Oltre 239 milioni di beni della Kuwait Petrolium Italia spa sono stati posti sotto sequestro su ordine della magistratura napoletana, nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Dda partenopea su un presunto traffico illecito di rifiuti. Nell'indagine è indagato l'a.d. della società Alessandro Gilotti. ... La procura contesta di avere svolto "in maniera organizzata e continuativa" dal dicembre 2010 lo stoccaggio di ingenti volumi di rifiuti pericolosi (acque oleose) all'interno di serbatoi nel deposito fiscale Kuwait di Napoli, nonché lo smaltimento illecito attraverso lo sversamento nell'impianto di depurazione Wwt del deposto fiscale di Napoli, per non sostenere le spese per il corretto smaltimento, con un vantaggio economico pari alla somma sequestrata per equivalente.
Già nel novembre 2013 le indagini avevano portato al sequestro di attrezzature aziendali. Intercettazioni telefoniche e mail estrapolate dai computer hanno consentito, secondo i pm, di risalire a un accordo tra i responsabili del deposito di Napoli e i vertici dalla società per l'illecito smaltimento dei rifiuti, in modo da non affrontare gli oneri economici dello smaltimento secondo la normativa.
L'articolo completo è qui.
Già nel novembre 2013 le indagini avevano portato al sequestro di attrezzature aziendali. Intercettazioni telefoniche e mail estrapolate dai computer hanno consentito, secondo i pm, di risalire a un accordo tra i responsabili del deposito di Napoli e i vertici dalla società per l'illecito smaltimento dei rifiuti, in modo da non affrontare gli oneri economici dello smaltimento secondo la normativa.
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