Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 25 maggio 2012

La conversione elettrica è partita ! Dove ?

Facciamo un giochino. Io scrivo tratteggio la notizia nel post e poi pensate un attimo se sia vera, credibile o no.

Finalmente si sta diffondendo l'idea della conversione elettrica di un'auto che ha circolato su strada con il motore termico. La stufa a petrolio diventa alla fine una efficiente auto elettrica utilizzando un kit di conversione composto da motore, batterie ecc.. Esternamente l'auto è uguale a se stessa così come era alla nascita soltanto che, dopo la conversione, ha un'anima eco-friendly, un motore elettrico, una batteria che si ricarica comodamente con la presa casalinga.
Qualche tempo fa poteva sembrare un'idea bizzarra ma ultimamente ha preso piede anche in Italia e sono ormai numerose le richieste di trasformazione elettrica da parte dei possessori di auto che emettono biossido di carbonio desiderosi di guidare un'auto pulita ed economica.

La domanda è in crescita costante in Italia poiché  è stato capito da molti che la conversione è più conveniente che acquistare un veicolo elettrico nuovo di zecca.

Anche  le imprese di recente stanno vedendo che la conversione di veicoli può rappresentare un'opportunità di un nuovo business redditizio. Alcuni ex lavoratori dell'Alfa Romeo hanno costituito nuove piccole e medie imprese nel 2011 per la conversione elettrica, officine di riparazione e autosaloni per la la vendita proponendosi sul mercato che già ha risposto positivamente.   Hanno ricevuto richieste di trasformazione di flotte anche da aziende di autotrasporti, imprese del gas e società elettriche. Una società di servizi sta ora valutando la possibilità di convertire le proprie auto a benzina, circa 1.000, in veicoli elettrici.

Anche il Comune di Firenze, da parte sua, vuole lodevolmente spingere l'attività di conversione che porta nuovi posti di lavoro nel presente ed ancor più nel futuro, contribuendo con incentivi  di 3.000 euro destinati a chi acquista un'auto trasformata in elettrica .

Questa è la notizia, maliziosetta. E' vera? Si  è vera ma anche no!

E' vera a patto che si modifichi nel seguente modo, sostituendo Italia con Giappone, Alfa Romeo con  Toyota Motor Corp., Comune di Firenze con  Prefettura di  Niigata e 3.000 euro con 300.000 yen.

Insomma il Giappone si muove nella direzione della conversione elettrica con l'appoggio del Governo locale mentre qui in Italia, a Firenze ci scontriamo con questa disattenzione istituzionale nonostante il fatto che esistano da tempo qui da noi in Toscana e in Italia aziende validissime in grado di praticare la conversione elettrica da un veicolo a benzina o diesel, auto, furgoni, bus, ma non dagli ultimi mesi ... da anni! e tante ancora potrebbero nascere.

Ulteriori commenti  ?

Perchè è una buona pratica la conversione elettrica.
1 - sottrazione / sostituzione - la conversione elettrica con kit di trasformazione (motore, batteria, ecc.) toglie dalla strada un veicolo inquinante e aggiunge, al suo posto, un veicolo ad emissioni locali zero,
2 - razionalizzazione dei consumi - non usufruendo della rottamazione si hanno benefici dal punto di vista economico, della razionalizzazione dei consumi energetici, una minor produzione di gas climalteranti. Considerando la vita di un'auto, la sua LCA (Life Cycle Assessment - Valutazione del Ciclo di Vita) diventa vantaggiosa tanto più a lungo venga garantito l'utilizzo nel tempo del mezzo, considerando anche le emissioni di CO2. Ciò significa che l'energia impiegata nella produzione di quel veicolo (telaio, carrozzeria ecc.) non viene gettata via insieme alla distruzione del motore termico ma viene reinvestita e conservata allungando la 'vita' con una semplice conversione. Nel caso in cui rimpiazzassi un veicolo tradizionale con un veicolo elettrico nuovo al 100% sprecherei una parte dell'energia impiegata per la produzione del veicolo distrutto e sarei costretto a consumare più energia per la produzione di un veicolo completamente nuovo. Operazione del tutto corretta ed auspicabile in generale poiché si tolgono dalle strade veicoli inquinanti e energivori, ma non sempre è obbligatorio procedere in tal senso. Infatti, è possibile rendere operativa l'alternativa data dalla conversione elettrica,
3 - risparmio economico - l'effettivo minor costo di un veicolo trasformato avendo ammortizzato nel tempo la parte da conservare,
4 - creare posti di lavoro - la trasformazione permette di avviare e generare nuovi posti di lavoro offrendo la possibilità di operare a officine piccole e medie, officine che oggi, al contrario, stanno perdendo personale o addirittura sono in procinto di chiudere (definitivamente) i cancelli,
5 - industrializzazione diffusa a livello nazionale - la realizzazione di kit di conversione permette di attivare un indotto notevole in settori industriali nei quali il nostro Paese è ben strutturato e forte, quale la produzione di motori elettrici, azionamenti elettronici, inverter, caricabatterie, componentistica ausiliaria di complemento,
6 - innovazione tecnologica - permette lo sviluppo e la crescita in un settore determinante per il nostro futuro quale è quello dell'innovazione tecnologica, perché, ricordiamolo ancora una volta, il futuro dei trasporti risiede nella produzione e uso di veicoli elettrici non la produzione di veicoli con motore termico dove la concorrenza diventa ogni giorno più spietata, in un mercato asfittico e antieconomico, dove il carburante sarà sempre più costoso e in calo produttivo,
7 - diversificare l'industria - l'Italia probabilmente non ha un futuro industriale automotive tradizionale dove non si investe, si delocalizza, si chiudono stabilimenti. Forze lavoro che non hanno un futuro. Aprire ad un mercato in espansione è assolutamente necessario, da farsi senza perdite di tempo ulteriori,
8 - concentrare gli aiuti economici e di sviluppo - se diamo contributi a pioggia per incentivare l'acquisto di veicoli elettrici nuovi non facciamo altro che stimolare l'industria di altri paesi, con denaro fresco che uscirà dal nostro Paese e che sarà investito per creare posti di lavoro negli stabilimenti produttivi esteri. Si aiuteranno i giapponesi, i francesi, i tedeschi, i cinesi a produrre a casa loro ed esportare qui da noi.


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3 commenti:

Gianni Comoretto ha detto...

Dimentichi un assioma fondamentale: occorre far crescer il PIL. Se converti un'auto in elettrica, spendi solo manodopera per la conversione e il kit motore/batterie. Se rottami completamente l'auto e ne comperi una elettrica, muovi un PIL almeno doppio.

Ma un attimo, il PIL in questione è estero, non esistono auto elettriche italiane. Allora se rottami l'auto, perfettamente funzionante, e compri un'auto/stufa endotermica, fai un PIL molto maggiore. E quindi pazienza per l'efficienza, l'ecologia, ecc.

ipredator ha detto...

quasi quasi ci avevo creduto...

Moscardino ha detto...

stavo già cercando dove convertire una vecchia Mini...
Che bello vivere in un paese dell'800!