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sabato 21 gennaio 2012

Quelle incongruenze sul biocarburante

Le storie che circolano sui biocarburanti sono molte. Sono utili? Sono compatibili con la salvaguardia dell'ambiente? Sono economicamente sostenibili

Ma soprattutto sono o no insensati?

Qualcuno si chiedere che genere di domanda ci poniamo. Come sarebbe a dire?  Come è possibile attribuire un connotato di sia pur basso livello raziocinante ad un prodotto inanimato, quindi incapace di pensare? Giusta osservazione. Allora assegniamo a qualche essere umano l'aggettivo che gli compete essendo lui o loro in possesso di una  mente pensante capace di produrre una legge sull'introduzione del biocarburante nei trasporti.
Basta leggere l'articolo comparso su The New York Times del 9 Gennaio di quest'anno per capire immediatamente a cosa mi riferisco:  A Fine for Not Using a Biofuel That Doesn’t Exist, una multa per non avere usato un biocarburante che non esiste.

Una multa per non avere usato un biocarburante che non esiste.   

Una multa di 6,8 milioni di dollari. Il fatto descritto è emblematico di come l'uomo sia capace di avvitarsi su se stesso fino a perdere l'equilibrio e cadere goffamente per terra generando educate risatine degli astanti. Le compagnie che forniscono carburante negli US dovranno chiudere i libri contabili del 2011 con questo balzello di circa $ 6,8 milioni che il Tesoro ha comminato loro per non essere riuscite a miscelare uno speciale tipo di biocarburante nella loro benzina e gasolio diesel come richiesto dalla legge. Ma nessuno era in grado di fornirlo al di fuori di  una manciata di laboratori e nei workshop e a tutti gli effetti era come se  l'ingrediente, o meglio, i biocarburanti cellulosici, non esistessero affatto.

"Si smentisce la logica!" ha affermato Charles T. Drevna, il presidente della National Petrochemicals and Refiners Association. Se le cose stanno in questi termini, come non dargli torto? Si prevedono tempi duri anche per il 2012, di nuovo multe all'orizzonte. 

Sarebbe il momento per un ripensamento totale riguardo il biocarburante e a nostro avviso sarebbe salutare (nel senso di benessere fisico e spirituale)  salutare (ciao ciao!) una (falsa) soluzione per ovviare alla progressiva carenza di combustibili fossili.

Il comunicato stampa della NPRA: 
NPRA Calls on EPA to Reconsider Cellulosic Biofuel Volumes
WASHINGTON – The National Petrochemical & Refiners Association, American Petroleum Institute and Western States Petroleum Association jointly filed a petition today requesting that the Environmental Protection Agency waive the 2011 cellulosic biofuel volume mandate in its entirety, because it appears no cellulosic biofuel was actually produced last year.
The petition notes that EPA’s monthly summary of available volumes of cellulosic biofuels shows that no cellulosic biofuel was produced in the United States from July 2010 through October 2011.
The volume of cellulosic biofuels that EPA required refiners to use in 2011 was 6 million gallons. NPRA and API sent a petition to EPA in February 2011 to reconsider that mandate, but EPA has not yet announced a final decision on the petition.
“Refiners are being ordered to do the impossible – use large volumes of cellulosic biofuels even though none have been being produced,” said NPRA President Charles T. Drevna. “Because they can’t use something that doesn’t exist, refiners are being told to pay $6.8 million to EPA. We don’t even know how the proceeds of this hidden de facto gasoline tax will be used. This mandate is excessive and harmful to consumers and will undoubtedly raise energy costs and could have a negative impact on fuel supplies. The time has come for EPA to approach this issue rationally and use good judgment when making a decision.”
Although the EPA must act on the petition within 90 days, NPRA requests the agency make a more expeditious decision based on NPRA’s prior requests for adjusted cellulosic biofuel targets.
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