Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 27 giugno 2012

Batterie, un premio all'innovazione

L'innovazione applicata alle batterie (flow batteries) sviluppata da Yan Wang, assistente professore di ingegneria meccanica presso WPI - Worcester Polytechnic Institute e direttore dell'università Electrochemical Energy Laboratory, sostituisce le soluzioni elettrolitiche tipicamente utilizzati in batterie di flusso con sospensioni  che contengono particelle di nichel e zinco. Le batterie di flusso, ricaricabili, sono sistemi energetici che possono essere utilizzati per immagazzinare l'energia elettrica prodotta da impianti di energia eolica e solare hanno ricevuto il  2012 Catalyst Award da parte del Massachusetts Clean Energy Center
Un premio di 40.000 dollari che sosterrà la ricerca per lavorare sulla nuova tecnologia  che promette di accumulare energia significativamente più alto in unità di volume/peso (10 volte), densità di potenza (2,5 volte) e cicli di vita più lunghi rispetto alle batterie convenzionali di flusso conosciute fino ad adesso ad un costo significativamente inferiore. La caratteristica delle batterie di flusso è di avere una soluzione elettrolitica che scorre attraverso una cella elettrochimica che converte l'energia chimica in energia elettrica, con la possibilità di essere un sistema reversibile ovvero accumulare di nuovo energia elettrica se immessa nell'elettrolita.
La simbiosi che si avrebbe tra la produzione di energia dalle fonti rinnovabili e l'accumulo della stessa in sistemi economici che utilizzano materia prima  facilmente reperibile risulterà vincente per rendere disponibile l'energia l momento in cui si richiede per gli utilizzi quotidiani nell'industria e per le abitazioni private.


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3 commenti:

Silvano Robur ha detto...

Io avrei da osservare che le recenti tecnologie di estrazione del petrolio "residuo" potrebbero in qualche modo mettere in ombra le più avanzate tecnologie basate sulle rinnovabili.

Sul numero dell'Espresso del 21 giugno 2012 è apparso un articolo, a cura di Leonardo Maugeri dal titolo "Petrolio Made in USA" nel quale si afferma, in buona sostanza, che con le nuove tecnologie gli USA diventeranno i secondi produttori mondiali dopo l'Arabia Saudita, entro il 2020.

Domanda : queste nuove tecnologie che permettono di estrarre il greggio residuale possono in qualche modo mettere in ombra il cammino verso le rinnovabili ?

Massimo J. De Carlo ha detto...

Se la nuova tecnologia è il fracking è tra le più distruttive e le meno affidabili anche dal punto di vista della durata della capacità produttiva. Un'aspirina insomma e un veleno messi insieme. E' certo che la fame di energia produrrà catastrofi ambientali ricorrendo ai più schifosi prodotti inquinanti, ma non saranno mai risolutivi. Un mix di tutto, a patto che si sopravviva ai cambiamenti climatici e all'accaparramento delle risorse da parte dei più forti.

Silvano Robur ha detto...

Lo sospettavo.