Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 26 luglio 2010

TPL dopo i tagli alle regioni, ma come?

In una intervista a la Repubblica, nella sezione dedicata alla città di Firenze, il presidente dell'Ataf, azienda di trasporti pubblici, Filippo Bonaccorsi ha focalizzato i problemi sorti di recente a causa dei tagli che la manovra del Governo ha inferto agli enti locali. Questi tagli procureranno minori afflussi di risorse economiche destinate dalle regioni le quali non saranno in grado di ritrasferirli ai trasporti pubblici locali delle varie città.

L'azienda ha 1.412 dipendenti di cui solo 990 autisti. Bonaccorsi ha calcolato che 180 autisti sono di troppo per ogni 10% di finanziamenti tagliati.

I dirigenti, aggiunge, guadagnano il 15% in più di quelli delle altre aziende, lui guadagna 112.000 euro l'anno, un dirigente anche 150.000. Detto ciò dichiara che non se la sente assolutamente di buttare fuori un autista che guadagna poco più di mille euro al mese. Inoltre sui piazzali di manovra ci sono 30 addetti invece dei 15 necessari.
Aggiunge prima di ridimensionare i TPL bisognerebbe pensare a tagliare quei treni che sono doppioni inutili ( treni non utilizzati come l'Empoli-Porta al Prato) piuttosto che bus quando si parla di sforzo per trasferire il trasporto dalle strade ai binari. Precisa poi che il bus costa cinque volte meno del treno, sarebbe un risparmio per la comunità. Alla domanda se alcuni treni sono inutili, i bus come sono ora strutturati sono tutti efficaci, risponde di no. Per esempio il servizio notturno. Come è ora, con i bus grandi, il servizio non funziona. I bus sono vuoti e non ci si venga a raccontare che è perché non sono sufficientemente frequenti, la tramvia fino a mezzanotte passa ogni 18 minuti, è vuota anche quella. Manca in Italia la cultura dell'uso del mezzo pubblico la notte. Andrebbe piuttosto garantito chi lavora fino alle due di notte, anche con convenzioni tra Ataf - taxi - amministrazione, come si fa in alcune città estere".
Un'altra verifica da fare con la Regione sarà come non ridurre i servizi ai cittadini pur potendo spendere meno con la possibilità di far continuare il servizio come urbano ai pullman extraurbani dopo che siano entrai in città. L'altro grande cambiamento è chiedere che il corrispettivo stabilito dal contratto di servizio dell'azienda trasporti con la Provincia venga pagato non più a chilometro ma a tempo. I costi di Ataf sono a tempo, gli autisti si pagano per le ore di guida e la velocità commerciale non corrisponde ai chilometri fatti. Perdere tempo nel traffico costa. Se si pagasse a tempo le amministrazioni farebbero di più per evitarlo. A Prato lo si è sperimentato felicemente per cinque anni nella passata amministrazione. Si sono ottenuti dieci chilometri in più di corsie. IL presidente ne ha chiesti sette, non ha ancora visto niente".

Leggere anche:

- TPL. L'esperienza non inganna

- Parliamoci chiaro: addio trasporti pubblici economicamente sostenibili (dai più)

- Tram su gomma, tram su ferro, filobus

- Il tram e il filobus

Intanto negli USA si buttano sulla modernizzazione dei sistemi di trasporto pubblico che costerà 77,7 miliardi di dollari. Il suo mantenimento richiederà una media di circa 14,4 miliardi di dollari all'anno. Fino a ora gran parte dei fondi è stato indirizzato al trasporto su rotaia, ma il 40% dei bus risulta in cattive condizioni.

Mentre in Italia dal 1° gennaio 2011 i servizi di trasporto pubblico locale saranno obbligatoriamente assegnati attraverso gare pubbliche. Con il via libera del Consiglio dei Ministri al regolamento attuativo, prende definitivamente piede la riforma dei servizi pubblici locali.
Con la fine del 2010 -prevede il regolamento- terminano le gestioni affidate direttamente senza gara, mentre, entro il 2011, decadranno le gestioni "in house" (a totale capitale pubblico) e quelle delle spa miste se non avranno aperto il loro capitale per almeno nel 40% a un socio privato. Il regolamento descrive nel dettaglio le modalità di gara e stabilisce l'incompatibilità tra amministratori e consiglieri cda delle società.

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