Secondo la soluzione proposta dalla Better Place di Palo Alto (California), il progetto automobilistico nato insieme alla 2009 Renault che metterà a disposizione alcune centinaia di prototipi e saranno aperte le prime stazioni di cambio batterie in Israele. Un gestore specializzato installerà migliaia di prese elettriche in abitazioni, garage, parcheggi. Ma anche centinaia di stazioni di servizio non presidiate dove gli automobilisti potranno cambiare, in pochi minuti, la batteria che si sta esaurendo per sostituirla con una nuova. La crescita sarà graduale, ma già nel 2011 copriranno quasi tutto il territorio. I soldi non mancano. Agassi ha raccolto attorno alla sua iniziativa circa 200 milioni di dollari da diversi partner finanziari, tra cui il principale gruppo privato israeliano (Ofer). Il sistema sta trovando partner anche in Danimarca: in marzo Dong Energy ha siglato un accordo con Best Energy per avviare una rete di ricarica che utilizzerà i surplus prodotti dalle centrali eoliche del Paese e non assorbiti nelle ore di basso consumo. Anche Copenghagen dovrebbe sostenere l'iniziativa riducendo drasticamente per le auto elettriche l'esosa tassazione (180%) sulle immatricolazioni. Renault sta mettendo a punto le vetture di derivazione Laguna e Mégane. I primi 50 esemplari saranno pronti a fine anno. Le batterie (a ioni di litio) saranno prodotte in joint venture da Nissan e Nec e avranno un'autonomia di 100/120 km.
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