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mercoledì 7 dicembre 2016

Cresce il consumo di gas in Italia a Novembre + 13,9% (perchè? colpa del nucleare) mentre continua il crollo della produzione

Crescono i consumi di gas a Novembre del 13,9 % secondo i dati Snam. Una crescita importante rispetto allo stesso mese dell'anno passato, e c'è una ragione importante e sconosciuta. La riveleremo alla fine.

Intanto vediamo con i grafici che il consumo si pone al livello più alto degli ultimi 5 anni e a metà strada rispetto agli ultimi 11 anni.
Controlliamo il vero andamento dei consumi con i consueti nostri grafici mettendo in fila i dati pubblicati dalla Snam nel proprio sito web, dati sia pur provvisori ma sempre molto vicini a quelli che il Ministero dello Sviluppo Economico fornirà dopo poche settimane, discostando di poco o nulla, qualche decimale di % al massimo. Dati e grafici che prendono in esame gli ultimi 11 anni, dati che ci permetteranno di fare autonomamente le nostre valutazioni sull'attuale situazione.

Dunque, nel mese di Novembre il consumo cresce del 13,9%, tanto, rispetto allo stesso mese del 2015.

Quantitativamente a Novembre abbiamo bruciato per 7.432,06 milioni di m3 Standard  (dato provvisorio Snam) contro i 6.489,33 milioni di metri cubi (dato ufficiale del Ministero) dello stesso mese del 2015.



I nostri grafici

I grafici, da noi realizzati con i dati ufficiali del Ministero e gli ultimi della Snam e quelli provvisori del mese appena trascorso, servono per dare una chiara visione, con una sola occhiata, della situazione al di là delle parole e delle interpretazioni più o meno puntuali o addomesticate da interessi vari.

Il primo grafico mostra l'andamento dei mesi suddivisi per anno solare dal Gennaio 2006 ad oggi. Il consumo di gas di Novembre è lì nel mezzo degli ultimi 11 anni.


Lo stesso grafico con gli ultimi 6 anni per evidenziare l'andamento.


Il grafico successivo delle percentuali mette in luce la predominanza del segno negativo dei mesi dal 2012 fino al 2014 e il segno positivo dal 2015 con una prevalenza blu.



Il grafico sottostante dà la misura della quantità di gas consumato la somma nei 12 mesi precedenti partendo dalla data dell'ultimo rilevamento. E' evidente sia il crollo costante dal 2007 sia una risalita costante a partire dalla fine del 2014 e la faticosa lenta risalita, ondeggiante.



Vediamo adesso la produzione nazionale di gas .

Continua a diminuire la produzione nazionale anche a Novembre che risulta essere di 496,24 milioni di metri cubi (dato provvisorio) rispetto ai 532,14 milioni di metri cubi (dati definitivi) dello stesso mese dell'anno passato, con una contrazione di poco meno del 7% .




Il grafico della quantità di gas prodotto la somma nei 12 mesi precedenti partendo dalla data dell'ultima rilevazione testimonia inequivocabilmente il precipitare della quantità estratta.




Allora, controllando i dati Snam possiamo affermare con una certa sicurezza che il consumo molto alto delle centrali di turbogas ha inciso sul consumo totale, quasi il 30% in più rispetto allo stesso mese dell'anno passato. A Ottobre il consumo delle turbogas è stato del 33% e del 27% a Settembre improvvisamente più alti rispetto ai mesi precedenti quando addirittura si erano registrati dati negativi. Come mai questa eccezionale richiesta di energia elettrica? Probabilmente non abbiamo avuto necessità interne superiori alla media ma la causa è da rintracciare al di fuori dell'Italia, ovvero abbiamo prodotto energia per la Francia che ultimamente ha chiuso (temporaneamente) alcune centrali nucleari. Lo veniamo a sapere da alcuni articoli pubblicati alla fine del mese scorso. Questo articolo è de La Repubblica del 23 Novembre:

Centrali nucleari, l'Authority francese ai media: "Siamo molto preoccupati"
Pierre-Franck Chevet, presidente dell'Asn, in una intervista a le Figaro: "Scenario peggiorato dal 2015, al momento 12 reattori sono fermi o stanno per essere fermati per controlli". Trovati 400 dossier volontariamente nascosti, su anomalie e documenti falsificati

Poi un altro articolo del Sole 24 Ore del 22 Novembre che paventa un rincaro del costo dell'energia nella nostra bolletta per la regola della domanda e dell'offerta indotta dalle centrali nucleari chiuse in Francia:

Rischio di rincari sulle bollette per i guai del nucleare francese
Una concentrazione di causa ed effetto. Il primo evento è che molte centrali nucleari francesi sono state spente per guai i tecnici davvero seri. Così - secondo evento - in Francia la corrente elettrica scarseggia. Quindi la Francia deve importare energia elettrica dai paesi vicini. Così l'aumento della domanda fa salire le quotazioni del chilowattora ...

E il Fatto Quotidiano del 16 Novembre

Bollette, arriva il conto della serrata delle centrali nucleari francesi: volano domanda e prezzi. Anche in Italia
La Francia ha iniziato ad avere un deficit crescente di produzione fino a non riuscire più a far fronte ai propri bisogni. E, ovviamente, non è neanche in grado di esportare l’elettricità come ha sempre fatto.
Come se non bastassero le tante distorsioni tutte italiane che pesano sulle nostre bollette, ora ci si mettono anche quelle dei Paesi oltreconfine. E’ infatti in arrivo l’ennesima stangata per i consumatori ma questa volta, paradosso dei paradossi, la causa è da ricercarsi in Francia. “E’ atteso un effetto” sui costi dell’elettricità in Italia per il fermo di un terzo delle centrali nucleari francesi, ha detto all’Ansa il presidente dell’Autorità per l’Energia Guido Bortoni, che ha poi aggiunto: “i mercati sono collegati” quindi “ci stupiremmo del contrario”.


In un prossimo post prenderemo in esame il consumo del gas nei settori industriale e termoelettrico con i relativi grafici esplicativi. 





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