Spulciando tra i dati forniti da Terna negli anni, dal 1963, ho creato due nuovi grafici relativi alla produzione di energia elettrica diversi da quelli pubblicati qui nel Blog nei giorni passati.
Il primo grafico riporta la produzione con le centrali idriche, mentre il secondo delinea il consumo di energia elettrica per trasferire l'acqua dal bacino inferiore al bacino superiore notte tempo. Forse questo sistema di accumulo idrico nei due bacini è da considerare il miglio metolo possibile per accumulare grande quantità di energia a costi contenuti reso possibile e necessario quando il consumo civile e industriale è più basso e la produzione supera una certa soglia. Utile soprattutto nell'accumulo di energia in surplus durante la notte con l'eolico ma utile anche per il fotovoltaico qualora si arrivasse ad una soglia nelle giornate particolarmente assolate.
Vediamo che la produzione idroelettrica è cresciuta significativamente negli ultimi due anni, evidente nel primo grafico.
La cosa strana è la caduta che vediamo nel secondo grafico, per il consumo di energia per riportare l'acqua in alto nel primo bacino, a partire dal 2002. Il che può significare due ipotesi, o un sotto uso, volontario, o un insabbiamento dei bacini inferiori di recupero che ne riducono la volumetria
il che comporta una quantità minore di acqua da ritrasferire al bacino superiore.
Un vero peccato sia nella prima che nella seconda ipotesi. Comunque sia converrebbe ripristinare la perfetta operatività del sistema.
Il primo grafico riporta la produzione con le centrali idriche, mentre il secondo delinea il consumo di energia elettrica per trasferire l'acqua dal bacino inferiore al bacino superiore notte tempo. Forse questo sistema di accumulo idrico nei due bacini è da considerare il miglio metolo possibile per accumulare grande quantità di energia a costi contenuti reso possibile e necessario quando il consumo civile e industriale è più basso e la produzione supera una certa soglia. Utile soprattutto nell'accumulo di energia in surplus durante la notte con l'eolico ma utile anche per il fotovoltaico qualora si arrivasse ad una soglia nelle giornate particolarmente assolate.
Vediamo che la produzione idroelettrica è cresciuta significativamente negli ultimi due anni, evidente nel primo grafico.
Un vero peccato sia nella prima che nella seconda ipotesi. Comunque sia converrebbe ripristinare la perfetta operatività del sistema.
.
7 commenti:
Ipotesi:
Il crollo inizia con la crescita del fotovoltaico.
Prima c'era energia in eccesso di notte che veniva accumulata per essere sftuttata durante il giorno, ora con il F.V. questa esigenza potrebbe essere molto diminuita.
Se questo fosse vero, se il F.V. continuerà a crescere avremo un inversione: si accumulerà di giorno per sfruttare di notte e vedremo il grafico tornare a crescere.
(Francamente visto il rendimento dei pompaggi preferirei averlo come sistema di emergenza da usarsi il meno possibile)
Cosa ne pensate?
E se la causa fosse banalmente una maggior quantità di acqua in quota, dovuta allo scioglimento della neve o maggiori piogge?
Penso sia un problema di mercato. Per controllarlo potrebbe fare un grafico dell'energia importata dall'estero? Se il costo di questa energia è minore del ricircolo produzione-pompaggio-produzione allora verrà importata energia dall'estero e NON verrà effettuato il pompaggio (market couplig rules!!)
@ Quesalid
La quota di energia acquistata dall'estero è rimasta pressoché costante.
La Francia con il suo gigantesco parco nucleare ha una produzione molto rigida che mal si adatta alla domanda ed infatti vende soprattutto di notte.
@ Manuel Zerta
La differenza di piovosita interessa solo gli ultimi 2 anni e comunque non è sufficiente a giustificare una tal riduzione dei pompaggi.
L'ipotesi di Mauro sull'ingresso del FV nel mix mi sembra la più verosimile.
le energie rinnovabili hanno la priorità di dispacciamento quindi dovrebbe essere per quello la caduta dei pompaggi
Enel controlla sia i pompaggi che molte delle CCGT e negli anni di crisi - a seguito della costante diminuzione dei consumi e all'ingresso smisurato delle rinnovabili - ritrovandosi con le CCGT sempre più ore in stand-by, ha preferito rinunciare ai pompaggi. Se avessimo i consumi e soprattutto i fabbisogni di picco del 2007 anche con tutte queste rinnovabili staremmo ora a parlare del fatto che ci mancano nuove Hydro a doppio bacino.
Posta un commento