Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


sabato 19 aprile 2008

Approvata la nuova direttiva europea anti-smog

E' lotta alle micropolveri. Nuovi limiti per i PM2,5: meno 20% entro il 2020. A livello dell'intero territorio nazionale, gli Stati membri dovranno rispettare il valore limite di 25 microgrammi di PM2,5/m3, da raggiungere obbligatoriamente entro il 2015. Prorogabile solo al 2011, invece, il rispetto dei limiti del PM 10.
E' realta' la nuova direttiva europea sulla qualita' dell'aria, adottata in via definitiva. Conferma quanto approvato dal Parlamento Europeo. Per i limiti del Pm 10, sforati in molte zone tra le quali quasi tutte le città italiane, il rispetto della media annuale di 40 microgrammi non è prorogabile oltre al 2011, e così il limite di 35 giorni oltre i 50 mcg. Per ottenere la proroga al 2011 bisogna dimostrare che si sta facendo il massimo.
La Commissione europea ha espresso soddisfazione in quanto il testo adottato dagli stati membri e dal parlamento europeo ''riprende quasi integralmente - ha detto la portavoce all'ambiente Barbara Helfferich - la proposta che aveva presentato nel settembre 2005 e dimostra il forte impegno dell' Unione europea a migliorare la qualita' dell'aria nell'Ue attraverso la definizione di livelli di concentrazione vincolanti per le particelle sottili (PM2,5)''. Per il Commissario all'ambiente, Stavros Dimas, l'Unione europea ''ha oggi compiuto un passo decisivo nella lotta contro una delle principali cause dei problemi che colpiscono l' ambiente e la salute''. La nuova direttiva sulla qualita' dell' aria ''e' una risposta ai timori dei cittadini perche' - ha aggiunto Dimas - fissa standard elevati, ma realistici, per combattere l'inquinamento dovuto alle particelle sottili (PM2,5) nell'Unione europea''.

ecodallecitta.it
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono contento dei progressi a livello legislativo, ma come faremo a fare rispettare i limiti nelle metropoli italiane? In un anno una città come Torino, da cui scrivo, sfora il limite dei 50 mcg in moltissime giornate, molte più delle 35 ammissibili. Eppure in città non si sente parlare di queste cose, i cittadini non ne sanno nulla. Emblematico quando, da metà febbraio fino ai primi di marzo, si sono raggiunte concentrazioni di micropolveri pari a oltre 3 volte il consentito praticamente tutti i giorni. Il telegiornale regionale ne ha parlato solamente dopo che, verso i primi di marzo, un forte vento ha ripulito l'aria. Questo è stato veramente scorretto : almeno si potevano avvisare le persone di uscire il meno possibile! Il fatto è che si tace alla grande ed è per quello che mi chiedo, preoccupato e molto poco fiducioso, come faremo.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Una delle tante non applicate nel modo dovuto. per fortuna (degli amministratori cittadini) non c'è l'obbligo di misurare i PM 2,5 e tantomeno i PM sotto il micron altrimenti le citta dovrebbero essere chiuse al traffico.