Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 5 dicembre 2007

'Carbone pulito' o 'idrogeno sporco'?

Da notare le due espressioni "...avrà un'alimentazione al 100% a idrogeno...zero emissioni di CO2" e "...integrato con i gruppi a carbone...". Da capire se si vuole realizzare impianti a 'carbone pulito' o a 'idrogeno sporco'. Una delle due o tutt'e due.

Tecnologie di produzione di idrogeno. In Veneto la centrale a idrogeno più grande del mondo Fusina rappresenterà il polo di sviluppo dei progetti Enel. Due gli importanti traguardi che la società si appresta a raggiungere nei prossimi anni. Avvio nel 2009 della più grande centrale a idrogeno del mondo. Lo fa sapere Enel in un recente comunicato stampa. E sarà Fusina la sede di questo importante centro di sperimentazione italiano. Con un investimento di 40 milioni di euro, l'azienda elettrica realizzerà un impianto che avrà un'alimentazione al 100% a idrogeno, una potenza installata di 12 MW e zero emissioni di CO2. Un impianto ad alto rendimento, integrato con i gruppi a carbone, che produrrà energia elettrica pari al consumo medio annuo di 20.000 famiglie.

Qui

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Lasciatemi dire : ma in che direzione stiamo marciando ? Carbone pulito ? Non esiste il carbone pulito !!! Produzione di idrogeno ? Dal carbone ? Dalle biomasse ? Da idrolisi ? Il bilancio energetico delle reti ad idrogeno è pesantemente negativo. Una rete ad acqua calda ha un rendimento certamente maggiore.
L'idrogeno rappresenta una idealità raggiungibile solo con tecnologie non impattanti nell'ambiente ed a costo di produzione di energia almeno la metà del costo di produzione dell'energia del carbone. Dovremmo avere energia da regalare (direi da specare) per poter passare all'idrogeno. Si, è vero. Esistono tecnologie che ci permettono di estrarre idrogeno da biomasse (Ho mandato un articolo alla redazione di Mondoelettrico). Ma sono impianti costosi e complicati sia nella gestione che nella componentistica. Esistono tecnologie che permettono di gassificare il carbone, ottenendo una miscela di CO e CH4. Ma il problema rimane sempre irrisolto : dove la mettiamo la CO2 prodotta ?
Nelle miniere abbandonate ? Quali sono i costi ? Le ricadute sociali ? Non dimentichiamo gli enormi costi sociali che hanno supportato le coltivazioni di miniere. Ogni miniera aveva il suo sanatorio. Nei casi più gravi il suo cimitero. Dal punto di vista ambientale gli impianti di miniera sono tra i più complessi che ci si possa aspettare. Lo scavo deve essere armato. Devono essere monitori i cedimenti. Le argille instabili che aumento di volume a contatto dell'aria. Il grisù. Gli abbassamenti sul piano di campagna. Le percolazioni in falda.
Peggio ancora le cave a cielo aperto. Ne esistono nella ex Germania Orientale. Enormi piazzali neri profondi anche 100 metri. Ma qualche dirigente dell'ENEL sa tutto questo ? Oppure si è accontentato di vedere qualche documentario LUCE sulla autarchica Carbonia ?

Le critiche degli amici di Mondoelettrico sono sempre bene accette.

Anonimo ha detto...

Mini eolico di plastica (riciclata se vogliamo)

http://www.ecoblog.it/post/4670/mini-eolico-di-plastica

http://www.motorwavegroup.com/new/motorwind/
hkseaschool.html

Italiani all'estero... gente comune.

Anonimo ha detto...

Grazie Fabrizio.
Silvano.

raimondo ha detto...

Ciao
se il carbone si fa al 100% con la biomassa allora direi che si può parlare di carbone rinnovabile.
La tecnologia che si basa sulla pirolizzazione ha meno emissioni della tradizionali cetrali termoelettriche.
Ecco il link del carbone da biomassa in 12 ore:
max palnk institute
c'è anche un video.
Secondo me in questi termini l'impiego del carbone NON da fonte fossile è una soluzione accettabile.
Bisogna attendere che i tedeschi ingegnerizzino iil processo di laboratori su scala industriale.
VOI CHE NE DITE?

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny