Risultato inaspettato al Parlamento europeo sulle emissioni di CO2 delle auto, sicuramente inatteso dall'industria del settore. Il 25 Settembre la Commissione ambiente ha ribaltato da cima a fondo il regolamento sulle emissioni prodotte dalle autovetture per riportarlo praticamente alla sua versione iniziale, più vicina agli ambientalisti e più' distante dai desideri della lobby delle quattro ruote. Solo il primo settembre scorso l'industria usciva vincitrice dal voto in Commissione Itre, industria, ricerca ed energia della stessa eurocamera, che imponeva una serie di modifiche a favore dei costruttori. Nella notte era saltato un compromesso tra il gruppo socialista e quello popolare, disegnato dal relatore del rapporto, l'eurodeputato del Pd Guido Sacconi, a brindare sono stati gli ambientalisti. ''Adesso non c'è' più tempo per le deroghe'', ha affermato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente. I verdi hanno parlato di ''spartiacque'' nella politica ambientale mentre per Greenpeace ''gli eurodeputati hanno resistito alle forti pressioni dell'industria''. Il giudizio dell'Acea, l'Associazione europea delle case automobilistiche, e' diametralmente opposto: ''La Commissione - ha affermato il segretario generale Ivan Hodac - ha mandato un segnale sbagliato, questa e' una cattiva notizia per l'Europa''. Il testo approvato oggi con 46 voti favorevoli (socialisti, verdi e comunisti) e 19 contrari (popolari, destra e parte dei liberaldemocratici tra cui Vittorio Prodi) riprende quasi per filo e per segno la proposta originaria presentata dalla Commissione Ue. Nel regolamento viene infatti ribadito l'obbligo di raggiungere nel 2012 un livello di emissioni pari a 130 grammi di CO2 al chilometro (Itre aveva concesso ai costruttori tre anni in più) e inserito un sistema di multe in caso di inadempienza (dai 20 euro al grammo fino ad arrivare ai 95 euro/grammo). Inoltre, la Commissione ambiente ha aggiunto l'obiettivo dei 95 grammi al km per il 2020.
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Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.
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