Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 28 ottobre 2008

Ambiente: un business da boom industriale e nuovi posti di lavoro

In un recente articolo Alessandro Farruggia (Quotidiano) mette in evidenza il fatto che le tecnologie legate all'ambiente non sono un peso e costi per l'economia ma anzi portano vantaggi enormi in termini di profitti e posti di lavoro. Il nostro paese se non comprende questo semplice messaggio sarà relegato ad essere un vagone ingombrante e pesante trainato da locomotive più agili e brillanti, nonché ricche. I nostri governanti sono 'vecchi' come età e come mentalità ancora legati a vetuste logiche industriali destinate a scomparire insieme al loro vecchio prodotto lordo. A noi toccheranno decenni di impoverimento progressivo, lifting di un presunto Made in Italy... di propaganda.

...Ma come propellente c’è pure l’interessata convinzione di molti governi — in primis di quelli tedesco, inglese, spagnolo e danese — che la scommessa ambientale produce innovazione tecnologica e crea la nuova filiera industriale delle rinnovabili. Nella quale loro hanno creduto da tempo, tanto che ora sono leader e promuovono il mercato con normative sempre più verdi, mentre noi arranchiamo.
In Germania, grazie allo sviluppo della tecnologia eolica, gli occupati sono circa 80.000, di cui 28.000 direttamente impiegati nel comparto industriale. In Spagna, sono stati creati 35.000 posti di lavoro. In Danimarca gli addetti all’eolico sono 21.600. Per questo solo settore — secondo l’Ewea, l’associazione dell’industria eolica europea — sono previsti 368.000 posti di lavoro entro il 2020, in aggiunta ai 150.000 attuali.
In grande espansione c’è anche il solare fotovoltaico, che secondo Epia, l’Associazione dei produttori solari europei, punta a soddisfare ben il 12% della domanda elettrica nel 2020. Del resto tra il 2006 e il 2007, grazie all’installazione di pannelli per 1541 Mw, ha visto crescere i posti di lavoro in Europa da 40 a 70 mila, 40 mila dei quali in Germania, dove grazie ai forti e stabili incentivi governativi ci sono più di 80 produttori di componenti e sistemi fotovoltaici e il fatturato è cresciuto in un anno da 4.45 miliardi di euro a 5,46 miliardi di euro.


Qui l'articolo completo.

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