Un amico di MondoElettrico, Daniele, scrivendomi su FaceBook mi segnala una situazione normativa che definirla all'allucinante è poco. Scommetto che esiste sono in paese 'evoluto' come l'Italia. Un amico di Daniele schive al ministero e alla filiale italiana della fabbrica produttrice di un'auto ibrida descrivendo la situazione nella quale si è trovato quando ha dovuto ottemperare all’obbligo della revisione. Qui è la sorpresa. E' venuto a conoscenza di una bella novità. Le auto ibride sono ricomprese ai sensi dell’art. 59 del “Nuovo codice della strada”, decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 e successive comunicazioni, tra i veicoli con caratteristiche atipiche. Per questo motivo le auto ibride sono soggette a revisione annuale. La riflessione del collega di Daniele è: che aver fatto una scelta in favore del tanto declamato rispetto dell’ambiente, gli comporta un onere doppio (in termini monetari e di tempo impiegato) rispetto agli altri automobilisti!
E conclude ringraziando per questo nuovo balzello a sostegno dell’innovazione e dell’ambiente!
In più... durante la revisione vengono fatti dei controlli inefficaci per un veicolo ibrido/elettrico:
- parametro rumore: non misurabile.
- parametri dei gas di scarico non misurabili.
Si spendono 2x67 euro (visto che è veicolo atipico, come se fosse trainato da forza animale...) e revisione è prevista una volta l'anno e non si verificano invece altri aspetti relativi agli apparati elettrici (campi elettromagnetici, potenza erogata, salute delle batterie, ecc...).
Naturalmente ho chiesto a Daniele di seguire la faccenda e di darcene informazioni dirette e aggiornate quando può.
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3 commenti:
Lo farò molto volentieri!
La riconversione della filiera automotive da endotermica/pistonistica ad elettrica si fa anche rimuovendo gli ostacoli e le "monellerie", le definirebbe così il Prof. Giuseppe Tesauro, emerito presidente dell'Antitrust e notissimo giurista di diritto europeo, come finiscono per essere queste prescrizioni illogiche.
Non solo: le norme sono cambiate e da quest'anno chi acquista una ibrida nuova, dopo un anno fa già la prima revisione.
Si configura quindi una situazione paradossale ed iniqua: si controllano molto più spesso del normale parametri non misurabili su una ibrida o su un'elettrica e non si controllano apparati innovativi, sebbene affidabili, ma comunque da tenere in osservazione come qualsiasi manufatto umano soggetto ad usura.
Al momento stiamo aspettando notizie dalla filiale italiana del produttore dell'autovettura e scriveremo agli uffici dei ministeri competenti.
Il mio collega è stato fra i primi acquirenti (4 anni fa) di una nota autovettura ibrida. E' molto soddisfatto: ha un'auto comoda per la famiglia, un consumo da piccola utilitaria e un comfort eccellente. Anche io quando ne prendo una come taxi a Milano (ora ce ne sono più di 400!) provo sensazioni di comfort elevatissimo e, da pedone, mi piace sentire il suo ronzio quando si avvia, senza che mi gasi di fatali polveri sottili o puzze nauseabonde e cancerogene.
Speriamo che nelle prossime settimane si ponga rimedio a questo illogico e discriminante trattamento delle auto ibride e delle future elettriche in arrivo al mass market nel 2012.
Questa è la norma:
http://www.italgiure.giustizia.it/nir/lexs/1992/lexs_317751.html
"4 . PER I VEICOLI DESTINATI AL TRASPORTO DI PERSONE CON NUMERO DI POSTI SUPERIORE A 9 COMPRESO QUELLO DEL CONDUCENTE, PER GLI AUTOVEICOLI DESTINATI AI TRASPORTI DI COSE O AD USO SPECIALE DI MASSA COMPLESSIVA A PIENO CARICO SUPERIORE A 3,5 T, PER I RIMORCHI DI MASSA COMPLESSIVA A PIENO CARICO SUPERIORE A 3,5 T, PER I TAXI, PER LE AUTOAMBULANZE, PER I VEICOLI ADIBITI A NOLEGGIO CON CONDUCENTE E PER I VEICOLI ATIPICI LA REVISIONE DEVE ESSERE DISPOSTA ANNUALMENTE, SALVO CHE SIANO STATI GIÀ SOTTOPOSTI NELL'ANNO IN CORSO A VISITA E PROVA AI SENSI DEI COMMI 5 E 6."
Staremo a vedere.
Fatemi sapere che ne pensate.
Potrei esprimere un commento : ma mi sarebbe immediatamente censurato.
Mi limito a dire che solo in Italia possono succedere queste cose.
Purtroppo.
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