Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 28 marzo 2012

47 milioni di biciclette elettriche nel 2018

Ancora una volta, con un nuovo rapporto, Pike Research disegna il nostro futuro (Le batterie al litio nel 2017, costo, crescita del mercato) con le previsioni di quello che sarà il mercato delle biciclette elettriche o, per meglio dire, delle biciclette a pedalata assistita (p.a.) .

L'attuale penetrazione dei velocipedi a batteria è di 30 milioni di unità (previste) per il 2012. Ad un tasso di crescita annuale del 7,5 % si prevede che nel 2018 saranno 47 milioni (di cui ben 42 milioni solo in Cina) con un giro di affari previsto di 6,9 miliardi di dollari del fatturato a livello mondiale nel 2012, in crescita costante fino a toccare i 11,9 miliardi dollari nel 2018. Ma l'analisi (Electric Bicycles), ipotizza che sia possibile raggiungere i 51 milioni di unità con un fatturato di 13,2 miliardi dollari nel 2018. 

La maggior parte delle bici vendute oggi hanno batterie al piombo, specialmente quelle cinesi, e solo un 6,2% di bici adotta le batterie al litio. Quest'ultime potrebbero raggiungere il 12 % del totale nel 2012.

Io personalmente credo molto che tale mezzo di trasporto avrà, necessariamente, un utilizzo sempre più crescente da parte della gente comune nei tragitti tra i 2 e 20 km, per gli spostamenti casa-lavoro e viceversa e per le necessità quotidiane, tanto da produrre, insieme ad amici, un vero e proprio progetto di mobilità con ricovero e ricarica (intelligente) delle due ruote. L'interesse è altissimo da parte delle amministrazioni, molto di più da parte degli e-ciclisti.

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4 commenti:

Mimmo ha detto...

Ho usato una bici elettrica cinese per compiere tragitto casa lavoro (12 km e la trovavo comodissima. Ho risparmiato tempo e CO2 a rischio di una salata multa (lei non omologata e senza targa,io senza casco e senza assicurazione).
Poi, un po' per ansia da forza dell'ordine, un po' perchè mi sono allontanato, ho smesso. Bisognerebbe liberalizzarle.
Mimmo.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Esistono già le biciclette ad aiuto di pedalata (anche cinesi) del tutto in regola con la normativa italiana. Il motore elettrico entra in funzione grazie all'azione dei pedali e si interrompe alla velocità di 25 kmh. Non serve l'assicurazione, il casco e non si prende la multa.

michelelan ha detto...

andrà a finire che i grandi marchi dell'auto cominceranno a produrre bici elettriche anzichè auto...

markogts ha detto...

Così come sono critico del retrofit su auto esistenti, in quanto trovo che le auto odierne siano troppo pesanti per la poca autonomia delle batterie, così sono entusiasta della bici elettrica. Ne ho provata una (sul mio blog la descrizione della prova) e non posso dire che bene. C'è ancora da lavorare di fino sull'integrazione tra assistenza e ciclista, ma la strada è ottima. Il giorno che dovessi avere esigenza di quel tipo di mobilità (in termini di distanza) non esiterei a comprarne una.