Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 11 luglio 2007

Greenpeace, supportare lo sviluppo delle fonti rinnovabili ed eliminare qualsiasi sussidio alle fonti fossili

Per una rivoluzione energetica. Eolico “Futu[r]e Investment”, il primo rapporto che traccia un quadro globale dei costi necessari per avviare la rivoluzione energetica necessaria a mitigare i cambiamenti climatici Greenpeace ed EREC (European Renewable Energy Council) hanno realizzato “Futu[r]e Investment”, il primo rapporto che traccia un quadro globale dei costi necessari per avviare la rivoluzione energetica necessaria a mitigare i cambiamenti climatici. Il rapporto mette a confronto gli investimenti necessari per supportare lo sviluppo delle fonti rinnovabili con i risparmi economici derivanti dal progressivo abbandono delle fonti fossili e del nucleare.
“Futu[r]e Investment” rappresenta l’approfondimento economico di una parte del rapporto “Energy [R]evolution” di Greenpeace, in quanto prende in considerazione solamente i costi della generazione elettrica, trascurando invece il settore dei trasporti e degli usi termici. Si dimostra che fonti rinnovabili ed efficienza energetica sono in grado di soddisfare i crescenti consumi energetici mondiali, e che gli investimenti saranno ampliamente ripagati dai risparmi dovuti ai minori consumi di combustibili fossili, i cui costi sono destinati ad aumentare in futuro a causa della limitatezza delle risorse. La rivoluzione energetica pulita necessaria per dimezzare le emissioni di gas serra al 2050 non è quindi un solo imperativo ambientale, ma ha anche un senso a livello economico: contribuirà, infatti, a stabilizzare i costi energetici mondiali, allentando la pressione dei costi energetici sulla società e favorendo la risoluzione di tensioni e conflitti per il controllo delle risorse. In tutto il mondo Greenpeace continua a battersi affinché vengano abbandonate al più presto le fonti fossili responsabili del riscaldamento globale, per primo il carbone che è il combustibile con le più alte emissioni specifiche di gas serra – oltre il doppio del gas. Le principali richieste di Greenpeace ai Governi di tutto il mondo per favorire la transizione da un’economia “energy-intensive” basata sullo sfruttamento delle fonti fossili ad un nuovo sistema di produzione dell’energia decentralizzato, efficiente e pulito sono:

1. eliminare qualsiasi sussidio alle fonti fossili e al nucleare e destinare tali risorse allo sviluppo delle fonti rinnovabili e a misure di efficienza energetica;
2. imporre obiettivi vincolanti per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e favorire la semplificazione delle procedure amministrative per nuovi i impianti;
3. imporre standard minimi e severi per favorire l’efficienza energetica di elettrodomestici, edifici, impianti industriali, e mezzi di trasporto;
4. fissare incentivi stabili e duraturi agli investimenti nelle rinnovabili;
5. garantire la priorità di accesso alla rete per l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
Fonte: Greenpeace
L'articolo qualenergia.it
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1 commento:

alain ha detto...

speriam bene...basta vedere come abbiamo ridotto il nostro mare,
http://www.golettaverde.vodafone.it
ci sono anche deu video di dario vergassola molto divertenti...anche se in se nella situazione non c'è molto da ridere...