Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 13 giugno 2007

Biocombustibili, The Sunday Times contro

I piani volti a promuovere l'uso di biocombustibili sarebbero un imbroglio, in quanto la crescente domanda porta alla distruzione di foreste tropicali per lasciare spazio alla coltivazione di olio di palma e altri raccolti. Questo è quello che, secondo il "Sunday Times" (Top scientist says biofuels are scam ), dichiarerà domani il professor Roland Clift, docente alla Surrey University e membro del comitato scientifico del dipartimento dell'Ambiente, cibo e affari agricoli del governo inglese, nel corso di un seminario alla Royal Academy of Engineering.
Il professor Clift ha calcolato che occorrono dai 70 ai 300 anni per compensare la CO2 emessa durante gli incendi delle foreste tropicali e punta il dito contro le coltivazioni di colza in Gran Bretagna, che emetterebbero grandi quantità di NOx.
Niente di nuovo, si tratta di dubbi già sollevati, ma rimane il fatto che si tratti di un campanello d'allarme contro facili entusiasmi: nessuno può pensare di poter sostituire integralmente i combustibili fossili con i bio. Si tratta, semmai, di utilizzare terreni aridi e suoli troppo poveri, non adatti alle coltivazioni tradizionali (in particolare quelle di prodotti alimentari) puntanto su piante tradizionali quali la Iatropha o su nuove specie sviluppate ad hoc.
Va detto, poi, che esistono aree agricole o di pascolo, abbandonate in quanto non convenienti da sfruttare, che si possono utilizzare per i biocombustibili senza per questo dover abbattere le foreste. In Brasile, per esempio, queste aree sono oggi molto estese.
L'importante, semmai, è non confondere operazioni a favore delle lobby agricole con la vera lotta all'inquinamento. Sarebbe anche il caso si iniziasse a discutere a livello scientifico dell'effettivo beneficio dell'eventuale diffusione di massa delle auto a idrogeno partendo dal dato di fatto che il vapore acqueo è, oltre alla CO2, il maggiore agente effetto serra nell’atmosfera e che le auto a idrogeno emettono quantità di vapore acqueo dallo scarico nettamente superiori a quelle di CO2 e di acqua dei motori tradizionali.
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