Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 21 dicembre 2011

Sbaglia chi non crede nei veicoli elettrici

Sbaglia chi non crede nei veicoli elettrici. Semplicemente perché non c'è alternativa. I mezzi con motore endotermico hanno imboccata la strada del tramonto. Il petrolio ha raggiunto il Picco e lo sfruttamento di energie che non siano rinnovabili non può che essere una transizione, quindi provvisoria. Una transizione destinata ad essere superata rapidamente. Chi non percepisce questo cambiamento che l'evoluzione dei trasporti ha intrapreso non fa altro che perseguire la sopravvivenza, vana, di una industria destinata  a scomparire. 
Non c'è alternativa al veicolo elettrico puro ed il veicolo ibrido è una transizione della transizione destinata anch'essa, nella sua provvisorietà, a  deperire velocemente.
Le obiezioni. I veicoli elettrici hanno una percorrenza limitata e sono eccessivamente costosi. Per la seconda obiezione la risposta è semplice. Analizzando il costo dei veicoli elettrici si può verificare che percentualmente il costo è dovuto al prezzo delle batterie al litio (le uniche per il momento ad essere utilizzabili per motivi tecnologici e di reperibilità della materia prima). La causa del prezzo, relativamente alto, non è dovuto al costo del litio che è una piccola parte costituente l'intero pacco  batterie quanto piuttosto dalla produzione che ancora non ha raggiunto la quantità sufficiente per innescare l'economia di scala, per far scendere i prezzi. Per impedire al cane di mordersi la coda, ovvero creare la domanda per far crescere la produzione e abbassare i prezzi, occorre che qualcuno o una contingenza esterna al mercato BAU (business as usual) sventoli la bandiera a scacchi alla linea di partenza. Ma fintanto che le case automobilistiche non convertono i loro obiettivi strategici di mera sopravvivenza  in quadri organici di produzione qualitativa per un uso razionale del mezzo di trasporto del futuro, la bandiera a scacchi rimarrà ferma con gravi conseguenze a livello globale. Vedremo chiusure di fabbriche e perdite di posti di lavoro improvvisi. 
La percorrenza. Vi sembra che 100. 150, 200 km siano una percorrenza disprezzabile? Questo possono garantire i moderni veicoli elettrici, dagli scooter alle auto, dai furgoni ai minibus. Le statistiche dimostrano che 100 km di percorrenza coprono il 90 % delle necessità di spostamenti quotidiani, ed una rilevante percentuale non supera i 25 km al giorno in Europa, mentre negli US i pendolari non percorrono più di 40 km/giorno. Non è una piccola percentuale. Già da adesso, quindi, potremmo lasciare quel 10% del mercato ai SUV e ai professionisti della strada con i loro mezzi endotermici. 
Il futuro è questo. Non c'è quasi più nulla da inventare per il power train, la trazione di potenza, motore azionamento, sistemi di integrazione di sistema. Tutto si gioca sul versante delle batterie. La ricerca non si fermerà mai quindi le batterie (o i supercaps o la combinazione delle une con gli altri) del prossimo futuro saranno in grado di permettere percorrenze equivalenti agli attuali veicoli con motori termici con tempi di ricarica di pochi minuti, con in più straordinari vantaggi dal punto di vista sanitario. Inquinamento locale zero, emissioni  ridottissime utilizzando fonti di energia rinnovabile, rumore appena percettibile.
Se il mondo riuscirà a stare a galla saranno i veicoli elettrici quelli che vedremo sulle nostre strade sempre più numerosi. .......SE!
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8 commenti:

mauriziodaniello ha detto...

La SAAB è ufficialmente fallita! Quante marche sono sparite in questi 10anni???
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L'unica è puntare sulla novità dell'elettrico (in questi 10anni è un fiorire di nuove marche elettriche) ma se aspettano faranno tutte la fine della SAAB.

Ciao

Mauro ha detto...

