, allarme nella zona di Avignone. Trenta metri cubi di acque usate contenenti 12 grammi di uranio per litro...
Ancora polemiche sulla centrale nucleare di Tricastin, nel sud della Francia, 10 giorni dopo la fuoriuscita da un impianto di acque usate contenenti 8,2 grammi al litro di uranio naturale...
Nuovo incidente nucleare, in Francia, nella centrale di Tricastin, dove alcuni giorni fa c'era stata una fuga di materiale radioattivo. Cento operai sono stati contaminati....
Centoventi impiegati sono stati fatti allontanare dall'impianto dopo che è scattato l'allarme nella struttura.
L' 8 settembre è avvenuto un nuovo incidente, il quarto nel giro di due mesi, nella centrale nucleare francese di Tricastin...
Tricastin si trova sulle rive di un fiume che sbocca poi nel Rodano. Se guardiamo la posizione di Tricastin su Googlw Maps e la cartina, seguendo il percorso dei fiumi, vediamo che l'acqua contaminata tocca zone densamente popolate (Avignone), il Parco Naturale della Camargue, per sboccare, il Rodano, non lontano da Marsiglia.
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domenica 19 luglio 2009
G8 e i 2 gradi di riscaldamento del pianeta
Non basta esprimere un pio desiderio, bisogna prima di tutto capire a che livello di concentrazione di anidride carbonica in atmosfera corrisponde un aumento di 2 gradi e poi organizzare un sistema energetico coerente. L'Ipcc è molto cauta e i suoi precedenti rapporti, spesso definiti allarmisti, sono stati superati dai fatti: l'accelerazione del disordine climatico è stata più drammatica di quella prevista quando in passato si è mantenuta per un certo periodo una concentrazione di 450 parti per milione di anidride carbonica l'effetto è stato un balzo della temperatura di 6 gradi, non di 2. L'errore sta nel pensare solo ai tagli delle emissioni che invece dovrebbero essere un effetto secondario di politiche virtuose capaci di rilanciare l'economia, altro che affossarla. . Per uscire dalla tre crisi che ci soffocano, quella economica, quella energetica e quella ambientale, non possiamo limitarci a magiare un po' meno della vecchia minestra inquinante. La terza rivoluzione industriale è quella che permette uno sviluppo economico che si concilia perfettamente con la riduzione delle emissioni. Ad esempio con le smart grid, con l'energia diffusa e decentrata, ogni casa sfruttando il sole può diventare una vera e propria piccola centrale di produzione di elettricità e calore.
Sebbene non condivida l'opinione di Rifkin sul 'terzo pilastro' quello dell'economia basata sull'idrogeno (non credo che l'idrogeno sia una scelta economicamente vantaggiosa e tecnologicamente valida ), mi trovo abbastanza d'accordo sul resto.
Fonte: la Repubblica
Nucleare. No alla realizzazione del nuovo impianto canadese
Nucleare in Canada: i costi triplicati fermano la garaScritto da Giuseppe Onufriomercoledì 15 luglio 2009Mentre in Francia EDF chiede un aumento del 20 per cento delle tariffe per finanziare il nucleare – avendo un debito di circa 25 miliardi di euro – in Canada le cifre per un’offerta lanciata per due nuove centrali nucleari da costruirsi a Darlington hanno ricevuto un’offerta tripla rispetto alle attese, tanto che il ministro dell’energia George Smitherman ha sospeso la gara.Una delle offerte era dell’AECL (Atomic Energy of Canada Limited) per due unità Candu – un reattore ad acqua pesante di costruzione canadese – da 1200 MW ciascuna, a un costo di 26 miliardi di dollari, 10.800 dollari a kW. Vale la pena ricordare che secondo le stime del 2009 del DOE statunitense il costo, senza interessi, del nucleare è stimato a circa 3,318 $/kW mentre l’autorità canadese aveva a riferimento per la gara un costo di 2.900 dollari/kW.Una seconda offerta invece veniva dai francesi di AREVA NP, con due EPR da 1600 MW a un costo di 23,6 miliardi di dollari, pari a un costo di 7.375 dollari/kW. Se riportiamo tutto in euro e lasciamo perdere i Candu e ci concentriamo sull’EPR – oggetto del memorandum tra Italia e Francia siglato in febbraio – il costo per kW è di 4.587 euro/kW quasi tre volte il costo che è stato alla base del contratto con la Finlandia (1.600 euro per kW).EDF chiede un aumento delle tariffe in casa per fronteggiare i costi crescenti del nucleare, ma ha solo la metà del debito di Enel con un fatturato simile. Greenpeace ha presentato a suo tempo un rapporto proprio sulle prospettive nucleari dell’azienda elettrica italiana a fronte del suo indebitamento, senza ricevere alcuna risposta.(Il rapporto)Il Presidente del Consiglio – alla vigilia del G8 - ha continuato ad attaccare gli obiettivi delle rinnovabili parlando di costi dell’ordine del 2 per cento del PIL. Un recente rapporto del CER presieduto da Ruffolo mostra invece che l’effetto sul PIL è in realtà positivo (gli investimenti sulle rinnovabili vengono conteggiati nella misura del PIL) e che l’effetto sul indebitamento è marginale e può essere contenuto aumentando l’impegno sull’efficienza energetica che consentirebbe di raggiungere effettivamente gli obiettivi europei (riducendo la richiesta di energia, occorrono meno rinnovabili per raggiungere l’obiettivo). (Il rapporto)A quando un vero dibattito aperto e partecipato sul tema?
