Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 30 novembre 2006

Elettriche cinesi e europee ovvero il tramonto dell'Europa

Su Quattroruote è uscito un articolo nel quale si tratta l'argomento delle auto Elettriche cinesi e europee. Nel 2005 sono state prodotte in Cina 15 milioni di due ruote elettriche e si prevede di raddoppiare il numero nel 2010. Oltre a cio in Cina ci sono 110 costruttori di auto che provengono dal settore elettrochimico ed elettrotecnico e ciò permette loro di sviluppare auto alimentate da batterie aiutati dal contributo economico governativo di 1,3 miliardi di RMB. Stanno sviluppando veicoli ibridi "plug-in" con batterie che permettono di percorrenze da 2 a 5 volte di più della Toyota Prius. La produzione contemporanea di batterie più performanti e capienti stimola la produzione e la produzione ne abbassa i prezzi. L'articolo continua lamentando la insipienza del continente europeo dove i grandi costruttori automobilistici snobbano i veicoli all-electric ed ibridi a causa del fatto che "tutte le risorse Eu vengano canalizzate sullo sviluppo delle celle a combustibile, sulla produzione e distribuzione di idrogeno e sulla promozione dei biocarburanti, nonostante questi ultimi spesso non risultino particolarmente efficienti dal profilo energetico complessivo ". Ciò comporta il nostro ritardo nei confronti dei giapponesi di oltre dieci anni. Devo aggiungere che in questo scenario da panico (considerando il ritardo della nostra azienda nazionale torinese) l'Italia no sarebbe messa poi tanto male esistendo innumerevoli costruttori italiani sconosciuti ai più e ai nostri legislatori romani che producono veicoli elettrici di alta qualità e performance: bici, scooter, quadricicli, auto, furgoni, bus. Basterebbe un po' d'attenzione, un po' di programmazione nazionale, per riportare l'azienda Italia all'avanguardia mondiale nel settore automotive. Invece si gioca con l'idrogeno, sprecando risorse, aumentando il gap che ci allontana, in posizioni di retroguardia, rispetto ai concorrenti dell'estremo oriente.
L'articolo su QUATTRORUOTE
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