Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 29 ottobre 2008

Nucleare: il piano del governo su atomo non ha senso

Emma Bonino, vicepresidente del Senato e componente della Commissione Ambiente, ha parlato del programma nucleare del governo, a margine della sua partecipazione al seminario in corso alla sede del Partito radicale a Roma su ''Territorio, ambiente, democrazia''. Secondo Bonino lo stesso obiettivo per il 2020 del 4,5% del fabbisogno energetico nazionale ''sarebbe più facilmente ottenibile con efficienza energetica ed energie alternative''. In generale, il nucleare ''non e' una tecnologia come tutte le altre - ha aggiunto la leader radicale - perché le scorie non sappiamo dove metterle e la proliferazione e' un problema''. Il rischio poi è che, considerando l'atomo la soluzione ai problemi energetici, non si punti su altre strade. ''La mia preoccupazione - ha detto Bonino - non è tanto che facciano il nucleare - perché 30 miliardi di euro da privati non so dove li vadano a trovare, lo dimostra il caso Alitalia - ma che propagandando la soluzione 'miracolistica' del nucleare'' come una sorta di panacea per i problemi energetici, ''in realtà si perdano altri 5 o anche 8 anni di cose da fare''.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono preoccupato. Il Governo Prodi è stato quello che ha dato una robusta sterzata nel campo del risparmio energetico ed al ricorso di fonti di energia rinnovabili. Leggetevi la leggi finanziarie, 296/2006 e la 244/2007 : leggi come queste, con questo governo, non le vedremo più. Scordatevelo. Carbone e nucleare saranno le priorità di questo governo. Con gravissimo dispendio di risorse pubbliche e di impatto socio - ambientale. Dovremmo varare un nuovo piano New Deal basato sullo sviluppo socio - ambientale che ci permetta un brusco sganciamento dal petrolio ed il ritorno ad una economia basata sullo sviluppo e preservazione delle risorse locali.
Basta alle guerre per il petrolio, per il metano, per l'uranio. Dobbiamo imparare a lavorare il nostro orto e non depredare l'orto del vicino. Sviluppare tutto ciò che è locale, cibo, acqua, energia, ricerca. Perchè ho scritto ricerca ? Perchè non conviene produrre più nulla in Italia. Lo so. Non l'avrei dovuto dire. Ma l'industria manufatturiera a basso contenuto tecnologico meglio impiantarla nei paesi ad alto tasso di emigrazione.
Penso quale potrebbe essere l'impatto di industrie manufatturiere impiantate in Africa, in Eritrea, in Somalia, in Etiopia. Si bloccherebbe sul nascere ogni volontà di emigrazione da parte di quella disperata umanità che affolla giornalmente malandate imbarcazioni dirette alle coste del sud Europa, Spagna, Francia, Italia. Industrie che potrebbero essere alimentate da energia elettrica prodotta localmente dal solare termodinamico o da immensi potenziali idroelettrici rapprensentato, ad esempio, dalla depressione della Dancalia, a meno 115 metri sotto il Mar Rosso. Insieme allo sviluppo idroelettrico possiamo vedere ristabilire equilibri ambientali compromessi durante il periodo coloniale con la creazione di bacini di acqua che si presta per essere potabilizzata e sfruttata per lo sviluppo di un'agricoltura locale. Come vedete non si tratta di cose visionarie : basterebbe agire localmente per risolvere problematiche planetarie. Ma con questo Governo non risciremmo nemmeno a risolvere la riparazione del tetto di un condominio. Figuriamoci una seria politica energetica nazionale.

Anonimo ha detto...

ma....in questa nottata buia e tempestosa...mi sono chiesto se fosse possibile catturare l energia dai fulmini?
Niente è impossibile.....Che siano la vera svolta?