Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 20 maggio 2010

I prezzi europei della Leaf, auto elettrica Nissan

Grazie alla segnalazione del nostro amico Silvano Robur riportiamo parte del comunicato stampa del 17 Maggio della Nissan che riguarda la diffusione dei prezzi della Leaf dei paesi europei nei quali verrà commercializzata prossimamente.

- Prezzo nel Regno Unito: 23.350 sterline (27.471 euro) al netto degli incentivi statali
- Prezzo nei Paesi Bassi: 32.839 euro. Gli acquirenti olandesi beneficeranno di vantaggi fiscali da 6.000 a 19.000 euro in 5 anni
- Prezzo in Irlanda: 29.995 euro al netto degli incentivi statali
- Prezzo in Portogallo: 29.955 euro al netto degli incentivi statali
- Tutti i prezzi sono comprensivi della batteria
- Via alle prenotazioni nei primi quattro mercati entro luglio
- I prezzi di listino per gli altri Paesi saranno annunciati in seguito

Nissan International SA ha annunciato che la vettura 100% elettrica Nissan LEAF avrà un prezzo di listino inferiore a 30.000 euro al netto degli incentivi statali nella maggior parte dei mercati europei. Il costo sarà dunque analogo a quello di un veicolo diesel o ibrido con le stesse dotazioni.

Sono stati resi noti anche i prezzi specifici nei quattro mercati europei dove avverrà il lancio iniziale di Nissan LEAF: Regno Unito, Paesi Bassi, Irlanda e Portogallo. Le prenotazioni si apriranno a luglio.

Nissan ha scelto questi Paesi per la prima fase del lancio perché qui sussistono i migliori presupposti per il successo commerciale dei veicoli elettrici: consistenti incentivi statali e un buon livello di sviluppo delle infrastrutture di ricarica. Entro la fine del prossimo anno, Nissan LEAF sarà disponibile in tutti i maggiori mercati dell’Europa occidentale.

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Da altre parti si legge contemporaneamente la preoccupazione della stessa Nissan della mancanza di certezze riguardo gli incentivi che i vari paesi nel mondo elargiscono per la diffusione dei veicoli elettrici. La società esprime la preoccupazione che le attuali sovvenzioni offerte dai governi per incoraggiare l'adozione EV possa decadere dopo tre anni, danneggiando le vendite e spingendo i costi dei veicoli elettrici indietro in un ' territorio' irraggiungibile .

Nissan Predicts Challenge When Electric-Car Incentives Are Cut

Staremo a vedere che mondo sarà quello del 2013/2015.

Leggere anche:

Leaf
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4 commenti:

Silvano Robur ha detto...

Faccio notare che la Francia è uno di mercati esclusi dal lancio, così come l'Italia.
Presumo (E' una mia opinione) che con l'accordo Renault - Nissan l'Italia e la Francia saranno mercati lasciati prevelentemente alla Renault.
Si spiegherebbe per quale motivo la Renault ha iniziato la campagna di promozione delle prove per i modelli Fluence e Kangoo. Faccio altesì notare una strana coincidenza : la Francia e l'Italia sono stretto accordi per l'infrastrutturazione energetica oltre agli accordi per il ritorno al nucleare nel nostro paese.
Per farla breve : la Nissan fornirà la piattaforma di tecnologia comune alla Renault per ripartire oneri (costi) e rischi. La Renault giocherà in casa in Italia ed in Francia, forte degli accordi per la infrastrutturazione energetica volta allo sviluppo di una rete intelligente per la ricarica dei veicoli e la sostituzione delle batterie.
Questa mia ipotesi si basa sugli accadimenti e sulle alleanze che si sono strette, sia per i veicoli che per le infrastrutture di ricarica.
Diverso discorso per la I - MIEV : pare che la vedremo circolare sotto forma di C Zero (Citroen) e di iOn della Peugeot.
Staremo a vedere.
La FIAT ? << L'auto elettrica non ha mercato >>.
Staremo a vedere.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Potrebbe essere così. Ricordiamo che la Renault, giocando in casa, punta le sue carte sul piano governativo a diffondere le auto elettriche sopratutto per le flotte delle aziende pubbliche, in primis, e private. Operazione che porterebbe volumi di produzione e quindi un abbassamento dei costi di cui potrebbe avvantaggiarsi il privato. L'Italia? è difficile attuare strategie operative in Italia per un produttore senza una strategia qualsiasi, inesistente nello stato italiano. Fiat. Anche la Honda ha dichiarato di non credere nell'elettrico. Però crede nell'ibrido. La Fiat crede nel metano e nei motori 'puliti'. Qualcuno ha fatto male i propri conti. Chi sarà?

markogts ha detto...

Sicuramente la Fiat sbaglia a puntare solo sul metano. Spero che a Orbassano abbiano qualche ibrida pronta al lancio, altrimenti sono spacciati. L'elettrico ha ottime potenzialità, ma secondo me la diffusione su grande scala andrà in parallelo con la generazione distribuita di energia. Quando ho un impianto PV di discreta potenza, effettivamente può essere più sicuro caricarsi la macchina che affidarsi alla promessa del conto energia.

Silvano Robur ha detto...

Vorrei enfatizzare quello che ha detto Markogts a riguardo dell'accoppiata energie rinnovabili e veicoli elettrici.
Ebbene, vi dico che non solo l'accoppiata è vincente ma è una strada obbligata per l'integrazione infrastrutturale.
Detto così non si capisce.
Ma con un esempio è molto più chiaro.
Supponiamo di dover installare delle barriere acustiche per una strada che attraversa un centro abitato. Invece di utilizzare dei normali pannelli posso utilizzare dei pannelli fotovoltaici. Così l'enete gestore della strada si ripaga l'onere dei pannelli con il conto energia. Nel contempo si riforniscono i veicoli elettrici.
Se andate sulla A22 trovate ciò all'altezza di Trento. Oppure : appendere delle turbine eoliche sui viadotti. I viadotti sono ponti che uniscono due versanti di una stessa valle. Nel cui interno si incanalano formidabili correnti d'aria. Non le vogliamo sfruttare ?
Altro esempio : la mitigatizzazione visiva ed ambientale del cemento armato delle mura di sostegno di ingresso delle gallerie.
Se rivestite con PV possiamo illuminare le gallerie gratis !
Non parliamo poi del gas simil metano che viene prodotto dalle discariche e che viene bruciato improvvidamente con stupide torce ! Orrore ! Una microturbina accoppiata ad un generatore sarebbe la cosa migliore.