Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 18 novembre 2010

Un quinto del CO2 emesso oggi si troverà nell'atmosfera anche fra mille anni

L' articolo online di Jessica Dacey di Swiss Info dal titolo Clima: «È necessario un cambio di rotta immediato» mi ha fatto ricordare che è oramai imminente l'apertura della conferenza di Cancún nella quale la riduzione delle emissioni di CO2. Questa sarà tra le priorità del vertice sul clima delle Nazioni Unite che si aprirà a fine novembre. Per contrastare il riscaldamento del globo è però indispensabile agire subito, avverte il ricercatore elvetico Fortunat Joos. Mentre i politici faticano a trovare un'intesa su come affrontare i cambiamenti climatici, il CO2 continua ad accumularsi nell'atmosfera, dove rimarrà per centinaia di anni, sottolinea Fortunat Joos, responsabile del Centro Oeschger all'Università di Berna, tra i principali istituti di ricerca sul clima. Secondo l'esperto, è urgente cambiare marcia e accelerare la lotta ai mutamenti climatici. Nel corso del vertice di Cancún (29 novembre - 10 dicembre) si discuterà delle misure per ridurre le emissioni dannose, del loro finanziamento e dell'eventuale prolungamento del protocollo di Kyoto ..... continua qui

Certamente è una priorità per tutti gli esperti e gli uomini politici del mondo ... eccetto che per i nostri che perdono il loro tempo e dissipano il futuro dei nostri figli per stare dietro a galleggiamenti irreali e fuori dal tempo invece di lavorare seriamente anche su questo fronte. Avete mai sentito un dibattito a livello 'politico' su questo argomento? ... sarò distratto io. 

Frattanto Clima: Oxfam, Ue rischia figuraccia per colpa dell'Italia. Ovvero: prima del vertice sul clima di Copenhagen, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annunciò un contributo italiano di 600 milioni di euro in tre anni. Risorse mai stanziate.  

.

2 commenti:

giambo ha detto...

A Silvio non interessa nè l'effetto serra nè il buco dell'ozono.
I buchi che interessano a lui sono ben altri...

Mario Vernari ha detto...

Installiamo impianti a biogas ed impariamo a consumare meno: uffa!...perchè sono inascoltato?
Costano poco e sono alla portata di tutti: praticamente chiunque potrebbe costruirsene uno.
Si potrebbe dire che hanno un tasso di inquinamento "negativo", perchè lasciando imputridire la materia organica all'aperto, si produce metano e CO2 che verrebbero invece recuperati per produrre energia. Le emissioni residue sono comunque inferiori a quelle che naturalmente verrebbero create. Di conseguenza c'è una riduzione sensibile dell'effetto serra.
Infine, la parte solida non più digeribile è comunque riutilizzabile come concime nell'agricoltura.
Creando numerose "piccole centrali" c'è anche meno bisogno di elettrificare le nostre città: acquisto di elettricità a "km-zero". Il rame costa sempre di più.
Chi ha già un'auto a metano potrebbe andare a far rifornimento in qualche fattoria, che potrebbe applicare dei prezzi interessanti (e non serve che cambi auto).
Ultima cosa, il costo specifico dell'energia è tra i più bassi in assoluto: poco dopo il nucleare di ultima generazione (il FV è il più costoso in assoluto).
Scusate, ma vedo due soli difetti in tutto ciò:
1) impedisce la creazione di monopoli che decidono come ed a chi distribuire l'energia;
2) l'odore...e vabbè: sempre meglio dello smog quasi inodore, ma con mille effetti collaterali.
NOTA: per gli scettici, tutte queste info le trovate facilmente nel web.
Saluti a tutti.