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L’arteria principale della capitale, che collega la vicina Svezia con l’Oceano Atlantico, era un ingorgo continuo.
E, secondo Fernando De Simone, l’architetto italiano che firmò il progetto, anche una vera e propria “camera a gas”.
I proventi sono serviti e serviranno a finanziare progetti alternativi, rilanciando l’immagine della città e del suo aplomb culturale. Ragion per cui l’opinione pubblica norvegese, inizialmente contraria al ticket, è, ad oggi, per tre quarti favorevole. La costruzione di un’autostrada subacquea, ad esempio, è coperta totalmente dai denari racimolati. I ricavi sono pari a 75 milioni di euro circa l’anno. E Oslo promette di reinvestire l’intera somma in ponti, strade ed energia alternativa. Proseguendo la politica iniziata diciassette anni fa, per mantenere gli impegni.
di Gabriel Tibaldi - ilreporter.it
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