"Se il mondo riuscirà a stare a galla"

markogts ha detto...

Sui costi: purtroppo la gente sopravvaluta il costo iniziale e sottovaluta i costi di gestione, e questo vale in tutti i campi. La crisi economica e la stretta creditizia non faranno che peggiorare le cose.

Sull'autonomia: la storiella del 90% dei percorsi lascia il tempo che trova. Perché la gente compra station wagon? Vanno sempre in giro col bagagliaio pieno, forse? Perché la gente compra fuoristrada? Vanno sempre per campi, forse? Perché è obbligatorio avere le catene a bordo? Nevica forse ogni giorno?

Quello che voglio dire è che non si compra la macchina (come del resto qualsiasi impianto tecnologico) per la condizione media, ma per la condizione peggiore. A volte si esagera (vedi chi compra veicoli da parigi dakar) ma in genere è giusto: solo perché 350 giorni all'anno viaggio da solo, non è che compro una monoposto per dover fare cinque viaggi in ognuno di quei 15 giorni dove viaggio con tutta la famiglia.

Io ho un'auto di cui sono innamorato, la considero quasi perfetta per le mie esigenze. Però è una tre volumi. Quella volta che ho comprato la TV, non mi stava né nel bagagliaio né nell'abitacolo. Ho dovuto farmi aiutare da un amico con un'auto più piccola ma SW. Ancora oggi mi brucia e non comprerò mai più auto a 3 volumi.

Applichiamo questo ragionamento all'auto elettrica: restare una volta sola a piedi per mancanza di carica sarà molto più doloroso del risparmio sui pieni (pensa agli sfottò degli amici), e in fase di acquisto la paura è più forte dei ragionamenti razionali. Inoltre questo palese punto debole si presta facilmente a sfruttare tattiche FUD da parte dei concorrenti.

Per questo resto convinto che l'ibrido (plug-in) sia la soluzione giusta per i prossimi 10-15 anni, che è il tempo caratteristico di un'auto. Poi ne riparliamo. Nel frattempo è giusto che l'elettrico si sviluppi dove può funzionare meglio: veicoli prettamente urbani, scooter, bici e simili.

PS non è questione di "credere", io comprerò la tecnologia che mi permetterà le migliori garanzie di mobilità *in tutte le condizioni*.

Mrmarco ha detto...

Ho personalmente provato la Tesla...e mi sono bevuto (sulla milano- verona) una porsche 911 come fosse un caffè, per chi dice che le auto elettriche hanno poca percorrenza (400km circa) e poca velocità (diciamo 270 senza nulla che non sia il sibilo dell'aria)...è il caso di smettere di pensare in piccolo..pensate in grande..e pensate che tra poco o andrete a piedi o andrete in elettrico!! Spero solo che con il tempo producano motori e batterie anche per le vecchie auto..così non andranno allo sfascio e non perderemo un pezzo di design irriproducibile!

Anonimo ha detto...

Ottimo, sono d'accordo su tutta la linea.

markogts ha detto...

Conte, come mai la Tesla l'hai solo provata e non la possiedi?

Anonimo ha detto...

IO ho uno scooter elettrico da quasi 2 anni..
Ho fatto 12.000 Km e al prezzo di un litro di benzina (1,7 Euro) ci faccio 350 Km circa...
Ai primi 7.400 le miei batterie al piombo sono morte e ho deciso di investire in chimica LIfepo4. Ad oggi con queste nuove batterie ci ho fatto 5000 Km e sono come nuove.

Se avessi preso subito le Litio Ferro oggi sarei cermente piu' felice e penso che con questa chimica ci sia speranza di convertire altri all'elettrico

Unknown ha detto...

Ciao, mi chiamo Francesco, ho da poco comprato uno scooter elettrico cinese falso italiano. Batterie pessime, carica batterie peggio. Dove posso comprare batterie migliori? fsanti2009@gmail.com