Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 19 marzo 2014

Mobilità elettrica da subito, suggerimenti per il futuro sindaco di Firenze

Molto probabilmente anche oggi, come nei giorni precedenti, saranno segnalati 'sforamenti' nei limiti d'inquinamento atmosferico presso qualche centralina di rilevamento per quanto riguarda le PM10 (polveri sottili inferiori ai dieci micron) a Firenze. Se qualche anno fa o qualche settimana fa potevamo dare colpa dell'inquinamento alle fonti di riscaldamento, oggi per la stagione più tiepida e la non necessità di scaldare le proprie abitazioni e i luoghi di lavoro, possiamo affermare che l'inquinamento è causato in gran parte dal traffico cittadino, causato dai mezzi inquinanti come auto, furgoni, autobus e scooter che con i loro motori endotermici, anche se sempre più sofisticati e in teoria, ma solo in teoria, meno inquinanti, continuano a riversare giornalmente tonnellate di CO2 e polveri malefiche che riducono le aspettative di vita abbassando la qualità delle vita di milioni di persone. Il traffico e la congestione rendono inefficienti i motori termici e per questo inadatti ad essere utilizzati in ambito urbano. C'è chi dice che non vi è soluzione, non ci sono alternative in una città moderna che ha bisogno di trasporti pubblici locali e rifornimenti di derrate alimentari e vari beni di consumo ed una mobilità privata. Non è così. Le soluzioni ci sono e i gli stessi mezzi che adesso hanno un motore termico potrebbero essere tutti alimentati da motori elettrici ad emissioni zero. C'è chi obietterà che, a parte alcune auto elettriche pure, non esiste niente di equivalente o se esiste ha costi estremamente alti, inarrivabili. Bisogna intendersi. Non limitiamoci ad una analisi superficiale dei costi. Consideriamo tutti i benefici che esistono e sono sia economici diretti che indiretti (salute usura, deterioramento dei monumenti e degli altri manufatti). Un veicolo elettrico per i trasporti urbani costa più di un pari bus termico ma se andiamo a conteggiare quanto costa negli anni, quanto si risparmia in carburante e in manutenzione, ci rendiamo conto che esso si ripaga piuttosto rapidamente anche inserendo nel conteggio la sostituzione delle batterie al litio. Il costo più importante è rappresentato dalle batterie al litio, ma questi costi potrebbero essere abbattuti considerevolmente con piccoli accorgimenti strutturali, tecnologici e d'impiego razionale.



Con questa premessa vogliamo dare dei suggerimenti all'attuale Vicesindaco Nardella e tutti coloro che si candidano a diventare sindaco di Firenze per subentrare a Matteo Renzi nel frattempo diventato primo Ministro. Per far ritornare Firenze la capitale dei veicoli elettrici come lo è stata dal 1997 con l'ex Sindaco Prof. Primicerio fino a poco tempo fa, con le 104 colonnine di ricarica stradali, gratuite, e qualche migliaio di veicoli elettrici acquistati dai fiorentini tra le 2 e 4 ruote, ci vuole solo buona volontà e un cambio di paradigma facile facile.

Partiamo dal considerare quei bus a due piani che circolano in tutte le più importanti città. Anche a Firenze sono diventati pressoché inutili, così come sono stati forzatamente relegati a girare fuori del centro storico dall'Amministrazione fiorentina, sovente oggetto di proteste da parte dei vari comitati cittadini. Cittadini stanchi e stufi di vederseli passare sotto casa nelle strade strette, intasate, come villette di due piani a ruote oltretutto fumanti gas di scarico nocivi.
La soluzione c'è, con i bus turistici più piccoli, leggeri e agili e soprattutto elettrici, quindi a emissioni zero. Essi sono una soluzione accettabile, nonostante il costo più alto, anche per gli operatori del settore, prova ne sia il fatto che alla gara di Roma per l'assegnazione delle linee turistiche hanno partecipato e vinto sei sei operatori che si sono proposti con i loro bus turistici da 8,5 metri eliminando quelli da 12 metri a gasolio.


Questa è un'operazione che si può attuare da subito anche a Firenze ed è a costi zero per l'Amministrazione ed è conveniente per gli operatori turistici che risparmiano enormemente nel carburante ed è vantaggiosa per la salute dei fiorentini essendo questi mezzi a zero emissioni locali ed anche silenziosi.

Lo stesso discorso si può applicare da subito anche per il trasporto merci in città. I furgoni elettrici sono la soluzione ideale per gli operatori (a costi zero per l'amministrazione) anche non ricorrendo (o rincorrendo) soluzioni inapplicabili come il progetto transit point vagheggiato da un decennio e mai realizzato.  Esistono più soluzioni per il trasporto merci, con furgoni più capienti come i 35 quintali (e oltre) e più piccoli e leggeri per tutte le esigenze.

 

E' possibile utilizzare anche veicoli a tre ruote con la propulsione data da un piccolo motore come una bici a pedalata assistita.


Per coloro che hanno necessità di percorrere parecchie centinaia di chilometri esiste la possibilità di trasformare il loro furgone lasciando invariata la struttura termica originaria aggiungendo semplicemente un power train elettrico facendolo diventare  così un vero e proprio furgone bimodale, funzionando a scelta col motore tradizionale o elettrico. Questa modifica, costituita da una semplice aggiunta di un motore elettrico di potenza adeguata, permette di percorrere una cinquantina di chilometri in modalità elettrica con un piccolo battery pack al litio, a velocità 'urbana', rendendo il mezzo del tutto funzionale ad un servizio puntuale ed efficace ad emissione zero in ambito cittadino, silenzioso.


Un altro utile campo di impiego dei veicoli elettrici, da subito, è quello delle 'navette' elettriche o noleggio con conducente.


Un'altra realtà è costituita da minibus o bus elettrici, completamente elettrici, fino a 55 posti passeggeri.


Stesso discorso vale per gli scuolabus sia nella versione elettrica che bimodale.


Insomma, le soluzioni ci sono, le tecnologie ci sono, manca la volontà politica nel realizzare una mobilità capace di offrire una serie di vantaggi immediati sia dal punto di vista della salute sia dal punto di vista economico per le aziende pubbliche e private che facessero uso di tali veicoli elettrici.  

Il candidato sindaco e quindi il nuovo sindaco di Firenze farebbe cosa utile nel prendere in considerazioni questi nostri suggerimenti e mettere già da subito nero su bianco un programma con cambiamento di paradigma vantaggioso ed economicamente sostenibile e rispettoso della salute umana e sopratutto vincente.




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2 commenti:

stefano ha detto...

per come l'affaire elettrico era partito, vent'anni fa a Firenze, direi che è finita maluccio..
non mi capita di vedere più nulla di elettrico, tranne qualche raro furgoncino piaggio in ricarica..o qualche vetturetta in centro.
credo che Firenze (e l'Italia) rischi seriamente di sperimentare, nei prossimi anni, un rimbalzo di tecnologie..
si proseguirà a vedere roba endotermica tormentare i polmoni e le orecchie dei cittadini, quando non sarà solo tecnologia ampiamente superata (lo è già in realtà..) ma anche ampiamente sconveniente per le tasche..
un saluto

Massimo J. De Carlo ha detto...

Adesso ci sono le solite promesse 'elettriche' dei canditati sindaci. Vedremo nei prossimi anni come verranno disattese.