Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 20 ottobre 2008

Il trasporto su strada si conferma come la principale fonte di inquinamento atmosferico

In un rapporto europeo analizzati e messi a confronto i dati relativi al periodo 1990-2006 dai 27 stati dell'Unione Europea, con una particolare attenzione al settore dei trasporti su strada, che rimangono la sola principale fonte di ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO) e di composti organici volatili non metanici (NMVOCs), come benzene e etanolo e la seconda fonte in ordine di importanza di polveri sottili PM10 e PM2.5.

L’Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA) conferma i trasporti su strada sono la principale fonte di inquinamento dannoso per la salute. Il dato emerge dal Annual Emission Inventory della Comunità Europea presentato alla convention UNECE (United Nations Economic Commission for Europe) sul Long-Range Transboundary Air Pollution: un incontro che dal 1979, anno della sua nascita, costituisce un importante momento di indirizzo e informazione riguardo ai maggiori problemi ambientali della regione UNECE, ma anche una occasione di collaborazione scientifica e negoziazione politica.
Nel recente documento emesso dal LRTAP sono analizzati e messi a confronto i dati relativi al periodo 1990-2006 dai 27 stati dell'Unione Europea, con una particolare attenzione al settore dei trasporti su strada, che rimangono la sola principale fonte di ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO) e di composti organici volatili non metanici (NMVOCs), come benzene e etanolo e la seconda fonte in ordine di importanza di polveri sottili PM10 e PM2.5 dopo il riscaldamento nel settore residenziale. Se quest’ultima situazione è vera su base europea, non lo è in Italia, dove (nel 2006) le emissioni di PM10 da trasporto stradale sono state 46,8 giga grammi (Gg) [un Gg equivale ad un miliardo di grammi e cioè a mille tonnellate], mentre quelle dal riscaldamento residenziale 18,7. La maggior parte dei paesi europei ha ridotto le proprie emissioni in aria di sostanze inquinanti durante gli ultimi decenni. In ogni modo, altri studi dimostrano che l'inquinamento continua a minare la qualità dell'aria, specialmente nelle aree urbane. Il rapporto ARTAP identifica nel trasporto su strada, nelle industrie manifatturiere ed edili, nel settore residenziale e nell'agricoltura i principali fattori di inquinamento del nostro tempo. La qualità dell'aria è fondamentale per la salute: l'esposizione ad inquinanti può provocare danni a breve e lungo termine a persone di ogni età. Il rischio per la salute diventa inoltre particolarmente importante in persone con problemi di cuore o di respirazione.
La presenza di questi inquinanti, però, va a colpire anche gli ecosistemi naturali, può corrodere costruzioni e materiali, portare all'acidificazione di foreste e ecosistemi acquatici, eutrofizzazione del suolo e delle acque, minando alla limitata riserva di ossigeno di fiumi e laghi. I NOx sono tra i maggiori responsabili della formazione di ozono a bassa quota, che può provocare problemi anche seri alla respirazione e che danneggia le piante, diminuendo la loro efficienza nella fotosintesi, cioè il meccanismo con cui la CO2 viene catturata.

Fonte: arpat.toscana.it
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4 commenti:

Anonimo ha detto...

speriamo di vedere presto diffuse automobili in grado di raddoppiare, almeno, l'efficienza di d'impiego dell'energia primaria, dimezzare la CO2 ed eliminare completamente le polveri sottili dove si muovono (anche quelle di frizioni e freni...).

E queste sono automobili principalmente a trazione (e frenata) elettrica sulle quattro ruote, progettate ad hoc o riconversioni profonde di quelle circolanti.

zafassa ha detto...

cos'e' sto gigagrammo? un millesimo di Kg? non era piu' facile chiamarlo un grammo :-)?
giga di solito sta per 10^9, quindi a naso un gigagrammo sembrerebbero 1000 tonnellate...

Anonimo ha detto...

Ma perchè diffondete informazioni errate? Almeno leggetela con attenzione la documentazione che avete la pretesa supponente di recensire...
L'unità di misura Gg non equivale ad un millesimo di Kg (sic!), come erroneamente riportato, ma ad 1 miliardo di grammi (come del resto tutti i prefissi Giga che precedono qualsiasi unità di misura, a cominciare dai bytes...), o meglio 1000 Tons, nella fattispecie di CO2 equivalente!
http://dataservice.eea.europa.eu/PivotApp/pivot.aspx?pivotid=469

Massimo J. De Carlo ha detto...

Si in effetti deve esserci stato un errore di copia/incolla dal documento che nella versione originale era corretto. Tutto qui. Grazie, correggiamo