Nel mese di ottobre, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la richiesta di elettricità in Italia ha fatto registrare una flessione dello 0,7%, a parità di temperatura e calendario, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Considerando che ottobre 2015 ha avuto un giorno lavorativo in meno (22 vs 23) ed effetti trascurabili di temperatura rispetto a ottobre del 2014, la richiesta di 25,9 miliardi di kWh corrisponde a una flessione dell’1,8%. (leggera incongruenza nel comunicato)
Nei primi dieci mesi dell’anno, la domanda di elettricità è stata pari a 263,3 miliardi di kWh, un valore in crescita dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2014 (a parità di calendario l’aumento è dell’1,4%).
I 25,9 miliardi di kWh richiesti nel mese di ottobre 2015 sono distribuiti per il 46,20% al Nord, per il 30,8% al Centro e per il 23,0% al Sud. A livello territoriale, la domanda di energia elettrica nel mese di ottobre 2015 è risultata ovunque in flessione: -2,4% al Nord, -1,0% al Centro e -1,2% al Sud.
Nel mese di ottobre 2015 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’83,4% con produzione nazionale e per la quota restante (16,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,8 miliardi di kWh) è calata dello 0,9% rispetto ai volumi di ottobre 2014. Sono in crescita le fonti di produzione eolica (+21,3%), idrica (+11,8%) e geotermica (+5,7%). In flessione le fonti termica (-4,7%) e fotovoltaica (-8,0%).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di ottobre 2015 rispetto al mese precedente è stata pari a -2,1%. Il profilo del trend si porta su un andamento stazionario.
Dal Comunicato stampa Terna
I nostri grafici
Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.
Per anni solari. Siamo tornati alla normalità dopo il caldo eccessivo dei mesi centrali dell'estate e si vede. Qui sotto si evidenzia il fatto che siamo al livello più basso degli ultimi 10 anni.
Per una migliore lettura degli ultimi 5 anni .
Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza con la tendenza alla caduta costante nonostante l'impennata di Luglio.
Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 34 mesi con un effimero salto in terreno positivo nei mesi estivi.
E per ultimo, prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi nei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese appena trascorso, che disegna il tracollo progressivo,quasi rettilineo con pendenza costante dei consumi di energia elettrica dal 2012. La crescita degli ultimi 3 mesi è dovuta alle temperature medie mensili al di sopra la norma ma con gli ultimi due mesi che ci riportano verso il basso.
Se il consumo di energia elettrica è un segnale di salute della nostra economia ... lo vedo brutto.
Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.
Nei primi dieci mesi dell’anno, la domanda di elettricità è stata pari a 263,3 miliardi di kWh, un valore in crescita dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2014 (a parità di calendario l’aumento è dell’1,4%).
I 25,9 miliardi di kWh richiesti nel mese di ottobre 2015 sono distribuiti per il 46,20% al Nord, per il 30,8% al Centro e per il 23,0% al Sud. A livello territoriale, la domanda di energia elettrica nel mese di ottobre 2015 è risultata ovunque in flessione: -2,4% al Nord, -1,0% al Centro e -1,2% al Sud.
Nel mese di ottobre 2015 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’83,4% con produzione nazionale e per la quota restante (16,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,8 miliardi di kWh) è calata dello 0,9% rispetto ai volumi di ottobre 2014. Sono in crescita le fonti di produzione eolica (+21,3%), idrica (+11,8%) e geotermica (+5,7%). In flessione le fonti termica (-4,7%) e fotovoltaica (-8,0%).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di ottobre 2015 rispetto al mese precedente è stata pari a -2,1%. Il profilo del trend si porta su un andamento stazionario.
Dal Comunicato stampa Terna
I nostri grafici
Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.
Per anni solari. Siamo tornati alla normalità dopo il caldo eccessivo dei mesi centrali dell'estate e si vede. Qui sotto si evidenzia il fatto che siamo al livello più basso degli ultimi 10 anni.
Per una migliore lettura degli ultimi 5 anni .
Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza con la tendenza alla caduta costante nonostante l'impennata di Luglio.
Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 34 mesi con un effimero salto in terreno positivo nei mesi estivi.
E per ultimo, prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi nei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese appena trascorso, che disegna il tracollo progressivo,quasi rettilineo con pendenza costante dei consumi di energia elettrica dal 2012. La crescita degli ultimi 3 mesi è dovuta alle temperature medie mensili al di sopra la norma ma con gli ultimi due mesi che ci riportano verso il basso.
Se il consumo di energia elettrica è un segnale di salute della nostra economia ... lo vedo brutto.
Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.
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