sabato 18 luglio 2009
Produzione automobilistica giù del 35% nel primo trimestre 2009
Nel primo trimestre del 2009, la produzione automobilistica è sceso del 35%. Questi ed altri dati più recenti sulla produzione automobilistica e le immatricolazioni possono esse
re trovati nell'ultima relazione economica ACEA (Associazione costruttori europei dell'auto) del 13/07/2009.
La produzione di autoveicoli è diminuita del 35% nel primo trimestre del 2009, con molti produttori che continuano a ridurre le scorte e ridurre la produzione in funzione della riduzione della domanda di mercato.
La produzione di Van (-57%) e camion (-56%) è scesa ancor più rispetto alla produzione di autovetture (-31%). Fintanto che l'economia europea rimane in recessione, la domanda del mercato per i veicoli continuerà a soffrire.
Nel primo trimestre, le nuove immatricolazioni di autovetture sono diminuite del 17,2%, le nuove immatricolazioni di veicoli commerciali del 35,7%; nei primi cinque mesi l'anno, il calo è stato del 13,9% per autovetture e 37,6% per i veicoli commerciali.
Altri post relativi ai mesi precedenti:
I dati di Maggio 2009
I dati di Aprile 2009
I dati di Marzo 2009
I dati di Febbraio 2009
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Nucleare. Il Canada dice costa troppo. L'Italia lo capirà prima o poi?
Accantonato il progetto di costruzione di un nuovo reattore a DarlingtonStop alla costruzione di un nuovo reattore nella centrale nucleare di Darlington. A dare la conferma di una notizia che era da tempo nell’aria è stato ieri lo stesso ministro provinciale dell’Energia, che ha ribadito come a provocare il passo indietro di Queen’s Park sia stata la progressiva lievitazione dei costi. Ma non solo. L’accantonamento a tempo indeterminato del progetto è stato deciso anche per un altro motivo concernente il futuro dell’Atomic Energy of Canada Ltd, la compagnia nucleare di proprietà del governo federale che aveva presentato l’offerta migliore nella gara d’appalto della costruzione del nuovo reattore. La nostra Provincia - ha aggiunto il ministro - è intenzionata a sostituire i vecchi reattori nucleari, ma questo deve avvenire attraverso una spesa ragionevole. L’amministrazione liberale di Dalton McGuinty si trova ora in una posizione molto scomoda. In primo luogo perché il fabbisogno energetico della provincia continua a crescere di anno in anno, ad un ritmo decisamente elevato. In secondo luogo perché il governo provinciale, nel suo ambizioso progetto di lotta contro l’emissione di gas serra nell’atmosfera, ha già messo in preventivo la chiusura di tutte le centrali a carbone entro il 2014. .... se il governo federale dovesse dare una mano all’Ontario o se l’Atomic Energy of Canada Ltd dovesse fare uno sconto consistente, Queen’s Park potrebbe dare il via libera al progetto.
venerdì 17 luglio 2009
Balzelli, balzelloni, chiacchiere ed bastoni tra le ruote, veri
Energia. I consumi petroliferi italiani nel mese di giugno 2009
I prodotti autotrazione, favoriti da un giorno di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un lievissimo incremento dello 0,1% (+1.000 tonnellate) rispetto a giugno 2008, mentre il gasolio autotrazione presenta una diminuzione dell’1% (-22.000 tonnellate).
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di giugno è così risultata pari a circa 3,1 milioni di tonnellate, con un decremento dello 0,7% (-21.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2008. I volumi immessi al consumo nel mese di giugno sono stati pari a 0,9 milioni di tonnellate (benzina auto), 2,2 milioni di tonnellate (gasolio auto) e 0,4 milioni di tonnellate (oli combustibili).
