"Non si può affidare una Ferrari ad un neo patentato. Si rischierebbe di uscire fuori strada alla prima curva. Così è per la gestione delle centrali nucleari. Se le affidiamo a dei raccomandati rischiamo il disastro. Se le affidiamo a tecnici qualificati non corriamo rischi". Lo ha detto oggi il professor Antonino Zichichi, presidente dei Seminari internazionali di Erice (Trapani) sulle emergenze planetarie, che fino a sabato impegneranno 120 scienziati provenienti da 70 tra laboratori ed università di tutto il mondo. I problemi legati alla crisi energetica sono tra gli argomenti principali di questa quarantesima sessione. "Oggi sul nucleare -sostiene Zichichi- c'è davvero una grande confusione culturale: si parla sempre dei rischi, ma ci si dimentica che, dopo l'incidente di Chernobyl, i cui reattori sono stati costruiti in maniera pessima (e nulla hanno in comune con quelli moderni), i tecnici che sostituirono coloro i quali provocarono l'incidente, sono riusciti a portare avanti, senza problemi, gli altri tre reattori rimasti in funzione". Per Zichichi "oggi è possibile realizzare centrali sicure, come pure seppellire, in maniera assolutamente sicura, le scorie. Un procedimento, quest'ultimo, che è molto più economico della distruzione". Secondo il fisico "sul nucleare si è fatta, finora, una cattiva informazione: quasi nessuno, ad esempio, ricorda che con il nucleare si hanno zero emissioni di gas serra".
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4 commenti:
"quasi nessuno, ad esempio, ricorda che con il nucleare si hanno zero emissioni di gas serra"
Stavo per commentare che una centrale nucleare va in pari con la CO2 solo MOLTI anni dopo la costruzione; per cui, visto che la prossima centrale italiana deve ancora essere immaginata...
Poi mi è tornato in mente:
ma Zichichi non è quello che va in giro da anni a dire che non c'è nessun effetto serra antropico?
il signor Zichichi si dimentica anche di dire che l'estrazione del carburante per alimentare le centrali nucleari provoca gigantesche emissioni di co2!mi piace anche la sua idea per poter smaltire le scorie : seppellirle.
straordinario!!
Mi pare che i recenti incidenti verificatisi nel giro di poche settimane, in Spagna nella centrale di Cofrentes, in Slovenia nella centrale di Krsko e in Francia a Tricastin, con fughe radioattive che hanno contaminato 97 operai e fuoriuscita di acque contenenti uranio riversatesi in due fiumi della zona, hanno riaperto il dibattito sulla sicurezza delle centrali, anche in paesi sviluppati e moderni!
Resta poi sempre attuale il problema delle scorie radioattive, che impiegano milioni di anni per decadere.
Inoltre l'uranio 136 diventa sempre più raro e difficile da estrarre; il suo costo è cresciuto di 6 volte negli ultimi 5 anni (cioè il triplo di quanto è cresciuta la benzina!) e le prospettive per il futuro sono ancora peggiori; questo rende gli investimenti in questo settore poco allettanti per gli stessi investitori.
Secondo un recente studio Usa condiviso dall’industria atomica (il Nuclear Power Joint Fact-Finding) l’elettricità di una nuova centrale nucleare è destinata a costare il doppio (8-11 centesimi di dollaro per kWh) rispetto alla media.
Non a caso la gara per la costruzione di nuove centrali indetta da Bush è andata deserta fino a quando l’amministrazione non ha introdotto un incentivo di 1,8 centesimi di dollaro al chilowattora, la stessa cifra prevista per l’eolico.
Sostenere che il ritorno al nucleare riduce la bolletta è falso, ormai questo lo ammettono anche i più seri sostenitori dell’atomo.
Inoltre, se ancora non bastasse, in termini di occupazione il nucleare crea 5 volte meno posti di lavoro rispetto all’eolico -tanto per fare un esempio fra le rinnovabili- a parità di energia prodotta, con 100 posti per GWh generato, contro i 542 dell’eolico.
La ringrazio per Blog intiresny
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