Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 16 novembre 2015

Crollo utili trimestrali anche per Total 69% e Shell -7,4 miliardi di dollari nel trimestre

Royal Dutch Shell ha registrato a costi correnti d'inventario una perdita da 6,1 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2015 a fronte di un utile da 5,3 miliardi di dollari archiviato un anno fa. Complessivamente le perdite per i soci della capogruppo si sono attestate a 7,41 miliardi di dollari contro i profitti da 4,46 miliardi di fine settembre 2014.
Pesano in maniera decisiva sul conto economico della compagnia petrolifera anglo-olandese poste straordinarie per 7,89 miliardi di dollari.
La nota di Shell spiega che nell'upstream (la parte alta della filiera del greggio che comprende esplorazione e sviluppo dei giacimenti Ndr) si sono registrati oneri netti per oltre 8,2 miliardi per la decisione di interrompere alcuni progetti di lungo termine e la revisione al ribasso delle stime sui prezzi del petrolio e del gas. Pesano per due miliardi e mezzo gli stop alle perforazioni in Alaska e per altri due miliardi l'interruzione del progetto Carmon Creek (*). Altri 3,6 miliardi di impatto sui conti provengono falla revisione dell'outlook sui prezzi del petrolio e 2,3 miliardi derivano dalle attività nello shale gas Usa.
Nel downstream pesano oneri fiscali per 115 milioni di dollari collegati al trasferimento di attivi a Shell Midstram Partners. Utili per 464 milioni sono giunti invece dalla cessione di un edificio nel Regno Unito.
In definitiva anche sui conti di Shell pesano i cali dei prezzi del greggio e il titolo della compagnia cede in queste ore lo 0,79% riportandosi a quota 23,96 euro.

Anche Total ha comunicato che nel terzo trimestre i profitti netti sono peggiorati del 69% su base annuale a 1,08 miliardi di dollari, a causa degli effetti del declino dei corsi del greggio ma anche di svalutazioni per 650 milioni di dollari nelle attività nelle sabbie bituminose del Canada. Nei tre mesi gli utili rettificati, in calo del 23% a 2,756 miliardi di dollari, si sono però rivelati migliori rispetto alle attese del mercato (2,391 il consensus di Thomson Reuters). Total, che ha aumentato dall'8% a oltre il 9% la stima di crescita della produzione nell'esercizio, scambia però in flessione di oltre l'1% a Parigi, sottoperformando un Cac 40 comunque in declino.

 Questo è un articolo pubblicato nel sito dei Gestori di Carburante il 30 Ottobre ultimo scorso

(*) Dal sito della Shell - Nel mese di ottobre 2013 la Shell ha annunciato che stava procedendo alla costituzione del Carmon Creek Project sui suoi contratti di locazione di petrolio pesante Peace River. Il Carmon Creek Project produrrà 80.000 barili di bitume al giorno con i pozzi vertical steam drive..



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