Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 31 agosto 2009

Pininfarina: auto elettriche e cessione

Per salvare il salvabile l'amministratore delegato della Pininfarina Silvio Angori punta sull'auto elettrica che è attualmente in sviluppo presso di loro in simbiosi col magnate francese Bollore'. Aggrapparsi a qualcosa per il futuro ma da sola non basta, neppure trovando un imprenditore o gruppo disposto a farsi carico dell'operazione. Questo è quanto si legge in un intervista su espresso. repubblica.it. Per produrre l'auto elettrica occorrono 500/600 dipendenti ma sono pochi in confronto a quelli che sono i dipendenti Pininfarina nel mondo considerando i sono 1600 posti di lavoro distribuiti in tre stabilimenti (Bario, San Giorgio e Grugliasco) oltre ai 180 dipendenti del Centro Stile, che diventano 2300 se si aggiungono i dipendenti all´estero del gruppo Pininfarina a cominciare dallo stabilimento svedese e quello francese della Matra a cui ci sono da aggiungere quelli dello stabilimento in Germania e il centro di progettazione in Marocco. Un pensierino (pensierone) nella mente dell'AD è rivolto (unicamente?) a ... Fiat ... che consentirebbe al Lingotto di recuperare il gap che ha con altri concorrenti sui veicoli elettrici. In questo caso si avrebbero tre stabilimenti nella stessa area: Mirafiori e Bertone oltre che Pininfarina. In alternativa alla Fiat l'AD si domanda se non ci possa essere qualche azienda del comparto energia interessata a rilevare un'impresa come la Pininfarina, per sviluppare davvero l'auto del futuro. E Bollorè? L'imprenditore bretone Vincent Bolloré è il fornitore delle batterie per l'auto elettrica di Pininfarina. Cinquemila fino al 2011. Ma poi bisogna anche trovare chi compra questi veicoli. Però bisogna capire fino a che punto sia davvero suo interesse rilevare la Pininfarina e diventare dunque un costruttore d'auto. Forse gli conveniente cedere le sue batterie anche ad altri concorrenti. L'Ad sintetizza: Fiat è in ritardo sulla produzione elettrica anche se il bimotore messo a punto dal Centro ricerche è un passo avanti verso quella strada, ma un'eventuale acquisizione ingigantirebbe ancora di più il punto interrogativo sul futuro.

Bah! Speriamo che non sia la chiamata del prete per l'estrema unzione.

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3 commenti:

EssentialExcellence ha detto...

Sarebbe un peccato se questa opportunità non si concretizzasse! Io la Bluecar l'ho prenotata per il noleggio e chiederò l'installazione ad A2A l'adeguamento dell'impianto elettrico nel mio box (conduttori da 4mm) e l'aumento a 6 kW flessibili (ovvero solo di notte) del contratto di fornitura di energia elettrica. A2A si vuole muovere in questa direzione. Speriamo che capitali forti italiani entrino nell'auto elettrica convintamente. Aprissero gli occhi, dato che il metano, o peggio, l'idrogeno sono per i perdenti!

Francesco ha detto...

Un altro sogno infranto? No dai!
Nonostante sia un'occasione d'oro, dubito che alla Fiat si facciano carico di questo progetto :-(

Anonimo ha detto...

e' una grande opportunita' x l'industria italiana fiat potrebbe commercializzare l'elettrica in tutto il mondo sarebbe veramente una grande cosa dalla vettura elettrica alla ferrari speriamo bene