Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 26 agosto 2008

Giappone, il primo treno alta velocità va in pensione

Il primo treno proiettile della storia, lo Shinkansen serie Zero, ha ormai i giorni contati prima del definitivo pensionamento, fissato per novembre. E questo nonostante la sua popolarità tra i viaggiatori nipponici continui ad aumentare. Sono sempre di più, infatti, i passeggeri che acquistano biglietti solo per fare una corsa sul venerando treno proiettile prima del suo ritiro dalle rotaie, indipendentemente dalla destinazione. Il Giappone è stato il primo stato a costruire una linea dedicata per l'Alta velocità: i primi progetti risalgono agli anni 40, ma il primo tronco (Tokyo-Osaka) fu iniziato nel 1959 e inaugurato il primo ottobre 1964, in occasione delle Olimpiadi. Nel giro di soli tre anni il servizio Shinkansen sulla linea Tokyo-Osaka superò i 100 milioni di passeggeri trasportati, arrivando poi al miliardo nel 1976. E in oltre 40 anni di servizio, questi treni non hanno mai subito incidenti o deragliamenti.
Capace di raggiungere velocità impensabili per l'epoca, circa 210 chilometri orari, la serie Zero è stata sostituita gradualmente con nuovi modelli. La velocità massima dei modelli più recenti (serie 500 e 700) è all'incirca la stessa del TGV francese, dell'ETR 500-TAV italiano, dell'AVE spagnolo e dell'ICE-3 tedesco, anche se è previsto l'innalzamento della velocità massima a 360 km/h con l'introduzione del nuovo Shinkansen Fastech360.

Qui

.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Correva l'anno 1939.
Un elettrotreno ETR 200 (chiamato polifemo perchè aveva un finestrino solo sul muso) abbattè il muro dei 200 km/h sulla tratta Napoli - Roma.
Aveva carozzeria aereodinamica, aria condizionata, alimentato a 3 kV in corrente continua.
L'Italia con i suoi 5000 km di linea ferrata elettrificata era all'avanguardia nel mondo.
Ai primi del '900 risalgono le locomotive elettriche mosse da poderosi motori trifasi.
Le tre fasi erano costituite da due fili di contatto aerei e la rotaia costituiva la terza fase.
La frequenza di alimentazione di questi motori era molto bassa : 15 Hz. La tensione era di 3.5 kV. Allora l'energia elettrica distribuita in Italia aveva una frequenza di 45 Hz (oggi ne abbiamo 50 Hz). Si accoppiavano motori asincorni con generatori sincroni con il triplo di coppie polari ottenendo frequenze pari ad un terzo di quelle di alimentazione.
La frequenza veniva abbassata per poter accoppiare il numero di giri della ruota con quello del campo magnetico ruotante.
Tutte la rete ferroviaria elettrificata veniva alimentata tramite possenti centrali idroelettriche.
La rete trifase caratterizzò buona parte del nord Italia.
Al Sud, sulla Benevento - Foggia, vennero iniziati esperimenti per l'elettrificazione in corrente continua a 3 kV. Nel 1927 fu la volta del primo locomotore alimentato in corrente continua : Modello E 626.
Eravamo i primi.
Ora siamo gli ultimi.
Oggi in Italia vorremmo fare l'alta velocità su una rete ferroviaria dove le cimici sono più numerose dei passeggeri trasportati.
L'alta velocità è la ciliegina sulla torta, dove la torta è costituita dalla rete ferroviaria efficente. Non abbiamo una rete ferroviaria efficente. Non abbiamo la torta. Però, alla fine, avremo la ciliegina. Fatta da gallerie che non ammortizzeremo mai !

Anonimo ha detto...

Feel good......

Massimo J. De Carlo ha detto...

Silvano, qualcuno dice che la torta c'è ancora ed hanno già stabilito come spartirsela a destra sinistra e centro.

Anonimo ha detto...

Hello Good Girl !