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Immediata dura reazione di Pechino. Lu Xuedu del ministero cinese per la Scienza e la tecnologia ha posto in dubbio la credibilità dello studio, che ha definito “privo di senso”. Ma Jos Olivier, esperto dell’agenzia statale olandese, osserva che il problema non è se la Cina emetta più anidride carbonica degli Stati Uniti, ma che Pechino, “come gli altri Paesi in via di sviluppo, deve essere inserita in qualsiasi accordo che voglia prevedere la diminuzione dell’emissione dei gas serra”. Osserva che la stessa Cina questo giugno ha riconosciuto di avere emesso 5,6 miliardi di tonnellate di CO2 nel 2004 e che le sue emissioni nel 2005 erano appena il 2% inferiori agli Usa.
Invece Pechino, come l’India e gli altri Paesi in via di sviluppo, rifiuta di adottare alcuna misura per contenere l’emissione di gas serra, insistendo che non può sacrificare la sua crescita economica e che il dato deve essere considerato non in modo assoluto ma in relazione al numero degli abitanti di ogni Stato.
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1 commento:
una volta pensavo che si potesse fare qualcosa con l'inquinamento ma adesso sono decisamente pessimista....difficle trovare anche una spiaggia decente per farsi un buon bagno...http://www.legambiente.com/documenti/2007/0615_golettaVerde2007/index.p
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