Strade e fabbriche chiuse a causa dello smog tossico che opprime le maggiori città della nazione più popolosa del mondo... ed ancora non si è arrivati al peggio. 23 città cinesi hanno emesso avvisi rossi per l'inquinamento, lo smog copre un nono del paese con grave rischio per la salute dei propri cittadini, molti grandi ospedali hanno visto aumentare il numero dei ricoveri a causa dell'aria pesante.
Una serie di misure di emergenza sono state attuate per difendere la salute pubblica dallo smog.
Ieri sera, lunedì, la qualità dell'aria di Pechino era 'migliore' di quanto temuto precedentemente, con i livelli del PM 2,5 che si aggiravano intorno a 200 micro grammi al metro cubo, secondo i dati rilasciati dall'ambasciata degli Stati Uniti.
Il Ministero della Protezione Ambientale locale ha richiesto misure anti-inquinamento, come ad esempio la chiusura temporanea delle fabbriche e di lasciare la metà delle auto fuori dalle strade. Ma i dati di inquinamento sono rimasti otto volte il livello di guardia giornaliera di esposizione alle particelle microscopiche che portano i principali rischi alla salute secondo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nella vicina Shijiazhuang, la capitale della provincia di Hebei, i livelli di PM 2,5 hanno toccato i 701 microgrammi al metro cubo a mezzogiorno, con i livelli di PM 10 ancora più elevati.
Nella città portuale di Tianjin, dove le letture per il PM 2,5 sono andati oltre 400 alle prime ore del mattino, più di 131 voli sono stati cancellati e circa 75 sono stati in ritardo, sempre ieri mattina, secondo Xinhua.
Le autostrade nella città sono state chiuse.
Diversi grandi ospedali a Tianjin hanno visto un aumento del numero di pazienti affetti da malattie respiratorie come l'asma, secondo il Quotidiano del Popolo.
L'allarme rosso, emesso quando si prevede una grave minaccia smog con la previsione che possa durare più di 72 ore, è ora al più alto livello del sistema di allarme di Pechino dei quattro colori identificativi della gravità. Nel dicembre dello scorso anno la capitale ha emesso il suo primo avviso rosso dopo l'adozione di un programma di interventi di emergenza per l'inquinamento dell'aria nel 2013.
La maggior parte di smog della Cina è imputata alla combustione del carbone per produrre l'elettricità e per il riscaldamento, con i picchi maggiori rilevati proprio in inverno.
Il Ministero della Protezione Ambientale locale ha richiesto misure anti-inquinamento, come ad esempio la chiusura temporanea delle fabbriche e di lasciare la metà delle auto fuori dalle strade. Ma i dati di inquinamento sono rimasti otto volte il livello di guardia giornaliera di esposizione alle particelle microscopiche che portano i principali rischi alla salute secondo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nella vicina Shijiazhuang, la capitale della provincia di Hebei, i livelli di PM 2,5 hanno toccato i 701 microgrammi al metro cubo a mezzogiorno, con i livelli di PM 10 ancora più elevati.
Nella città portuale di Tianjin, dove le letture per il PM 2,5 sono andati oltre 400 alle prime ore del mattino, più di 131 voli sono stati cancellati e circa 75 sono stati in ritardo, sempre ieri mattina, secondo Xinhua.
Le autostrade nella città sono state chiuse.
Diversi grandi ospedali a Tianjin hanno visto un aumento del numero di pazienti affetti da malattie respiratorie come l'asma, secondo il Quotidiano del Popolo.
L'allarme rosso, emesso quando si prevede una grave minaccia smog con la previsione che possa durare più di 72 ore, è ora al più alto livello del sistema di allarme di Pechino dei quattro colori identificativi della gravità. Nel dicembre dello scorso anno la capitale ha emesso il suo primo avviso rosso dopo l'adozione di un programma di interventi di emergenza per l'inquinamento dell'aria nel 2013.
La maggior parte di smog della Cina è imputata alla combustione del carbone per produrre l'elettricità e per il riscaldamento, con i picchi maggiori rilevati proprio in inverno.
L'opinione pubblica in Cina dimostra rabbia dove la crescita economica rapida negli ultimi decenni ha portato ad costo di diffuso degrado ambientale e i censori cinesi, che controllano strettamente i commenti on-line, sono intervenuti attivamente rimuovendo osservazioni circa lo smog dalle piattaforme di social media Twitter e simili cancellando i messaggi.
Fonte: Daily Mail (UK)
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