Nel primo semestre 2009 i consumi sono stati pari a circa 36,8 milioni di tonnellate, con una diminuzione dell’8,6% (-3.481.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2008. La benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione del 4,8% (-260.000 tonnellate), il gasolio del 5,7% (-747.000 tonnellate).
Nei primi sei mesi del 2009 la somma dei soli carburanti benzina + gasolio evidenzia una flessione del 5,4% (-1.007.000 tonnellate).
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giovedì 16 luglio 2009
Auto elettriche. Il conto alla rovescia della Renault
La Renault ha creato un sito Internet apposta per offrire tutte le informazioni sulla vettura elettrica Kangoo be bop Z.E che verrà commercializzata prossimamente. Quando?
La Home page del sito è quella che vedete raffigurata accanto con un indicatore dei giorni, ore, minuti, secondi in bella evidenza, un count down della sua uscita sul mercato.
Chi ne vuol sapere di più non deve fare altro che collegarsi al sito .
L'IPCC si rimette al lavoro
Climate Change 2007: The Physical Science Basis
Front Matter
Summary for Policymakers
Technical Summary
Frequently Asked Questions (extracted from chapters below)
Chapter 1 Historical Overview of Climate Change Science
Chapter 2 Changes in Atmospheric Constituents and in Radiative Forcing
Chapter 3 Observations: Surface and Atmospheric Climate Change
Supplementary Material: Appendix 3.B. Techniques, Error Estimation and Measurement Systems (including references)
Chapter 4 Observations: Changes in Snow, Ice and Frozen Ground
Chapter 5 Observations: Oceanic Climate Change and Sea Level
Chapter 6 Palaeoclimate
Supplementary Material: Appendix 6.A. Glossary for Terms Specific to Chapter 6
Chapter 7 Couplings Between Changes in the Climate System and Biogeochemistry
Chapter 8 Climate Models and their Evaluation
Supplementary Material: Appendix 8.A. Supplementary Figures and Tables
Chapter 9 Understanding and Attributing Climate Change
Supplementary Material: Appendices & References
Chapter 10 Global Climate Projections
Supplementary Material: Supplementary Details, Tables & Figures
Figures Showing Individual Model Results for Different Climate Variables
Chapter 11 Regional Climate Projections
Supplementary Material: Appendix 11. Tables, Figures, References
Annexes: (1)Glossary, (2)Authors, (3)Reviewers, (4)Acronyms
Index
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mercoledì 15 luglio 2009
Nucleare. Il loro nome: bond, nuclear bond
Nel 2030 le auto elettriche saranno l'86% - 2
martedì 14 luglio 2009
Daimler cede parte delle azioni Tesla
Daimler non sta ferma in questo ultimo periodo.
Acquista prima il 10 per cento delle azioni Tesla Motors sborsando circa 36 milioni di euro, poi decide di cederne una parte, il 40% del 10%, alla United Arab Emirate's Aabar Investments Group .
Tesla Motors produce il Model S auto tutta elettrica che è in grado di raggiungere la velocità di 60 miglia orarie in 5,6 secondi 45 minuti per la ricarica, percorrenza
dichiarata 300 miglia, ed il Roadster all-electric che impiega 3,9 secondi per i 60 mgl/h. e 244 miglia di autonomia.
Aabar Investments PJSC is headquartered in Abu Dhabi and is a public joint stock company listed on the Abu Dhabi Securities Exchange.
Eolico. La Rivoluzione d'alta quota: la fonte inesauribile
Perchè no. Si straparla di nucleare, si fanno decreti per sostenere una fonte esauribile da qui a 60 anni. Si vogliono gettare le fondamenta per tirar su cattedrali allo spreco, all'inefficienza, alla generazione millenaria di rifiuti che non sappiamo sotto quale tappeto nascondere. Si vuol far credere di essere in grado di erigere megastrutture energo-salvifiche ma non si fa altro che impegnre generazioni per ripianare debiti inutili. Per che cosa? Per produrre energia elettrica. Perchè si deve essere così miopi, da una parte (i profittatori) e dall'altra (i contribuenti/elettori) da non capire che per mantenere viva la speranza di una civiltà (culturale e tecnologica) si deve fare ricorso all'energia prodotta da fonti rinnovabili, eterne quae quella derivate dal sole e dal vento. Pannelli fotovoltaici diffusi sul territorio.
Energia eolica tradizionale con aerogeneratori ad asse orizzontale o verticale.
