Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


domenica 5 ottobre 2008

La lobby nucleare continua il lavaggio del cervello, manipolando i risultati di un sondaggio

Al meeting nazionale di Confesercenti, in programma oggi e domani a San Martino in Campo di Perugia, in Umbria, si gioca coi numeri e si nasconde che la maggioranza degli italiani non vuole le centrali
Il 53% degli italiani è contrario ad avere centrali nucleari in Italia. Questo risultato del sondaggio, presentato stamani da Renato Mannheimer in apertura della prima giornata del meeting nazionale di Confesercenti, in programma oggi e domani a San Martino in Campo (Perugia), corrisponde a quanto, con un referendum, i cittadini italiani avevano deciso.
Nulla di nuovo quindi, se non che questo dato del sondaggio è stato volutamente nascosto da chi evidentemente lavora per la lobby nucleare.
E’ stato messo in evidenza invece che il restante e minoritario 47% è favorevole al nucleare anche sul territorio italiano e che il 62% degli italiani è favorevole alla produzione di energia nucleare, meglio se all'estero.
Nel rapporto, stilato sulla base di un campione di 4.000 persone, si sottolinea che la percentuale degli italiani favorevole al nucleare dal 2005 è salita di otto punti, ma non si evidenzia che quelli che lo vogliono in Italia sono ancora una minoranza, come sono una minoranza (46%) coloro che sono favorevoli alla costruzione, nella propria zona di residenza, di un inceneritore o di un termovalorizzatore.
Scarsa considerazione è stata data anche al fatto che il 50% degli intervistati considera la riduzione dei consumi energetici tema prioritario da affrontare nell'immediato. E ben il 75% riconosce che ogni persona può contribuire ad evitare sprechi di energia.
Una sottovalutazione dei convincimenti delle persone tanto più grave quanto è stato dimostrato che migliorare l’efficienza delle apparecchiature elettriche italiani equivarrebbe alla costruzione di circa sette centrali nucleari e non ci sarebbe da trovare dove mettere le scorie radioattive, quelle vecchie di decenni che ci trasciniamo dietro e quelle nuove.
Problema, quello delle scorie, rilevantissimo e che gli autori del sondaggio si sono ben guardati dal sottoporre al giudizio della gente.

Fonte: iltamtam.it

.

Nessun commento: