Gongolano gli 'amici giurati' dell'auto elettrica, come si evince leggendo l'articolo di un quotidiano a larga diffusione uscito ieri anche 'online'. Riassunto brevemente ? Basta leggere il titolo: "Auto elettrica: la Cina non produrrà più le batterie, inquinano troppo". L'inquinamento in Cina sappiamo quale sia, terribile, orribile e assassino.
Il Governo locale ha deciso di intervenire per diminuire l'inquinamento atmosferico dell'ambiente nel suo complesso rimodulando alcuni comportamenti nazionali ma senza incidere troppo sensibilmente, negativamente, sul suo sviluppo, anzi incrementando lo crescita di alcuni settori incardinati nella produzione industriale sostenibile.
Una delle varie strategie, annunciata da lungo tempo è quello di introdurre veicoli elettrici, con incentivi e favorendone l'uso il più velocemente possibile. Se è così (ed è così, basta leggere i numerosi post di questo blog), ciò che si racconta nell'articolo va contro questa tendenza.
Come stanno veramente le cose?
L'articolo riprende un altro articolo di due giorni prima (25 Marzo) pubblicato su un sito dedicato alle green cars che a sua volta riprendeva la notizia da Bloomberg (una multinazionale nel settore dei mass media con sede a New York e filiali in tutto il mondo) del 14 Marzo. Tutto il discorso si incentra sulla grafite, materiale importante per la realizzazione delle batterie, ma non solo, la ritroviamo nei crogioli utilizzati per contenere il metallo fuso, usata in siderurgia per lubrificare gli stampi utilizzati per l'estrusione a caldo di acciaio, nelle guarnizioni dei freni e ganasce, nelle matite per disegnare, ecc..
L'estrazione della grafite inquina, non più dell'estrazione di altri elementi scavati dalla terra, ma soprattutto inquina la lavorazione e la 'raffinazione' della grafite dovendo ricorrere all'uso di acido cloridrico che, se disperso nell'ambiente, entra nelle falde acquifere con i danni che ci possiamo immaginare.
Quindi secondo l'articolo italiano si chiudono le miniere di grafite. La realtà è ben diversa. In verità il Governo ha deciso di controllare con più attenzione, da vicino, le aziende estrattive e le aziende della lavorazione della grafite, per verificare quali rispondono alle normative e quali no. Insomma, qualcosa di simile a ciò che fu fatto per l'industria estrattiva e lavorazione delle terre rare. Ecco qui il nostro post sull'argomento: "I pirati delle miniere delle terre rare". Le chiusure delle miniere di grafite a Pingdu, nella provincia di Shandong, sono continuate per il terzo mese consecutivo per il persistere del governo con le sue ispezioni ai produttori della zona. Vi risulta che abbiano chiuso tutte le miniere di terre rare? No, quindi non chiuderanno solo quelle miniere di grafite che sono al di fuori delle regole.
Si rincuorino gli amici che amano le auto elettriche e si rammarichino coloro che non le amano. In conclusione un po' di 'pulizia' fa bene a tutti, all'ambiente e alla produzione.
Il Governo locale ha deciso di intervenire per diminuire l'inquinamento atmosferico dell'ambiente nel suo complesso rimodulando alcuni comportamenti nazionali ma senza incidere troppo sensibilmente, negativamente, sul suo sviluppo, anzi incrementando lo crescita di alcuni settori incardinati nella produzione industriale sostenibile.
Una delle varie strategie, annunciata da lungo tempo è quello di introdurre veicoli elettrici, con incentivi e favorendone l'uso il più velocemente possibile. Se è così (ed è così, basta leggere i numerosi post di questo blog), ciò che si racconta nell'articolo va contro questa tendenza.
Come stanno veramente le cose?
L'articolo riprende un altro articolo di due giorni prima (25 Marzo) pubblicato su un sito dedicato alle green cars che a sua volta riprendeva la notizia da Bloomberg (una multinazionale nel settore dei mass media con sede a New York e filiali in tutto il mondo) del 14 Marzo. Tutto il discorso si incentra sulla grafite, materiale importante per la realizzazione delle batterie, ma non solo, la ritroviamo nei crogioli utilizzati per contenere il metallo fuso, usata in siderurgia per lubrificare gli stampi utilizzati per l'estrusione a caldo di acciaio, nelle guarnizioni dei freni e ganasce, nelle matite per disegnare, ecc..
L'estrazione della grafite inquina, non più dell'estrazione di altri elementi scavati dalla terra, ma soprattutto inquina la lavorazione e la 'raffinazione' della grafite dovendo ricorrere all'uso di acido cloridrico che, se disperso nell'ambiente, entra nelle falde acquifere con i danni che ci possiamo immaginare.
Quindi secondo l'articolo italiano si chiudono le miniere di grafite. La realtà è ben diversa. In verità il Governo ha deciso di controllare con più attenzione, da vicino, le aziende estrattive e le aziende della lavorazione della grafite, per verificare quali rispondono alle normative e quali no. Insomma, qualcosa di simile a ciò che fu fatto per l'industria estrattiva e lavorazione delle terre rare. Ecco qui il nostro post sull'argomento: "I pirati delle miniere delle terre rare". Le chiusure delle miniere di grafite a Pingdu, nella provincia di Shandong, sono continuate per il terzo mese consecutivo per il persistere del governo con le sue ispezioni ai produttori della zona. Vi risulta che abbiano chiuso tutte le miniere di terre rare? No, quindi non chiuderanno solo quelle miniere di grafite che sono al di fuori delle regole.
Si rincuorino gli amici che amano le auto elettriche e si rammarichino coloro che non le amano. In conclusione un po' di 'pulizia' fa bene a tutti, all'ambiente e alla produzione.
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