Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 17 novembre 2011

Scoperta la fonte del rilascio di iodio 131 radioattivo

L'11 di questo mese la IAEA (International Atomic International Agency) aveva diffuso un comunicato stampa nel quale si rilevava un'anomala presenza di iodio 131 radioattivo nei cieli d'Europa. Il rilevamento era stato effettuato dai cechi. Si investigava per trovare la fonte della perdita. Una centrale nucleare?
Finalmente, dopo sei giorni la IAEA ha scoperto quale era la fonte della perdita di iodio 131 e lo rivela oggi con un comunicato stampa. L'Hungarian Atomic Energy Authority (HAEA) dichiara che lo iodio 131 rilevato in Europa è stato molto probabilmente rilasciato in atmosfera presso l'Institute of Isotopes Ltd. di Budapest. L'Istituto produce radioisotopi per applicazioni sanitarie, industriali e di ricerca. Secondo il HAEA, Il rilascio è avvenuto dall'8 settembre al 16 novembre 2011. La causa del rilascio è sotto inchiesta.
Il comunicato è tranquillizzante, vuole essere tranquillizzante, quando continua affermando che, come accennato in precedenza, i livelli di I-131 che sono stati rilevati in Europa sono estremamente bassi. Non vi è alcun problema di salute per la popolazione. Chiunque si fosse trovato nella condizione di respirare lo iodio per un anno intero a livelli misurati nei paesi europei, avrebbe ricevuto una dose nel range di 0,01 microsieverts per l'anno, precisando che la radiazione di fondo media annua è di 2400 microsieverts all'anno.

Qui nel comunicato si afferma che la IAEA ha ricevuto l'informazione dalle autorità della Repubblica Ceca. Il rilascio è continuato per sei giorni, non si conoscono le cause ma si investiga ancora. Buon per noi.

.

3 commenti:

Rabinki ha detto...

beh...adesso che so' da dove arriva sono più tranquillo..

Sic transit Iodio mundi...

Livio (Milano) ha detto...

Ciao Massimo, grazie del post.Di questa notizia si è parlato poco nei media. Io avevo solo letto da un blog che c'erano tracce di radioattività in Francia.Poi il vuoto. Speriamo che sia l'esposizione alla sostanza non sia rilevante per la salute umana,come dicono nel comunicato, anche se non è così facile crederlo.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Ciò che mi indispettisce di più è il fatto che si tengano nascoste queste cose che invece dovrebbero essere rese pubbliche e chiarite al più presto. Ancora. però, non conoscono le cause nè tanto meno la reale provenienza. L'istituto ceco smentisce in un comunicato (si trova nel loro sito) di avere rilasciato tanto iodio 131 per due mesi.