Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 30 aprile 2007

Monteverdi Marittimo vota per l'eolico

89 % di sì al progetto di Parco Eolico nel Comune di Monteverdi Marittimo. 73,4 la percentuale dei votanti. Sono i numeri del referendum consultivo svoltosi ieri nel piccolo Comune della Val di Cecina. "È un risultato straordinario, un plebiscito, – dichiara Piero Baronti, Presidente di Legambiente Toscana – una vittoria schiacciante ottenuta a fronte di una forte partecipazione al voto. Gli elettori di Monteverdi Marittimo hanno dimostrato maturità nell'’accettare sul proprio territorio il Parco Eolico. La gente è ben consapevole del pericolo costituito dai cambiamenti climatici e sceglie la strada delle energie rinnovabili. Era accaduta la stessa cosa un mese fa a Montescudaio dove, con il 55% di partecipanti al voto, il 68% aveva votato per l’eolico. Quello di Monteverdi Marittimo è un risultato che fa giustizia delle polemiche contro l’eolico messe in atto ripeutamente da vari comitati e da alcune associazioni ambientaliste" conclude Piero Baronti. (hic)


Il comune di Monteverdi Marittimo si estende per una superficie di poco meno di 100 kmq su di un territorio in larga parte collinare compreso tra l'alta valle del fume Sterza e quella del Cornia, proprio alle spalle della prima serie di alture che corre parallela al litorale tirrenico e a ridosso degli aspri contrafforti del versante sud-occidentale delle Colline Metallifere in provincia di Pisa. La vocazione paesaggistica e scenografica della zona è segnata da una natura montuosa estremamente accidentata che, accompagnata dalla fitta successione offerta dalle quinte collinari e modellata nei due ampi anfiteatri naturali formati dai bacini dei fiumi Sterza e Massera, digradando e discendendo progressivamente verso la piana, offre lunghissimi campi visivi per uno spettacolo suggestivo e affascinante. Un territorio dove la scarsa incidenza delle attività antropiche, unita alla presenza diffusa di boschi di leccio e di sughero, di selve di castagno e della macchia mediterranea, accanto a quella rinfrescante dei numerosi corsi d'acqua e delle fonti, ha permesso di conservare un quadro ambientale intatto e di grande qualità capace quindi di mantenere sul posto, nel loro habitat naturale, gli esemplari e le specie, sempre più rari, della flora e della fauna tipiche della fascia costiera tirrenica.
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