Scorriamo il testo del comunicato stampa.
Entro il 2020 saranno dieci le case automobilistiche con sede in sei principali mercati a determinare il 90% delle vendite mondiali dell’auto. È quanto emerge dall’ultimo studio di Deloitte “A new era. Accelerating toward 2020 — An automotive industry transformed”, in cui si prevede che il mercato mondiale dell’auto andrà incontro a nuovi equilibri, caratterizzati da una presenza più massiccia di competitor con sede negli hub manifatturieri dei paesi emergenti, rispetto all’attuale contesto di mercato che vede 15 main player operanti in 4 mercati.
“Un nuovo scenario competitivo si sta delineando”, afferma Marco Martina, Partner di Deloitte ed esperto del settore automotive. “Le condizioni economiche globali e le dinamiche di mercato condurranno ad alcuni profondi cambiamenti strutturali nell’automotive, preparando il terreno per la crescita. Cina e India in particolare si affermeranno per avere un ruolo sempre più centrale, andando ad affiancarsi a Europa Occidentale, Giappone, Corea e Stati Uniti, i 4 attuali centri mondiali di progettazione e produzione per case automobilistiche e loro fornitori”.
Per quanto riguarda i trend tecnologici, secondo lo studio di Deloitte, le maggiori opportunità per i produttori d’auto saranno offerte in particolare da:
- la tecnologia dei motori e la svolta verso l’elettrico
- il passaggio dalla meccanica all’elettronica
- la mobilità low tech/low cost.
“La corsa ai veicoli elettrici sta entrando nel vivo”, osserva Martina. “Entro il 2020, le auto elettriche e le altre motorizzazioni verdi rappresenteranno fino a un terzo delle vendite complessive nei mercati sviluppati e fino al 20% nelle aree urbane dei mercati emergenti. Ma le politiche governative e la severa regolamentazione legislativa, con l’imposizione di limiti sempre più stringenti per le emissioni di anidride carbonica e l’indipendenza da fonti energetiche provenienti da altri Paesi, influenzeranno significativamente la possibilità di vendita di veicoli elettrici e di altre innovazioni tecnologiche”.
Nell’ambito dei cambi strutturali attesi nel settore, Martina spiega che “per rimanere competitivi, un’ ‘architettura globale’ che produce maggiori volumi rispetto a quella offerta dall’attuale diventerà la norma. Le case costruttrici si baseranno quindi su piattaforme produttive dai maggiori volumi, supportate da un network di centri di progettazione locali nei mercati emergenti chiave. Gestire queste reti complesse sarà una delle maggiori sfide per i produttori di auto nei prossimi dieci anni”.
Fonte: deloitte.com
(*) Deloitte Touche Tohmatsu (anche chiamata Deloitte & Touche e nota come Deloitte) è una delle più grandi aziende di servizi di consulenza e revisione del mondo, tanto da essere considerata una delle Big Four, insieme a PricewaterhouseCoopers, Ernst & Young e KPMG. Secondo il sito ufficiale della società, nel 2007 Deloitte aveva approssimativamente 150.000 impiegati in 142 nazioni.
(immagine: Salvador Dali - One Second Before Awakening from a Dream Caused by the Flight of a Bee Around a Promegranate -1944)
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1 commento:
La chiave sono i prezzi. Il primo che mette in commercio un'auto eletrica ad un prezzo competitivo( e penso a veicoli come la volt/ampera non eletriche pure) fa il botto, forse non a livello della prima 500 ma ...... quasi.
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