Ma... perchè non aggiungere l'eolico ad alta quota?
Leggiamo qui sotto per capire di quale geniale soluzione stiamo parlando.
Una nuova era dell'abbondanza? Kitegen: ora si fa sul serio
High altitude wind power: an era of abundance?
... e la versione in italiano:
Eolico di alta quota: un’era di abbondanza?
Il sito web KiteGenOggi è il 14 Luglio.
Ci sarà una ragione per cui ho scelto questa data per questo post.
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Aggiornamento. E' uscito un nuovo articolo del prof. Ugo Bardi su TOD dal titolo:
High altitude wind power II: the reactions
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lunedì 13 luglio 2009
Nel 2030 le auto elettriche saranno l'86%
Nucleare
Uno da titolo "Centrali nucleari di quarta generazione, meta lontana" riprende il tema degli studi necessari a realizzare le centrali nucleari di gran lunga più sicure di quelle attuali che hanno anche il vantaggio di non avere una limitata quantità di combustibile.
Un secondo articolo "Nucleare, domande e risposte" sono esposte dieci domande rivolte al ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola.
Sentiamo un'altra campana. La suona il nobel Carlo Rubbia in questa intervista pubblicata su YouTube: Rubbia sul nucleare.
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Consumi di energia elettrica in Italia: - 6,6% A GIUGNO
Nel mese di giugno 2009 la quantità di energia elettrica richiesta in Italia,pari a 26,3 miliardi di kilowattora, ha fatto registrare un calo del 6,6% rispetto ai volumi richiesti a giugno dell’anno precedente.
Sul risultato di giugno 2009 hanno influito una giornata lavorativa in più (e quindi un maggior consumo di elettricità) e una temperatura media mensile superiore di circa mezzo grado rispetto a giugno 2008 (con un conseguente maggior utilizzo di energia elettrica per il ricorso alle apparecchiature refrigeranti). Depurata da questi effetti, la variazione della domanda elettrica di giugno 2009 risulta pari a -7,6% (dato normalizzato).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di giugno 2009 è risultata sostanzialmente invariata (-0,1%) rispetto al mese precedente.
Complessivamente il fabbisogno del primo semestre del 2009 ha registrato un calo del 8,2% rispetto allo stesso periodo del 2008; a parità di giorni lavorativi, la diminuzione è pari a -7,6%.
L’andamento negativo dei consumi elettrici non andrà a incidere sulle attività di sviluppo della retepreviste da Terna. L’Autorità per l’energia elettrica e il gas, infatti, riconoscendone la natura infrastrutturale, ha introdotto un meccanismo che rende molto marginale l’impatto della diminuzione dei volumi di energia sui ricavi tariffari di Terna, attraverso una “franchigia” di +/- 0,5%.
Nel mese di giugno 2009 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86% con produzione nazionale e per la quota restante (14%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
In dettaglio, la produzione nazionale netta (23 miliardi di kWh) è in calo dell’11,9% rispetto a giugno 2008;
A livello territoriale la variazione della domanda è differenziata sul territorio nazionale, ma ovunquenegativa:
Comunicato Stampa Terna
domenica 12 luglio 2009
Whale watching rende più della caccia
sabato 11 luglio 2009
La Spagna spinge l'introduzione di veicoli elettrici con incentivi economici
Sebastian ha spiegato che questo nuovo piano di mobilità elettrica (Movel), si applica a tutti i tipi di veicolo e avrà un bilancio per l'anno in corso di otto milioni di euro. Inoltre, all'interno di questo progetto, il ministro ha anche annunciato che saranno presto firmati accordi di cooperazione tra l'industria e le municipalità di Madrid, Barcellona e Siviglia, per l'introduzione di 2.000 veicoli elettrici nelle flotte di questi comuni. Inoltre Sebastian ha sottolineato che l'auto elettrica è la scommessa del governo spagnolo che viene trasferito alla Presidenza di turno dell'Unione europea. Sebastian ha sottolineato il "ruolo" della macchina elettrica per ridurre la dipendenza energetica e le emissioni di gas a effetto serra, così come lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili ed ha aggiunto:
"La mobilità elettrica è una grande opportunità che non possiamo perdere", perché essa rappresenta una forma di "introduzione prepotente delle energie rinnovabili nel settore dei trasporti".
Fonte: ElPais
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venerdì 10 luglio 2009
La recessione fa sorridere il capostazione svedese
Spunto da un articolo sr.se online dal titolo Bad Times for Business = Good Times for Trains
(nell'immagine Sweden's X2000 il treno ad alta velocità svedese)
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