E’ dal 1990 che la città di Oslo combatte l’inquinamento urbano con un ticket d’ingresso. Sono, dunque, passati diciassette anni da allora. Ogni auto che entra in città, oggi paga 2 euro e 50. E l’inquinamento è calato sensibilmente.
L’arteria principale della capitale, che collega la vicina Svezia con l’Oceano Atlantico, era un ingorgo continuo.
E, secondo Fernando De Simone, l’architetto italiano che firmò il progetto, anche una vera e propria “camera a gas”.
I proventi sono serviti e serviranno a finanziare progetti alternativi, rilanciando l’immagine della città e del suo aplomb culturale. Ragion per cui l’opinione pubblica norvegese, inizialmente contraria al ticket, è, ad oggi, per tre quarti favorevole. La costruzione di un’autostrada subacquea, ad esempio, è coperta totalmente dai denari racimolati. I ricavi sono pari a 75 milioni di euro circa l’anno. E Oslo promette di reinvestire l’intera somma in ponti, strade ed energia alternativa. Proseguendo la politica iniziata diciassette anni fa, per mantenere gli impegni.
di Gabriel Tibaldi - ilreporter.it
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