Sono le 11.53 del mattino, ora Gmt. Nella suite 4K, dopo un paio d'ore di quiete, qualcosa inizia a muoversi. Si spegne il display giallo ("Do non disturb"). La pesante porta di legno lucido scorre sulle rotaie. E Jack Snow, 37enne neozelandese, può concedersi lo sfizio che ha sognato per settimane. Sistema le orchidee sul comodino, rimbocca le lenzuola del letto, infila sotto il braccio il necessaire da bagno e si avvia verso la doccia. La doccia più alta (in questo momento 35.555 piedi, 10.970 metri sopra la verticale di Lvov, in Ucraina) e più cara (14mila dollari, il prezzo andata/ritorno della suite di Jack) del mondo. Benvenuti a bordo del volo Emirates Airlines Ek3801 dell'1° agosto 2008, in servizio da Dubai a New York. L'aereo di linea più grande (il nuovissimo Airbus A380 in grado di portare oltre 800 passeggeri) e più lussuoso del pianeta. Pieno come un uovo, la prova vivente di come subprime e recessione non abbiano ancora contagiato tutti gli angoli del cielo e della terra. Certo, il petrolio viaggia oltre i 120 dollari al barile e quasi tutte le compagnie hanno varato ristrutturazioni lacrime e sangue per far quadrare i conti. Ma questo albergo a due piani e a cinque stelle con le ali vola controcorrente.
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