Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 10 gennaio 2014

L'onda della caduta. Consumi di energia elettrica a dicembre: -2,2%, - 3,4 in tutto il 2013

Primi dati sulla domanda di elettricità nel 2013:
317 miliardi di kilowattora il fabbisogno, -3,4% rispetto al 2012


· E’ il calo più consistente dal 2009

· Cresce la produzione di energia verde, in calo quella tradizionale

Per il secondo anno consecutivo la domanda di elettricità in Italia registra un segno meno. I primi dati provvisori elaborati da Terna sul fabbisogno di energia elettrica nell'anno appena concluso fanno segnare una flessione del 3,4% rispetto al 2012, che a sua volta aveva chiuso con un calo dell’1,9% sul 2011. In termini generali si tratta del calo più consistente da inizio secolo dopo quello del 2009, quando il decremento sull'anno precedente fu pari al 5,7% (vedi Tabella a p.2).
Il totale dell'energia richiesta in Italia nel 2013 ammonta a 317,1 miliardi di kilowattora. A parità di calendario, la diminuzione è del 3,1% in considerazione del fatto che il 2012 ha avuto un giorno lavorativo in più perché bisestile.
A livello territoriale le flessioni più consistenti si registrano in Sardegna (-16,4%) e nella macroarea del Nord-Ovest (-7,8%) che include Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta.

Secondo le prime stime, nel 2013 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,7% con produzione nazionale (di cui 56,8% termoelettrica, 16,5% idroelettrica, 1,7% geotermica, 4,7% eolica e 7,0% fotovoltaica) e per la quota restante (13,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l'estero.

In dettaglio, la produzione nazionale netta (277,4 miliardi di kWh) è in diminuzione del 3,6% rispetto al 2012.

In aumento le fonti di produzione:
idroelettrica (+21,4%),
fotovoltaica (+18,9%),
eolica (+11,6%) e
geotermica (+1,0%);

in calo invece la fonte termoelettrica (-12,0%).

Per quanto riguarda invece il mese di dicembre 2013, la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 26,1 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 2,2% rispetto a dicembre dello scorso anno. Depurata dagli effetti di temperatura e calendario, la variazione della domanda elettrica di dicembre 2013 diventa tuttavia -2%. Rispetto al corrispondente mese di dicembre del 2012, si è infatti avuto un giorno lavorativo in più (20 vs 19) e una temperatura media mensile di circa un grado e mezzo superiore.

I 26,1 miliardi di kWh richiesti nel mese di dicembre 2013 sono distribuiti per il 45,5% al Nord, per il 29,0% al Centro e per il 25,5% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica di dicembre 2013 è risultata ovunque negativa: -2,5% al Nord, -1,8% al Centro e -2,1% al Sud.

Nel mese di dicembre 2013 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,3% con produzione nazionale (-1,8% della produzione netta rispetto a dicembre 2012) e per la quota restante (13,7%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero (-5% rispetto a dicembre 2012). In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,7 miliardi di kWh) è calata dell’1,8% rispetto a dicembre 2012.

In particolare, è ancora in crescita la fonte di produzione:
fotovoltaica (+27,1%) mentre risulta in
flessione la fonte eolica (-36,9%).
Sostanzialmente invariate le fonti idrica e termica.

In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di dicembre 2013 rispetto al mese precedente (novembre 2013) è risultata nulla. Il profilo del trend si mantiene su un andamento negativo.

Comunicato stampa di Terna Roma, 9 gennaio 2014


Di seguito i grafici da noi realizzati prendendo i dati diffusi da Terna.

Dal Gennaio 2006 ad oggi, mesi in sequenza (con l'onda in caduta).



Dal Gennaio 2006 ad oggi, per anni solari. Da notale che il consumo a dicembre scorso è al livello più basso degli ultimo 8 anni.


L'ultimo grafico mostra il consumo di energia elettrica dal 2000 ad oggi. E' superiore al 2002 e inferiori a tutti gli anni successivi al 2002.


Crisi nera, nessun segnale di miglioramento economico e occupazione / produzione nazionale.
A conferma (purtroppo) rivediamo gli ultimi post di gennaio:

- Occupati e disoccupati con il grafico connesso

- Un altro anno triste per il mercato dell'auto in Italia: -7,1%    con il grafico connesso



- Il consumo di gas a Dicembre 2013: - 5 %   con il grafico connesso




Auguri Italia!


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1 commento:

stefano ha detto...

è l'Italia..che non vuol sentir parlare di decrescita ma la sta attuando a 'sua insaputa'.
un saluto.
stefano