Gli ultimi dati resi disponibili dal Ministero dello Sviluppo Economico nel proprio sito sono quelli relativi al mese di Maggio.
Come era calato il consumo di energia elettrica (- 4,1%), petrolio (- 9,6%) e carburanti da trazione
(- 9%)
così è diminuito il consumo di gas, 4.265 milioni di metri cubi, un buon 10 % in meno rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Sostanzialmente è il peggior dato degli ultimi 7 anni pressappoco equivalente a quello del 2009 (4.270 Gm3) così come evidenziato con il nostro grafico.
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I consumi registrati confermano una grave minaccia per il nostro futuro. Consumo di gas, petrolio, energia elettrica vuol dire produzione di beni e strumenti e sviluppo che non ci sono.
Conosciamo oramai anche i consumi di Giugno del petrolio (-8,4%), dei carburanti (-7,7 %) e dell'energia elettrica (-0.8%) costantemente in declino.
I sacrifici che siamo facendo e/o subendo con i tagli e le tasse, la disoccupazione e l'emarginazione dei più deboli, alla luce di questi dati, è la dimostrazione che siamo solo all'inizio di una serie di penitenze ben più pesanti a cui dovremo sottostare. Come gli alpinisti in una cordata siamo legati gli uni agli altri. La parete che ci sostiene è d costituita da materiale friabile, che può sgretolarsi (definitivamente) da un momento all'altro, con conseguenze immaginabili. Non è il rating delle agenzie specializzate ad affossare la nostra economia, ma l'apatia e l'insipienza (nel migliore dei casi) della nostra classe dirigente e imprenditoriale degli ultimi venti anni, per non dire 30/40 anni. In bocca al lupo.
Conosciamo oramai anche i consumi di Giugno del petrolio (-8,4%), dei carburanti (-7,7 %) e dell'energia elettrica (-0.8%) costantemente in declino.
I sacrifici che siamo facendo e/o subendo con i tagli e le tasse, la disoccupazione e l'emarginazione dei più deboli, alla luce di questi dati, è la dimostrazione che siamo solo all'inizio di una serie di penitenze ben più pesanti a cui dovremo sottostare. Come gli alpinisti in una cordata siamo legati gli uni agli altri. La parete che ci sostiene è d costituita da materiale friabile, che può sgretolarsi (definitivamente) da un momento all'altro, con conseguenze immaginabili. Non è il rating delle agenzie specializzate ad affossare la nostra economia, ma l'apatia e l'insipienza (nel migliore dei casi) della nostra classe dirigente e imprenditoriale degli ultimi venti anni, per non dire 30/40 anni. In bocca al lupo.
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1 commento:
il futuro è nel passato che ritorna: anni 50 o anni 20?
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