Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 1 agosto 2008

Europa divisa sul nucleare.

Eurobarometro ha condotto un'indagine sulla percezione dei cittadini europei a proposito dei rifiuti radioattivi:
il 44% sarebbe a favore del nucleare
il 45% no.

Siamo ancora lontani quindi da un si', ma gran parte dei Paesi sembra propensa a familiarizzare con l'opzione nucleare a condizione però, espressa dalla maggioranza degli intervistati, e cioè che venga risolto con urgenza, efficienza e sicurezza il problema di scorie e rifiuti. I cittadini europei chiedono l'installazione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti nucleari e chiedono che l'Unione europea assuma un approccio più armonizzato in questo settore, quasi la metà di coloro che si oppongono al nucleare cambierebbero idea se ci fosse una soluzione sicura e definitiva per la gestione dei rifiuti radioattivi. Dal sondaggio emerge anche che gli europei lamentano scarsa informazione sulle problematiche dei rifiuti radioattivi (75%); ritengono che i rifiuti radioattivi rappresentano un rischio (74%). Le informazioni provenienti da organismi indipendenti, come quelli scientifici o le organizzazioni non governative, sono considerate le più attendibili.

Qui

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' sempre la stessa storia : nessun privato parteciperebbe alla congiunta costruzione, gestione, smantellamento di una centrale elettronucleare. Lo abbiamo già visto nel Regno Unito. Cosa ne potrebbe ricavare ? Sicuramente un sacco di incognite. Quali sarebbero i soli costi per la costruzione di una centrale elettrica da 1'000 MW ? Si dice 3'000 ML di Euro. Ma davvero in 5 anni si costruirebbe una centrale nucleare ? Dove la andiamo a trovare una compagnia di assicurazioni che ci rilasci la polizza a copertura dei danni verso terzi ? Solo se lo Stato si occupasse di appianare tutte le perdite allora possiamo costruire centrali nucleari. Ma è giusto che il cittadino paghi i debiti altrui senza poter accedere ai succulenti dividendi dell'ENEL quale società per azioni ? Per quale motivi si devono "socializzare" le perdite e "privatizzare" i profitti ? Se così fosse meglio costruire gli impianti in Francia ed importare l'energia elettrica colà prodotta. La Francia ha una massiccia presenza di reattori nucleari e si può permettere di "ripartire" i costi gestionali mediante soggetti (tra cui il Ministero della Difesa, ricordiamolo per dovere di cronaca !!) che hanno il loro tornaconto (... e che conto !!) a parteciparvi. Se potessi scegliere, tra 1'000 MW prodotti da una centrale elettronucleare e 3'000 MW di picco di fotovoltaico, preferisco il secondo. Mi direte : ma serve una superficie di un quadrato di 10 km x 10 km. In questo modo sottrai tereno agricolo deputato alla coltivazione. Non possiamo cibarci di fotovoltaico. E' vero ! Ma ho i tetti delle case, dei capannononi industriali, le coperture delle discariche. Con tutta la superficie urbanizzata in Italia mica devo andare a depredare terreno agricolo. Possiamo dire che potrà esistere un problema nell'accumolo di questa energia.
Che, ricordiamolo, esiete solo di giorno.
Con mega - accumulatori al piombo ?
Al momento ci sono molte possibilità tutte collaudate.
Il rischio e che fare oggi una centrale elettrica nucleare oggi sisgnifica avere un ferro vecchio domani.

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good