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mercoledì 4 settembre 2019

Consumi di energia elettrica in Italia a Luglio 2019 +3,1%



Dopo cinque mesi, torna in crescita la produzione di energia idrica (+9,2%).

Il 25 luglio, tra le ore 16 e le ore 17, è stata raggiunta una potenza pari a 58.219 MW, valore che rappresenta il picco dell’anno.

Nel mese di luglio 2019, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 31,4 miliardi di kWh, in crescita del 3,1% rispetto allo stesso mese del 2018. Tale risultato è stato ottenuto con un giorno lavorativo in più (23 vs 22) e con una temperatura media pressoché uguale rispetto a luglio 2018. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta a una variazione positiva dell’1,5%.

La domanda dei primi sette mesi del 2019 risulta stazionaria rispetto al corrispondente periodo del 2018. In termini rettificati la variazione è pari a -0,1%.

A livello territoriale la variazione tendenziale di luglio 2019 è risultata ovunque positiva: +3% al Nord, +3,8% al Centro e +2,9% al Sud.

In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a luglio 2019 ha fatto registrare una variazione lievemente positiva (+0,4%) rispetto al mese precedente (giugno 2019). Tale risultato mantiene il trend su un andamento leggermente crescente.

Nel mese di luglio 2019 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’88,8% con produzione nazionale e per la quota restante (11,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (28 miliardi di kWh) è risultata in aumento rispetto a luglio 2018 (+6,7%). In crescita le fonti di produzione eolica (+0,6%), geotermica (+2,1%), termica (+7,9%) e idrica (+9,2%) che è tornata positiva dopo 5 mesi di calo. In flessione la fonte di produzione fotovoltaica (-0,9%).

La potenza massima richiesta a luglio 2019 è stata di 58.219 MW, registrata il giorno giovedì 25 tra le ore 16 e le ore 17, e rappresenta, al momento, il valore più alto del 2019.

Dal Comunicato stampa Terna



I nostri grafici


Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. Il consumo del mese si pone in basso tra i livelli di consumo degli ultimi 14 anni,  più basso solo rispetto al 2015.




Per una migliore lettura degli ultimi 9 anni vediamo il grafico sottostante che permette di localizzare il consumo negli anni recenti.



Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea che negli ultimi mesi segna comunque una tendenza ondeggiante con una forte discesa a partire da metà dello scorso anno.





Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 75 mesi, ciascuno dei quali si confronta con lo stesso mese dell'anno precedente. Essendo percentuali che si riferiscono allo stesso mese dell'anno precedente il grafico mostra bene la progressione positiva e negativa di anno in anno. Dopo la significativa crescita della maggior parte dei mesi estivi del 2015, si nota un forte calo nell'anno successivo, 2016,  per poi invertire nuovamente con un rialzo nel 2017 mentre nel 2018 vediamo alti e bassi e la predominanza negativa all'inizio del 2019 seguita dal segno positivo negli ultimi due.



Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo. Negli ultimi mesi la silouette disegna alti e bassi con i picchi sempre meno elevati e valli più profonde. Un paio di anomalie vengono dalle crescite dei consumi nei mesi estivi degli ultimi due anni a causa delle condizioni climatiche contingenti, dovuti al riscaldamento globale, a cui si è aggiunta la chiusura francese per le 12 centrali nucleari in revisione a cavallo del 2016/2017, energia da noi prodotta e non importata per i nostri bisogni. In generale si vedono curve con picchi sempre più bassi e minimi più profondi. Ultimamente siamo in una fase di curva che tutto sommato volge verso una lenta discesa.



Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.



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