Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 13 settembre 2012

Gli scienziati dicono no al seppellimento delle scorie radioattive

Il Giappone possiede attualmente più di 2.650 contenitori di materiali radioattivi vetrificati ad alto livello di pericolosità ed ha anche l'equivalente di 24.700 cilindri di combustibile esaurito proveniente dalle centrali nucleari. La quantità di rifiuti è destinata a crescere se il governo deciderà di spostare verso lo zero la produzione di energia nucleare (quindi non ritrattare il prodotto per riutilizzarlo) e di seppellire combustibile esaurito direttamente nel terreno, senza ritrattarlo. Questo argomento lo avevamo già trattato riprendendolo dal sito del quotidiano Asahi Shimbun online nel post del 28 Agosto c.a. intitolato Clamoroso.Trattare i rifiuti nucleari? No, costa troppo! Seppelliteli!  . Vediamo l'evoluzione con gli ultimi aggiornamenti.

Seppellirli in modo definitivo sarebbe un errore, un terribile errore considerando che  l'alta attività sismica e vulcanica sotto l'arcipelago giapponese minaccia un qualsiasi luogo di sepoltura per i rifiuti. Inoltre i dati scientifici attualmente disponibili e le capacità tecnologiche per cercare le formazioni geologiche non permettono di identificare quelle che rimarranno stabili per decine di millenni.

Gli scienziati incaricati di dare un parere lo hanno espresso chiaramente. Stop! Fermatevi! Non s'ha da fare!

In altre parole l'SCJ ( il Consiglio della Scienza del Giappone ) ha raccomandato al governo di costruire impianti di stoccaggio temporaneo, solo temporaneo, per tenere più di 27.000 cilindri dei rifiuti radioattivi ad alto livello di pericolosità, senza seppellirli a 300 metri e più sotto la superficie del terreno, in siti da cui sia possibile rimuoverli in qualsiasi momento, anche con la prospettiva di  essere accumulati per decenni a secoli. Gli scienziati utilizzerebbero questo tempo per studiare ove siano le formazioni geologiche stabili e sviluppare tecniche volte a ridurre più rapidamente la radioattività delle scorie nucleari.
La relazione del SCJ ha inoltre sottolineato la mancanza di urgenza nel controllare la quantità totale di rifiuti nucleari.  

Ma cosa stanno facendo fuori del Giappone per risolvere il problema delle scorie nucleari?

Alcuni paesi d'oltremare hanno deciso di localizzare le scorie nucleari in impianti di stoccaggio temporaneo, invece di seppellire immediatamente in un sito di smaltimento finale. Canada, per esempio, nel 2007 ha deciso di allocare temporaneamente i rifiuti radioattivi per circa 60 anni prima di definire un luogo per lo smaltimento definitivo.
La Francia prevede di progettare un impianto di smaltimento dei rifiuti nucleari in modo che restino residui recuperabili per almeno 100 anni.

Il deposito temporaneo e l'approvazione della risoluzione dello smaltimento dei rifiuti nucleari sono decisioni che coinvolgono e fanno ricadere i problemi a carico delle generazioni future. Sembra essere la solita soluzione della polvere di casa nascosta sotto il tappeto, una falsa soluzione che non deve far dimenticare che questa nostra Terra è L'ultimo pianeta che abbiamo a disposizione e quindi i  responsabili politici giapponesi hanno sulle loro spalle l'onere di trovare una era soluzione sulle questioni nucleari e offrire soluzioni al problema dello smaltimento dei rifiuti..

Ultima ora: il Giappone abbandonerà il nucleare entro il 2030. Approfondiremo.


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