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«Per competere sul mercato, il costo di un Kwh di elettricità da nucleare deve necessariamente comprendere anche la chiusura del ciclo del combustibile, lo smaltimento delle scorie e lo smantellamento delle centrali»
“Il nucleare non conviene perché è antieconomico, insicuro e ambientalmente non sostenibile, e chi sostiene il contrario mente sapendo di mentire” così Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, commenta le dichiarazioni odierne di Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini sul nucleare.
“Chi continua a spacciare l’atomo come una tra le fonti meno care fa solo falsa propaganda – dice il presidente di Legambiente -, per competere sul mercato, il costo di un Kwh di elettricità da nucleare deve necessariamente comprendere anche la chiusura del ciclo del combustibile, lo smaltimento delle scorie e lo smantellamento delle centrali. Non è, quindi, una soluzione percorribile per risolvere i problemi di approvvigionamento energetico legati al caro-petrolio e alla necessità di ridurre l’uso delle fonti fossili per combattere i cambiamenti climatici”.
“Per altro, - aggiunge Cogliati Dezza - nessuno dei problemi che spinsero gli italiani a bocciare il nucleare è stato risolto: non il rischio d’incidenti, non l’impossibilità di smaltire in sicurezza le scorie. Il futuro energetico è fatto di efficienza energetica, fonti rinnovabili, ricerca sulle tecnologie innovative veramente sostenibili e sicure”.
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